“Green eyeliner”
di Daniel Clowes

Short novel che affronta temi personali con uno sguardo critico alla società

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8/10
Green eyeliner di Daniel Clowes è un’opera affascinante che rientra nello stile unico dell’autore, noto per i suoi racconti surreali, bizzarri e profondamente umani.
 
La protagonista è Mona Beadle che, durante un discorso interiore, riflette sul proprio aspetto e sulla percezione che gli altri hanno di lei. La donna si interroga soprattutto sull’effetto del trucco – in particolare di un eyeliner verde che indossa – e su come questo cambi la sua visione di sé e del mondo attorno a lei. Ciò che all’inizio sembra un semplice dettaglio estetico diventa un mezzo per esplorare sentimenti più profondi di alienazione, insicurezza e distacco emotivo.
 
Clowes sfrutta un linguaggio visivo minimalista ma potente, con dialoghi e monologhi interiori che risuonano per la loro autenticità e introspezione. Ogni vignetta è curata nei minimi dettagli, non tanto per la complessità delle illustrazioni, quanto per l’abilità nel catturare sfumature emotive sottili.
 
La storia affronta l’idea di come la percezione esterna possa influenzare l’identità personale. La protagonista, infatti, sembra cercare conforto in un mondo superficiale, dove l’apparenza può temporaneamente mascherare la sua insoddisfazione più profonda. Tuttavia, questa stessa superficialità contribuisce al suo senso di alienazione.
L’autore esplora la complessità psicologica del personaggio con un tono ironico e malinconico, che è una cifra stilistica delle sue opere.

Dal punto di vista grafico, Clowes mantiene il suo tipico stile disegnato a mano, con linee nette e colori piatti, che si sposano perfettamente con la narrazione introspettiva e minimalista, figlia di quella cultura visiva tipica degli anni ’50.

Anche se può sembrare una storia semplice, si tratta in realtà di un lavoro stratificato che invita il lettore a riflettere sulle proprie maschere quotidiane e sull’ossessione per l’immagine.

Clowes riesce a tratteggiare con grande sensibilità i moti interiori della protagonista, offrendo una riflessione amara ma delicata sull’identità e la percezione di sé. Green eyeliner è una breve ma intensa incursione nell’insicurezza e nella disconnessione interiore: per chi ama le storie introspettive e lo stile unico di Daniel Clowes, questa è una piccola gemma da non perdere. 

La storia è stata pubblicata per la prima volta su Esquire a luglio del 1998, mentre in Italia è comparsa nella collana “Mondo Graphic Novel” di Repubblica in appendice a Ghost World e altre storie.

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Michele Tarzia

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