“Sayonara Daisy”
di Jun Mayuzuki

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In concomitanza dell’uscita del decimo volume di ”Kowloon generic romance”, J-Pop decide di far uscire Sayonara Daisy: una raccolta di storie brevi della stessa autrice Jun Mayuzuki.

I racconti nel volume sono stati scritti in un arco temporale di 10 anni, dal 2007 al 2017, periodo in cui l’autrice ha trattato problematiche legate alla sfera sessuale e sentimentale, prevalentemente dal punto di vista femminile.

Parlare di determinate tematiche in un paese abbastanza chiuso come il Giappone è stata una scelta molto coraggiosa da parte dell’autrice e, allo stesso tempo, anche della casa editrice che le ha pubblicate. Mayuzuki è riuscita a portare alla luce problemi che spesso vengono omessi dal dibattito pubblico.

Il volume comprende 8 racconti brevi, in cui l’autrice analizza ed esamina le disfunzioni dei personaggi. Per la maggior parte si tratta di racconti di rivalsa, di protagoniste che non si sentivano bene con loro stesse e della situazione in cui vivevano, che col passare del tempo acquisiscono consapevolezza della loro situazione e iniziano a migliorare, anche con difficoltà.

Non tutti i racconti però sono riusciti al 100%: alcuni sono un po’ sconclusionati e meno forti rispetto agli altri. Capita che in alcuni tratti l’autrice corra troppo, mettendo allo stesso tempo troppa carne al fuoco, difficile da gestire in così poche pagine.

I finali sono uno dei punti di forza dell’intera opera, non sempre sono uno scontato lieto fine, ma non sono nemmeno troppo tragici: racchiudono spesso l’inizio del processo di cambiamento, anche se difficile e coraggioso. 

Riescono a creare una grandissima forza nelle protagoniste, che sembra essere trasmessa allo stesso tempo anche ai lettori. Particolarmente incalzante la scelta di chiudere una storia con il rifiuto da parte dell’amato dopo tanto impegno della ragazza, un modo “inusuale” ma fortemente impattante che lascia una bella lezione sull’accettazione del rifiuto.

Il racconto migliore creato da Jun Mayuzuki è Pollicina, in cui vediamo una ragazza che vive una relazione tossica perché riceve soltanto e unicamente attenzioni di carattere sessuale dal suo fidanzato. La protagonista si dimostra subito consapevole della sua situazione, ma il problema è che non riesce a chiudere il rapporto. I social, in questo quadro così delicato, si dimostrano l’unico strumento capace di soddisfare il bisogno di attenzioni e interazioni della ragazza. L’autrice riesce a fare un’interessante analisi della compenetrazione tra mondo digitale e mondo reale, delle finte attenzioni che col tempo vengono scambiate per reali mantenendo le persone in un perenne stato di illusione.

Le attenzioni di natura sessuale generano nella protagonista una visione distorta del suo corpo e del suo essere fino a quando, nel finale, non si raggiunge il climax dopo la conoscenza di una giovane artista, che aiuta la protagonista a scoprire la forza artistica del corpo, suggellando il significato rinnovato con una bellissima e prorompente splash page.

Questa storia è un esempio perfetto che riesce rappresentare bene la delicatezza e l’impegno nei problemi sociali che la Mayuzuki utilizza nelle sue storie.

Lo stile di disegno di Jun Mayuzuki è come sempre molto ordinato e pulito, con un tratto delicato e una linea sottile che crea personaggi molto sinuosi ed esili. Gli occhi sono molto importanti nella configurazione delle tavole e della trasmissione delle emozioni. Le vignette sono molto lineari, a volte tendono a sovrapporsi dando un’ottima fluidità alla lettura. Il disegno è di sicuro uno dei punti a favore nella scelta per l’acquisto di questo volume.

Sayonara Daisy è un bel fumetto, estremamente godibile, che tratta temi poco discussi ma molto comuni. Jun Mayuzuki, col suo tratto dolce e gradevole, affronta le questioni in modo abbastanza realistico evitando situazioni completamente irreali e utopiche: un punto a favore per permettere ai lettori di interfacciarsi con i personaggi. Il fumetto ha la capacità di far sentire meno soli coloro che hanno vissuto esperienze simili e allo stesso tempo apre gli occhi a coloro che non soffrono di queste problematiche favorendone la comprensione. Una raccolta decisamente riuscita e consigliata.

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