SR Mark 104

Il Comandante Mark n.104-107
“Il risveglio della mummia”

Le storie degli anni '70 che hanno creato il mio immaginario fumettistico

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Se chiedeste a qualunque appassionato del Comandante Mark di indicare la sua storia preferita, nel 90% dei casi forse non ricorderebbe il titolo, limitandosi a rispondere “la quadrupla egiziana”… ed è di questa storia che mi occuperò oggi, perché io farei esattamente la stessa cosa.

Come spiegato in questo articolo, non ero esattamente un fan di Mark e dei suoi Lupi dell’Ontario: troppo ripetitive e “ingenue” le sue avventure, troppo poche le 64 pagine dei suoi albi autoconclusivi (salvo rarissime eccezioni) per sviluppare trame davvero appassionanti. Fui quindi molto sorpreso – e positivamente – quando, ad aprile 1975, apparve in edicola Il risveglio della mummia: la copertina era inquietante e, soprattutto, l’albo era solo un lungo, appassionante prologo “horror” per quella che sarebbe diventata un’avventura in quattro parti. Mummie che si risvegliano e poi si dissolvono, antiche maledizioni, poteri soprannaturali… finalmente qualcosa di diverso dagli eterni, immutabili scontri con le Giubbe Rosse!

Insomma, un’evasione della EsseGesse al di fuori dei limitati confini della guerra d’indipendenza americana, con i tre albi successivi che si svolgevano in Africa e vedevano Mark nei “panni” di un antico principe egizio (o quanto meno creduto tale, grazie alla reincarnazione).

Come dite? Via via che la storia proseguiva, affioravano alcune semplificazioni e ingenuità eccessive? Sì, è vero: tanto per fare un esempio, già all’epoca – avevo dieci anni – mi chiedevo (forse presagendo la mia successiva carriera di traduttore*) come tutti riuscissero a dialogare senza bisogno di interpreti 🙂

A parte questo, però, la storia restava appassionante e non solo per la sua lunghezza: vedere l’eterna, petulante fidanzata Betty soppiantata (anche se per effetto di una pozione) dalla bella Nemeris non aveva prezzo… inoltre, pur immaginando che ci sarebbe stato un lieto fine con il ritorno a casa dei nostri eroi (anche grazie alla copertina spoilerante del n.107), la trama presentava molti più colpi di scena di qualsiasi altra avventura di Mark letta fino a quel momento.

Era quindi inevitabile che, quando i curatori hanno deciso di inserire una storia di Mark nel collaterale Serie Oro di Repubblica, la scelta ricadesse su questa “quadrupla” (anche se, come già successo per altri eroi bonelliani, abbinandovi impropriamente la copertina tratta da un altro albo…). Ed è proprio da questa versione che ho tratto le immagini a corredo dell’articolo, non avendo mai conservato gli albi originali in bianco e nero.
Davvero una bella storia.

*Giuro che, prima o poi, scriverò un articolo sulle fantastiche doti linguistiche di MOLTI eroi del fumetto, che spesso riescono a farsi capire a qualsiasi latitudine e longitudine!

L’approfondimento sul Comandante Mark

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