Ottima trasposizione a fumetti del romanzo del 2013 La Lucina di Antonio Moresco, ad opera del fumettista francese Grégory Panaccione, realizzato per Delcourt nel 2023 e portato in Italia da Feltrinelli Comics lo scorso febbraio.
Si tratta di un racconto poetico e malinconico, in cui un anziano novello eremita – senza nome e senza passato, come è tipico dei personaggi dello scrittore lombardo – si isola in una casa in mezzo ad una campagna indefinita e l’unico suo contatto rimane una misteriosa luce che risplende di notte in una zona di boscaglia che dovrebbe essere disabitata. Dopo una veloce indagine, il protagonista raggiunge faticosamente la fonte di luce, che si rivela essere non una forza extraterrestre (come paventato da chi abita i dintorni) bensì un bambino che vive in completa e misteriosa solitudine, nascondendo un segreto difficilmente comprensibile e accettabile.
L’incontro e la frequentazione con il misterioso bambino trasformano l’esistenza dell’anziano protagonista, dandole un senso, fino a spingerlo a cercare l’origine e il motivo della solitudine del bambino.
La trasposizione grafica che il francese (ma residente a Milano) Panaccione fa del romanzo di Moresco è sontuosa, grazie probabilmente anche alla possibilità di confrontarsi con lo stesso scrittore. L’autore riesce, grazie all’eleganza del suo segno, a raccontare una storia di silenzi e solitudini. È la rappresentazione della macchia e del bosco lussureggiante a colpire durante la lettura; notevoli anche le scene notturne in cui il protagonista, particolarmente smarrito, cerca di risolvere il mistero della lucina che intravede da casa sua.
Panaccione ha sperimentato diversi formati editoriali e stili grafici nella sua carriera, contraddistinta dalla collaborazione con Bruno Bozzetto e la pubblicazione di opere legate ai suoi personaggi come Minivip e Supervip e Chronosquad. L’incontro con Moresco, che sembra sia avvenuto su consiglio dello scrittore Daniel Pennac, sembra aver impresso una svolta realistica al suo stile, cambiamento particolarmente azzeccato.
Sono numerosi i temi tipici della narrativa di Moresco che emergono nella trasposizione di Panaccione: il rapporto con la natura, la solitudine, l’isolamento e la fuga, la condizione infantile. Ci sembra che Panaccione abbia più che onorato il romanzo di Moresco, che anche in questa versione a fumetti si rivela essere molto di più di una semplice storia di fantasmi.