Una lunga attesa
A pochi giorni dall’uscita del Tex Albo Speciale n.36, realizzato da Massimo Carnevale, di cui la Sergio Bonelli editore ha appena pubblicato il trailer sul proprio sito, ci sembra giusto soffermarci su questa collana annuale, denominata Texone per le sue dimensioni, che quest’anno ha avuto un eccezionale raddoppio delle uscite, dato che già a febbraio era approdato nelle edicole il n.35, Tex l’inesorabile, avventura scritta da Mauro Boselli e disegnata magistralmente da Claudio Villa.

L’eccezionalità di quella storia non è rappresentata ovviamente dall’inedita data di uscita, ma dalla presenza alle matite di Claudio Villa, assente come disegnatore di un fumetto di Tex da ben 17 anni. Un periodo di lontananza così lungo è in gran parte imputabile al suo ruolo di realizzatore di tutte le copertine delle numerose collane del personaggio. Come è ben spiegato negli articoli di presentazione all’opera, realizzati da Graziano Frediani e Gianmaria Contro, nel periodo intercorso tra la pubblicazione della sua ultima storia sulla serie regolare, i n. 501-504, con il famigerato ritorno di Mefisto, il disegnatore comasco è stato impegnato nella realizzazione di tutte le cover ufficiali delle serie texiane, cui si aggiungevano man mano le cartoline di Tex Nuova Ristampa e le copertine della Collezione Storica a Colori, allegata al quotidiano La Repubblica. Impegni inderogabili per mantenere i quali Villa ha trascurato la realizzazione dei disegni di questa storia, scritta per lui da Mauro Boselli, che inizialmente sarebbe dovuta uscire normalmente su due albi della collana regolare, ma che poi, per la grande qualità dei disegni e per il ruolo preminente che l’artista ricopre all’interno del parco dei disegnatori del personaggio, è stata spostata appunto sull’Albo Speciale estivo, comunemente chiamato Texone.
Questa lunga attesa non è stata vana perché Villa realizza, ben supportato dall’ottima storia di Boselli, un’opera grandiosa, che ben si inserisce nella gloriosa tradizione dei Texoni, rivitalizzandola, e dando piena soddisfazione alla pazienza dei lettori italiani. Qualche timore c’era, palesato dallo stesso Villa, che tutti questi anni passati ad illustrare le copertine, potessero aver compromesso in parte le sue capacità narrative. Questo dubbio, del tutto irrazionale, dato che un maestro come Villa difficilmente poteva perdere la sua magia, svanisce già nella lettura delle prime tavole, a dire il vero realizzate probabilmente più di quindici anni fa. A stupire è in effetti anche la coerenza stilistica che Villa riesce a mantenere, e solo l’occhio più attento riesce a captare il trascorrere del tempo di realizzazione tra una tavola e l’altra. Il risultato è una storia epicamente western, perfettamente equilibrata tra le parti d’azione e quelle di raccordo, ambientata nelle classiche cittadine del sud ovest americano. Villa nell’intervista che introduce il volume accomuna il ruolo del disegnatore a quello del regista cinematografico e in questo caso siamo di fronte a un vero e proprio kolossal.

I testi di Boselli contribuiscono alla spettacolarità della storia, considerato che anche la sua sceneggiatura è stata prodotta in un periodo di tempo molto lungo, e alcune parti del soggetto sono state anche modificate. Le inquadrature studiate appositamente per il tratto di Villa abbondano di primi piani, dove il disegnatore comasco può sfogare la sua capacità di caratterizzare al meglio le espressioni di tutti i personaggi, dandoci le rappresentazioni definitive dei quattro pards.
La storia, un classico western, racconta dell’elaborata evasione di Harry Logan, rapinatore condannato a morte a Tucson in Arizona, aiutato dai suoi tre fratellastri, che entrano a far parte del parterre dei cattivi ben caratterizzati della serie, e da un gruppo ribelle di Apache. La sua fuga è interrotta da Tex e Carson, cui si aggiungono anche gli altri pards, venuti in aiuto dello sceriffo Tom Rupert. Una storia tutta azione, dove ogni elemento è ben calibrato, con scene cariche di tensione, il tutto messo in scena perfettamente da Villa, con disegni statuari.
Un Texone eccezionale
Oltre agli stratosferici disegni di Villa e all’ottimo intreccio di Boselli, l’eccezionalità di questo albo è legato a numerosi fattori, il primo è ovviamente la data di uscita, veramente atipica. Solo in altre due occasioni il Texone era uscito due volte in un anno: nel novembre 1996 il n.10, L’Uomo di Atlanta, unica incursione dello spagnolo Jordi Bernet nel mondo di Tex, si sommò allo storico Texone di Magnus (l’unica opera la cui attesa può essere paragonata a questa vissuta per Villa) e nel 2011 il volume realizzato da Carlos Gomez, Verso l’Oregon, venne doppiato a novembre dalle Iene di Lamont, realizzato da Ernesto Garcia Sejias, storia a lungo bloccata perché ritenuta troppo leggera.

Altra eccezione è il fatto che per consuetudine il Texone viene realizzato da un disegnatore ospite, che per la prima volta si cimenta con le storie del Ranger; Claudio Villa non è il primo disegnatore ad averlo realizzato dopo aver già disegnato una storia della serie regolare, si tratta in ogni caso di pochi nomi illustri, come Galep, Giovanni Ticci, il già citato Sejias, Fabio Civitelli, Andrea Venturi, Stefano Andreucci, tutti maestri indiscussi del fumetto, fra cui Villa si inserisce a pieno merito.
A renderlo ancora più particolare questo volume, ma questa volta non in senso positivo è che per la prima volta un Texone uscito in edicola, e ricordiamo che il primo, Tex il Grande!, risale al 1988, di fatto ristampa una storia già edita dalla casa editrice, per di più in differenti edizioni. Ricapitoliamo brevemente che cosa è successo: per sottolineare l’eccezionalità della storia disegnata da Villa, attesa da anni da tutti gli appassionati, la Bonelli decide infatti di pubblicare la storia in un volume cartonato gigante veramente speciale in anteprima a Lucca Comics, cui seguono in rapida successione un’altra edizione nel classico formato quaderno, in due albi contenuti nel Tex Ranger Box, sempre in vendita a Lucca, poi in tre edizioni limitate con copertina rossa, marrone e blu, in vendita sul sito e in fumetteria e subito accaparrate dai collezionisti. Qualche polemica è stata sollevata dagli appassionati, non tanto dall’abituale lettore da edicola, che forse non è neppure venuto a conoscenza delle varie versioni, e neppure per il costo di quei volumi ovviamente differenti da quelli abituali che si possono trovare nelle edicole, ma più che altro per la decisione di produrre più edizioni limitate, una di seguito all’altra, andando a diminuire il valore della prima. Qualcuno ha anche avuto da eccepire anche sulla volontà della casa editrice di voler monetizzare a tutti i costi il più possibile l’attesa degli appassionati.

Dopo aver goduto di un lavoro di tale magnificenza, siamo pronti a scommettere che la domanda che si pongono tutti i lettori di Tex è: “quando si riuscirà a leggere una nuova storia di Claudio Villa?” A lenire l’apprensione di chi teme di dover aspettare di nuovo dei lustri vengono in aiuto le anticipazioni dei forum: questa volta l’attesa non dovrebbe essere così lunga, dato che Villa dovrebbe essere già al lavoro su una nuova storia di Mauro Boselli, prevista per il 2023, per festeggiare i 75 anni di nascita di Tex, con una storia ambientata nel passato del protagonista che dovrebbe essere veramente speciale. Un altro aspetto dovrebbe rassicurarci, le copertine della nuova collana Tex Willer sono state affidate a Maurizio Dotti, segno che in futuro Claudio Villa dovrebbe avere più tempo a disposizione per i disegni, magari anche per un cartonato alla francese, che potrebbe rappresentare la sua prossima sfida.
Per quel che riguarda la collana dei Texoni, il gioiello realizzato da Boselli e da Villa non dovrebbe rimanere un’eccezione per troppo tempo, dato che i prossimi volumi annunciati verranno realizzati, oltre a quello imminente di Massimo Carnevale, da Giampiero Casertano, Maurizio Dotti e Giovanni Freghieri, tutti artisti di grande levatura che sicuramente saranno in grado di dare lustro a questa collana ormai storica per il fumetto italiano.