All’interno delle celebrazioni per i 75 anni di vita di Tex, la Bonelli ha dato alle stampe, lo scorso novembre, un Tex Magazine veramente speciale, interamente dedicato al Ranger e contenente due storie a fumetti molto particolari, come già fatto in occasione del 70° anniversario.
L’eccezionalità della prima storia, La valle dell’ombra, consiste nel fatto che è stata realizzata da ben 7 diversi disegnatori, i nomi migliori che in questo momento sono all’opera sulle numerose collane dedicate a Tex. Dai veterani Civitelli e Villa, ad autentici maestri come Mastantuono, Dotti e Andreucci, alle nuove leve Rubini e Bocci. Un tale cast di maestri del fumetto non si era mai visto all’opera su una singola storia, seppure celebrativa come quella scritta dal curatore della serie Mauro Boselli.
Sulle tracce di un misterioso avversario Tex si ritrova a Pueblo Feliz, la città fantasma dove affrontò il temibile El Muerto: da lì parte un’avventura tra realtà e incubo che metterà a dura prova la sanità mentale del nostro eroe.
Con alleato soltanto il suo vecchio cavallo Dinamite, deve infatti affrontare alcuni dei suoi più letali avversari, tutti scomparsi a suo tempo: Mah-Shai, la strega del Colorado, I figli della Notte, il pistolero Ruby Scott, Zhenda, fino a ricongiungersi con la sua sposa perduta Lilyth.
Fare incontrare ad un eroe i suoi vecchi avversari mentre non è cosciente, in bilico tra realtà e soprannaturale, è ovviamente un espediente narrativo classico, quasi del tutto inedito però per Tex. Operazione nobilitata per di più dalla scelta di affidare la realizzazione grafica, come già detto, ad un parterre di disegnatori di calibro così elevato.
Nonostante le differenze stilistiche, i passaggi tra un disegnatore e l’altro funzionano molto bene e alcuni momenti della storia sono perfino emozionanti, come quando Tex ritrova finalmente la sua amata Lilyth, grazie ai disegni di Claudio Villa.
Qui però avviene il momento di maggiore stravaganza della storia, dato che Tex esplicita la volontà di rimanere insieme a lei nella Valle dell’Ombra, data l’impossibilità di poterla sottrarre al suo destino: ed è la stessa Lilyth, anzi il suo fantasma, a scegliere di rimandare indietro, nella vita reale, il suo sposo. Ecco: immaginare che Tex possa preferire la morte, arrendendosi al suo destino, scegliendo l’oblio… beh, facciamo veramente fatica a crederlo convincente e da lettori possiamo accettarlo solo per la particolarità della storia che ospita tale sequenza.
Il secondo racconto, decisamente più breve (Un pittore nel West), rappresenta un riuscito omaggio che lo scrittore Giorgio Giusfredi fa a Giovanni Ticci, il decano dei disegnatori texiani, che per la prima volta può rappresentarsi all’interno di una storia a fumetti, al fianco dei personaggi cui ha dedicato la sua esistenza di disegnatore.
In conclusione, questo Magazine Tex 75 rappresenta la riuscita celebrazione di un anniversario così speciale, per un personaggio che ha fatto la storia del fumetto accompagnando le giornate di generazioni di lettori.