Sempre in cerca di Tascabili BUR dei Peanuts che fossero dedicati soprattutto al bracchetto Snoopy, non potevo lasciarmi sfuggire questo albo… che difatti ho poi conservato per anni, invece di scambiarlo con altri fumetti, visto che TUTTE (!) le strisce in esso contenute – tranne un paio – vedevano in azione il mio personaggio preferito.
Se la copertina era riservata alla serie di strisce in cui Snoopy impersonava il “feroce avvoltoio”, quelle che mi hanno davvero fatto sbellicare dalle risate lo vedevano nei panni del “calciatore folle” (ne ho inseriti alcuni esempi in calce all’articolo).
Erano gag dalla struttura semplicissima eppure affascinante, o almeno così le percepivo: Schulz non sbagliava un colpo, nella sua consueta commistione tra minimalismo narrativo e universalità delle situazioni e dei temi trattati – come avrei scoperto decenni dopo, con una lettura più approfondita dei Peanuts… mentre allora mi piacevano tout court, senza pormi troppe domande sul perché.
Un albo intero, dicevamo – quindi più di 120 pagine – completamente incentrato su Snoopy. A parte le due saghe di cui ho parlato, erano naturalmente molte le strisce in cui il bracchetto interagiva con l’uccellino Woodstock, che rispondeva con i suoi “soliti” balloon costituiti unicamente da stanghette verticali che non cambiavano mai.
Non mancavano inoltre le gag con Linus e la sua scorbutica sorella Lucy: il bracchetto era l’unico personaggio che, talvolta, riusciva a spiazzarla (magari baciandola sul naso). Rispetto ad altri albi, invece, erano ridotte al minimo le interazioni con Charlie Brown, mentre risultava completamente – e stranamente – assente Piperita Patty, che spesso fungeva da spalla a Snoopy (ad esempio, in Arriva Joe Falchetto).
La “supremazia” del bracchetto sul suo padrone, nonché titolare della testata (almeno in Italia), si sarebbe accentuata ulteriormente negli anni successivi, toccando il culmine nell’albo intitolato Snoopy’s Story, una celebrazione di questo personaggio con strisce completamente a colori.
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