Tutto in Noi3 (We3 in originale, NdR) è perfettamente misurato: lo stile, la narrazione, i tempi e il ritmo, le inquadrature, i disegni e i colori. Tutto è perfettamente ponderato e sistemato per ottenere un risultato preciso: creare un capolavoro.
Eppure questa eccezionale misura e precisione avrebbe potuto tradire un coinvolgimento emotivo; avrebbe potuto compromettere la fruibilità e il pathos della storia narrata appunto per l’incredibile e complessa struttura che vi è alla base.
E invece la passione dei due artisti – perfettamente affiatati da anni – e la loro eccezionale capacità di raccontare i sentimenti hanno permesso a quest’opera di presentarsi come perfetta.
Grant Morrison realizza un’opera viscerale e violenta, radicale e brutale. Straziante e tenue. Frank Quitely compie un lavoro visivamente eccezionale con scelte ardite, dinamiche, esagerate e, quando gli è possibile, delicatissime.
Questa avventura ti costringe a empatizzare con un cane, un gatto ed un coniglietto, trasformati in macchine da guerra, che vogliono solo cercare una casa, la pace. Una caccia all’uomo che diviene manifesto ambientalista, ma non solo. Una storia di crudeltà umana che ti costringe a cercare di essere migliore.
Un capolavoro animalista?
No, semplicemente un capolavoro.