Nat Murdo, un nemico a tutto tondo

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Bell’aspetto, occhi chiari, basette lunghe e folte, capelli castano scuri raccolti in un codino, Nat Murdo è uno scozzese di umili origini.

Cresce, senza aver mai conosciuto i propri genitori, a Strathlaven, villaggio di contadini, insieme alla cugina Emma, per la quale prova una profonda dedizione ed amore sin da ragazzino. A questo sentimento si aggiungerà una forte rabbia, invidia e rancore per l’uomo che lei sceglierà di sposare, uno dei lord che Nat odia poiché ricco e nobile: il capitano John Fraser.

Murdo è molto intelligente, astuto e guidato da una forte ambizione. Per restare accanto alla donna che ama, accetta di diventare soprastante di Fraser, curandone gli interessi, in attesa dell’occasione propizia…

…e questa arriva quando il capitano Fraser parte per trovare il leggendario “Passaggio a Nord-Ovest” (una rotta per raggiungere l’Oceano Pacifico attraverso i mari polari) e rimane bloccato dai ghiacci artici, costringendolo a chiedere i soccorsi. Sfortunatamente per Nat, tuttavia, alla spedizione di salvataggio partecipa anche un certo Zagor

Un avversario atipico

Tra le creature di Boselli più significative del periodo post-nolittiano della serie, Nat Murdo è un personaggio affascinante e un degno, ma anche atipico, avversario dello Spirito con la Scure.

Non è il classico “cattivo monotematico” ma un personaggio a tutto tondo, dal carattere complesso e tormentato, sicuramente malvagio ma dotato anche di qualche aspetto positivo. La sua atipicità sta nel fatto che, da un lato, non è da subito un nemico di Zagor (inizialmente è un suo compagno d’avventura) e che, dall’altro lato, i suoi piani criminali non sono in genere rivolti contro lo Spirito con la Scure direttamente.

Murdo nella versione di Laurenti

A differenza dei suoi “colleghi” antagonisti di Zagor, infatti, Murdo non cerca mai di vendicarsi dello Spirito con la Scure andandolo a cercare per primo, tutt’altro. È casomai Zagor che, a volte volutamente ma anche per caso, ne ritrova le tracce e ne sventa le trame. Per Murdo, Zagor è un autentico incubo, come lui stesso confida ai lettori con i suoi pensieri, e quando non si ritrova il coltello dalla parte del manico spesso e volentieri preferisce scappare anziché affrontarlo direttamente troppo a lungo.

Murdo è protagonista di quattro scontri con lo Spirito con la Scure, in varie parti d’America (Artico, Alaska, California) e addirittura d’Europa (Scozia). Con Zagor instaura un rapporto del tutto particolare nel panorama della serie, ben riassunto dal loro scambio di frasi durante il loro ultimo scontro (pistola contro fioretto), in una taverna scozzese.

“Getta quello spiedo, Nat!… O la nostra vecchia amicizia non m’impedirà di aprirti un altro buco nella pellaccia!”.

E Nat replica:

“Già… è sempre stata un’amicizia un pò speciale, la nostra!… Così speciale che uno dei due è destinato ad ammazzare l’altro! Neppure un oceano è riuscito a dividerci!… E in tutta sincerità, ti dirò… non solo non ti porto rancore… ma se la tua pallottola arrivasse prima della mia lama, non m’importerebbe poi tanto!…[…] Tu sei la mia nemesi, Zagor! Non potrei scegliere migliore esecutore per la mia morte del leggendario Spirito con la Scure!…”

Murdo prova, infatti, simpatia e rispetto per il suo avversario, e in alcune occasioni, per circostanza, si è battuto al fianco dello Spirito con la Scure. In una di queste (l’assedio della colonia russa Nuova Arcangelo in Alaska), quando per i due, assaliti dagli indiani tlintig, sembra finita, Murdo pronuncia una frase che mostra tutto il suo rispetto per Zagor:

“Ho una sola consolazione!… Sarei comunque morto per mano vostra… ma sono molto più contento di morire al vostro fianco!”.

È con grande rabbia e determinazione che, invece, Zagor gli dà la caccia. Come ci spiega lui stesso, infatti…

“Non ci può essere comprensione per chi, dotato della sua intelligenza, sceglie di mettersi dalla parte del male!”.

Lupo travestito da agnello nell’Artico

Sin dalla sua prima apparizione (“L’esploratore scomparso”, di Boselli e Marcello, n.345-348, 1994), Mauro Boselli dedica molta cura nel delineare il personaggio di Nat, che ci viene presentato (non ancora apertamente malvagio) come l’efficiente segretario di Lady Emma, molto simpatico, intelligente ed in gamba.

Murdo con Lady Emma, nella versione di Marcello

Lo vediamo partecipare alle allegre risse tra marinai di Porth Whale, conquistare le simpatie della ciurma di Fishleg e darsi da fare durante le burrasche in cui la Golden Baby è coinvolta.

Nel corso della spedizione di salvataggio lui e Zagor si ritrovano, soli, alla deriva tra i ghiacci. Zagor salva varie volte il suo compagno, quasi accudendolo come si fa con le persone dai nervi fragili, inesperte e un po’ presuntuose (come nella sequenza della caccia al bue muschiato).

Le quotazioni di Murdo come villain emergono improvvisamente, quando ripaga Zagor (che per lui rappresenta un ostacolo ai suoi piani per arricchirsi e eliminare Lord Fraser) scagliandolo in un crepaccio ghiacciato. I suoi tentativi per uccidere Fraser e lo stesso Zagor redivivo falliscono, e allora Murdo fugge facendosi guidare da una donna inuit rapita, moglie di uno degli amici di Zagor. Lo Spirito con la Scure, naturalmente, si lancia al suo inseguimento, dando così avvio alla “seconda odissea americana” della testata.

Traditore in Alaska

Nella sua seconda apparizione (“I guerrieri del tuono”, di Boselli e Laurenti, n.348-350, 1994), arrivato in Alaska, Murdo si conferma un’autentica carogna: uccide da perfetto cecchino degli indiani non armati (tra cui un ragazzino, sparandogli alle spalle) per impossessarsi della loro canoa, e solo l’intervento di altri compagni delle vittime gli impedisce di eliminare, a sangue freddo, anche la donna che lo ha guidato fin lì e che non vuole più proseguire il viaggio.

Durante l’assedio della colonia russa Nuova Arcangelo, con una faccia di bronzo straordinaria, Murdo si finge pentito con Zagor, allentando da sé le attenzioni quanto basta per tradire l’intera comunità e condannarla a morte quasi sicura (evitata solo da Zagor, naturalmente).

Principe dei Ladri in California

Nella sua terza apparizione (“Bandidos!”, di Boselli e Della Monica, n.353-354, 1994/1995), in California, Murdo cresce ulteriormente come cattivo: guida una banda di banditi dopo avere eliminato il precedente capo e alcuni componenti, ma anche (a sangue freddo) i proprietari della taverna che questi stavano rapinando.

Murdo nella versione di Della Monica

E con il suo nuovo esercito, Nat riesce a svaligiare l’intera Los Angeles.

A Cico, suo prigioniero, confida i suoi piani per riconquistare Emma e all’affermazione del messicano…

“Sei completamente pazzo!”

… replica…

“No, sono solo un sognatore… e voglio farmi strada nella vita a modo mio…”.

E anche in questa situazione, Nat non esita a puntare la sua pistola contro dei ragazzini disarmati, che si salvano solo grazie alla loro prontezza di riflessi.

Durante lo scontro finale con Zagor, Murdo muore apparentemente in un incendio da lui stesso appiccato per eliminare lo Spirito con la Scure.

Bandito ed Eroe in Scozia

Nat sopravvive, ma con il viso orribilmente sfigurato dalle fiamme, come sappiamo nella sua quarta e ultima apparizione (“Il clan delle isole”, di Boselli e Laurenti, n.389-391, 1997/1998).

Murdo sfigurato dalle fiamme

Tornato in Scozia, Murdo architetta un piano per screditare Lord Fraser e impossessarsi delle sue terre e di Lady Emma. Ma, allo stesso tempo, in omaggio alle sue umili origini (e sconcertando non poco Zagor e i lettori), diventa il bandito mascherato Capitan Midnight, difensore dei contadini scozzesi oppressi dai nobili e dalle leggi inglesi, che li cacciano dalle loro terre per darle alle greggi di pecore.

Il suo piano per affossare Fraser fallisce ancora una volta per l’intervento di Zagor. Mentre si lecca le ferite, un Nat profondamente umano riflette.

“Ci si è messo di mezzo il destino! E il mio destino, a quanto pare, si chiama Zagor!… Ti ho perso, cara Emma, ma è un bene che sia finita in questo modo! Non sono più il Nat che conoscevi!… Come avresti potuto amarmi? Come avresti anche solo potuto sopportare quel che sono diventato?… Ormai sono un mostro, sia dentro che fuori!…”

E dopo l’ultimo duello con Zagor, riportato in precedenza, Murdo scappa e riveste i panni di Capitan Midnight, combattendo al fianco dello Spirito con la Scure per liberare i ribelli highlanders prigionieri su una nave inglese e giocando con il suo alleato/avversario per fargli riconoscere la sua identità. E il loro lancio dal pennone della nave inglese per salvare due donne ostaggio è il climax di questo rapporto atipico tra Zagor e l’antagonista più complesso e tormentato che abbia mai incontrato.

Capitan Midnight in azione

Restano delle perplessità per il finale: Zagor perdona a Murdo le sue azioni malvage del passato con una facilità forse eccessiva, e vederlo salutare sorridente il suo antico avversario mentre galoppa via come Capitan Midnight sembra un po’… stonato.

Comunque, lo stesso Zagor, rispondendo a Cico che gli chiede se crede che Murdo sia davvero pentito, risponde con un neutrale:

“Mi auguro di sì”.

E aggiunge una frase:

“Di sicuro non è un uomo comune, sia nel bene che nel male.”

Lo Spirito con la Scure non avrebbe potuto riassumere meglio di così il personaggio di Nat Murdo.

 

Nota: questo articolo ha riproposto, con un formato adatto ai moderni dispositivi mobili, il corpo principale di una scheda pubblicata sul portale originario di uBC Fumetti nel “preistorico” (formati web parlando) 2002. Si è colta l’occasione per apportare piccole revisioni ai testi.

Tutte le immagini sono (c) Sergio Bonelli Editore.

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