Lucca Comics & Games 2024

Road to Lucca 2025: uno sguardo a Lucca Comics & Games 2024

/
10 mins read

A tre mesi esatti dall’apertura dell’edizione di Lucca Comics & Games 2025, proponiamo a partire da oggi una serie di articoli retrospettivi sull’edizione 2024, che ci accompagneranno nelle prossime settimane.

Vivendo d’arte e d’amore

Descrivere Lucca Comics & Games è praticamente superfluo e al contempo difficile. Superfluo perché è diventato un evento sempre più noto; difficile per la sua vastità ed eterogeneità.
Lo abbiamo scritto più volte ma, per i pochi che non lo sapessero, LC&G è il più grande festival europeo dedicato al fumetto, al gioco e alla cultura pop in generale, secondo al mondo per afflusso di pubblico solamente al Comiket di Tokyo, la più grande manifestazione legata al fumetto, però autoprodotto. Si svolge ogni anno nella città toscana di cui porta il nome tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre (generalmente inglobando la festività di Ognissanti del 1° novembre), occupando non solo tensostrutture ed edifici più o meno storici di Lucca, ma trasformando l’intera città (per lo più all’interno delle mura storiche) in un palcoscenico a cielo aperto per appassionati di ogni età.​

Il Teatro del Giglio, sede dell'inaugurazione
Il Teatro del Giglio, sede dell’inaugurazione

L’edizione 2024 ha avuto una durata di cinque giorni, dal 30 ottobre al 3 novembre, e il suo claim è stato “The Butterfly Effect”, un tema che giocava su molteplici significati. Per quello letterale, l’Effetto Farfalla è un’espressione del meteorologo Edward Lorenz del 1961 per rendere l’idea di come una piccola variazione in un sistema può generare grandi conseguenze, sintetizzato con l’esempio che il battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas. Per quello legato al contesto e alla storia, la manifestazione lucchese ha voluto omaggiare il centenario della morte di Giacomo Puccini, celebre compositore di opere liriche tra le più famose, tra cui – appunto – Madama Butterfly del 1904. La somma dei due concetti è però ben maggiore, rappresentando la potenza delle piccole idee creative e il legame tra arte, cultura pop e scienza. Come riportato dal direttore della manifestazione Emanuele Vietina, è curioso come l’influenza di Puccini si sia estesa effettivamente fino alla cultura pop e alla (fanta) scienza: le note finali dell’intermezzo musicale dell’opera Manon Lescaut hanno infatti ispirato una famosa melodia di Star Wars composta da John Williams (vi consigliamo di ricercare e ascoltare la fine del brano).

Yoshitaka Amano alla presentazione dei 3 manifesti durante l'inaugurazione
Yoshitaka Amano alla presentazione dei 3 manifesti durante l’inaugurazione

Per l’occasione, il manifesto è stato affidato all’artista giapponese Yoshitaka Amano che ha realizzato non una ma – per la prima volta per l’evento – ben tre illustrazioni dedicate ad altrettante opere pucciniane – Tosca, Madama Butterfly e Turandot – accompagnate da termini musicali, scadenzate e pubblicate nel tempo come tre atti di quell’unica opera che è la manifestazione stessa.
Tosca è il primo atto, ha Ouverture come sottotitolo ed indica l’inizio, la presentazione del festival, raffigurata da un abbraccio tra due personaggi, simbolo di energia e passione.
Madama Butterfly riporta il termine Crescendo, espressione dell’evoluzione, crescita e trasformazione, raffigurate dalla protagonista dell’opera pucciniana e dalle farfalle, tema principale dell’edizione 2024.
Il terzo atto è dedicato a Turandot e al Fantastico, con un’opera che costituisce un tripudio di colori e celebra il culmine del festival.
L’inaugurazione si è svolta come di consueto all’apertura della manifestazione presso il Teatro del Giglio di Piazza Napoleone, piazza che ospita pure la tensostruttura principale che raccoglie l‘editoria a fumetti. Tanti gli ospiti susseguiti sul palco a fare giusto un’introduzione alle infinite esperienze delle cinque giornate.

Ma senza girarci intorno, come è andata questa edizione? In breve questi sono stati i numeri:

  • 275.182 biglietti venduti
  • 16.626 professional accreditati
  • oltre 900 ospiti
  • 1.585 appuntamenti tra incontri, dibattiti, laboratori, workshop, sessioni di gioco, showcase, anteprime ed eventi tra cinema e serie TV
  • 660 gli espositori
  • 53 location
  • 13 Paesi e aree geografiche di provenienza dei corrispondenti esteri

Come sempre, numeri enormi per una fiera di questo settore, anche se si è avvertito tangibilmente il calo delle presenze di pubblico rispetto agli anni precedenti: nel 2023 i biglietti venduti furono quasi 315.000 e nel 2022 quasi 320.000. Sono circa 40.000 biglietti venduti in meno a precedenti edizioni che si sono rivelate da record, decretando comunque quella del 2024 come la terza edizione più visitata di sempre. E, come sempre, andrebbero contate le migliaia di persone che partecipano a questa enorme festa cittadina senza comprare il biglietto, anche solo per respirare l’aria e buttarsi tra la folla nelle strade o sulle ampie mura, vestiti da cosplayer o come semplici spettatori di un evento che ha un’ampia portata di natura pop.
Eppure nessuna giornata è andata esaurita, neppure il sabato che è notoriamente il giorno più affollato e tipico da sold out. Forse tante persone sono venute senza biglietto come scrivevamo poc’anzi, eppure la percezione di folla per le strade della città – nonostante le belle giornate – era meno marcata, senza la calca soffocante e senza il bisogno di attivare sensi unici pedonali (i pochi presenti erano praticamente inutili). Anche i cosplayer sembravano meno rispetto agli altri anni.
(Ripetiamo: in ogni caso i numeri di LC&G sono sempre over 9000 per qualsiasi altra manifestazione!)

Lucca-CG-2024-01-03p
previous arrow
next arrow

Ma come si può spiegare l’afflusso di questa edizione? La prima risposta è quella più scontata: effettivamente si veniva da edizioni record senza precedenti ed era praticamente impossibile avere un afflusso di presenze costantemente in salita di anno in anno. Altre ipotesi, però, si affacciano. Intanto le costanti giornate di sole che potrebbero aver invogliato alcuni a fare altro (chiaramente questo avrebbe intaccato solo il pubblico non pagante che, anche all’ultimo, avrebbe potuto optare per altre mete). Inoltre c’è l’annosa questione della spesa per il vitto e soprattutto per l’alloggio. In città finiscono subito ed è quasi prassi prenotare da un anno all’altro, inoltre i prezzi per un posto letto sono altissimi, praticamente inavvicinabili, tanto che ormai da tempo c’è il tutto esaurito o una situazione prossima all’esaurito in una vasta zona che va quasi da Viareggio fino a Pistoia. La lamentela si fa sempre più forte di anno in anno a discapito dei partecipanti e pure degli autori, e a favore non solo delle strutture regolari ma anche dei tanti privati più o meno in regola che – vox populi – non affittano più a lungo termine nella città di Lucca perché con la sola settimana di LC&G guadagnano cifre da capogiro. E se pensiamo che negli anni ‘80 e ‘90 i visitatori che andavano ai Comics (come dicevano i lucchesi) erano più un fastidio che altro per i cittadini, soprattutto per l’adiacenza del palazzetto dello sport – allora unico luogo deputato alla manifestazione – al cimitero durante i giorni delle commemorazione dei defunti, questo ci fa capire come sia completamente cambiata la percezione dell’evento, in special modo da quando l’evento copre l’intera città dentro le mura. Ancora: anche soluzioni alternative per risparmiare sull’alloggio come il noleggio di un camper pare abbia subito dei rincari per lo stazionamento nelle piazzole.
E quindi? Vorremmo sbagliarci ma dai social si sta forse avvertendo un principio di disamoramento alla manifestazione, considerata da alcuni come la fiera per i ricchi, per quei pochi che si possono permettere biglietti VIP e alloggi in città, mentre i restanti sono costretti a soluzioni più scomode e a fare file interminabili per entrare in padiglioni che talvolta si rivelano pieni solamente di gadget in vendita che ormai si trovano ovunque in rete e talvolta a prezzi più abbordabili. Fa strano anche vedere sempre meno sconti fiera in un evento che di fatto, pur avendo delle spese per chi vi partecipa, taglia tanti costi intermediari a produttori e rivenditori di qualsiasi area della manifestazione, dai Comics ai Games.
Poi ci sono altre problematiche che lasciano il malcontento, legate alla partecipazione a determinati eventi, dai firmacopie agli incontri, dai concerti alle proiezioni di anteprime che – giocoforza – non possono accontentare tutti, visti i grandi numeri dei presenti e degli interessati. Si è cercato di regolare l’afflusso con la prenotazione online ma purtroppo si verificano anche casi di rivendita del posto su note piattaforme in rete. Stessa cosa dicasi per prodotti limitati e realizzati appositamente per la manifestazione, ormai uno tra gli obiettivi principali di meri affaristi senza scrupoli che li fanno terminare prematuramente e li rimettono in vendita negli stessi giorni della manifestazione a prezzi gonfiati – chiaramente – ai danni dei veri appassionati.
Questa è ormai un’annosa questione a cui non c’è soluzione e che non riguarda solo LC&G. Alcuni editori limitano quindi il numero di acquisti a persona per ostacolare la speculazione oppure prevedono un determinato numero di articoli in vendita per ogni giornata per cercare di accontentare chi viene in giorni diversi e non esaurirli subito, oppure ancora cercano di ordinare l’afflusso agli incontri con gli autori e gli ospiti rilasciando biglietti gratuiti o dietro un semplice acquisto: sono soluzioni accettabili e accettate ma non praticate da tutti.
Altre soluzioni invece ci sembrano totalmente inadatte e sono quelle legate al quantitativo di spesa o al sorteggio. Nel primo caso l’acquirente può accedere all’acquisto del determinato evento o articolo speciale a scapito di una spesa minima (talvolta non banale); nel secondo invece si permette l’accesso ai sopracitati (soprattutto nel caso di dediche o firmacopie) solo tramite il sorteggio di biglietti che vengono rilasciati a séguito di acquisti semplici o con spesa minima o addirittura con il rilascio di più biglietti sorteggiabili per ogni tot di spesa. Non solo tutto ciò rafforza la critica di quelli che stanno cominciando a definirla la fiera dei ricchi, ma apre la porta a un’altra critica: quella della ludopatia. La rivendita di biglietti che vengono poi sorteggiati è una vera e propria lotteria che porta le persone a più spendere pur di avere la possibilità di accaparrarsi l’oggetto o l’esperienza desiderata, ovvero una forma – pur leggera, va detto – di evento a rischio nell’àmbito della ludopatia, che definisce il gioco d’azzardo patologico. Va specificato, però, che per la legge italiana questa pratica non è una lotteria ma un concorso a premi perché non si paga il biglietto tramite il quale si accede al sorteggio, ma si paga il prodotto con il quale viene fornito a titolo gratuito un biglietto (la differenza pare, però, minima). Comunque, da una manifestazione come Lucca Comics & Games che da anni combatte la ludopatia – anzi l’azzardopatia, per allontanare il termine ludo (gioco) da questo malessere – sarebbe auspicabile che disincentivasse questa pratica all’interno dei suoi spazi.

L'ingresso della Japan Town
L’ingresso della Japan Town

Tornando alla logistica di LC&G bisogna ricordare che uno degli spazi principali, Japan Town, ovvero il Polo Fiere adibito agli appassionati del mondo del Sol Levante (manga, anime e non solo), è praticamente l’unico al di fuori della cerchia delle mura o sue adiacenze, trovandosi addirittura oltre la vicina autostrada. La soluzione fu adottata per offrire spazi maggiori a quelli precedenti come le iniziali aree nel Cortile degli Svizzeri, di Piazza San Romano, del Real Collegio come Japan Palace o l’iniziale Japan Town nell’area della Chiesa di San Francesco, della piazza omonima e del Giardino degli Osservanti. Eppure il Polo Fiere è un’area che stona sulla mappa di LC&G per la sua distanza da tutti gli altri luoghi. Per ovviare al problema è stato allestito un servizio navetta gratuito dal centro storico al Polo Fiere che nelle precedenti edizioni non è sembrato sufficiente (ma ricordiamo le presenze record) mentre quest’anno pare aver funzionato egregiamente.

Dentro Japan Town
Dentro Japan Town

In questo modo è venuto meno quel senso di ghettizzazione dei visitatori della Japan Town che però, in alcuni casi, lamentano di dover scegliere l’una o l’altra area della città perché gli spostamenti portano via tempo. Ciononostante, il suggerimento personale che ci sentiamo di dare è quello di creare una sorta di LC&G diffusa oltre le mura, un percorso di attività e luoghi di interesse dalle mura al Polo Fiere, magari coinvolgendo anche le stesse attività ivi localizzate che potrebbero mettere a disposizione parte dei propri spazi per ospitare mostre o eventi, un po’ come è successo durante il TCBF 2024 di Treviso nell’area fuori dal PUT lungo il Terraglio.

Ma Lucca Comics & Games non è solo problematiche e lamentele: prima di tutto è una festa e un tripudio di persone, eventi ed esperienze. Autori, incontri, mostre, anteprime, giochi, proiezioni, concerti, parate e chi più ne ha più ne metta, costituiscono un’offerta talmente ampia che accompagnano e sovrastano costantemente i visitatori. Tantissimi gli ospiti invitati direttamente dalla manifestazione ed altrettanti quelli portati dagli editori. Impossibile fare un elenco esaustivo e per questo ne ricorderemo solo alcuni come Leo Ortolani, Zerocalcare, Sio, Mirka Andolfo, i tanti autori delle case editrici tra cui Sergio Bonelli Editore, Panini e Disney, gli autori internazionali come Yoshitaka Amano, Baron Yoshimoto, Yamada Sansuke e Usamaru Furuya, Scott Snyder, Gene Luen Yang e Peach Momoko, quindi Shoji Kawamori, Alexey Pajitnov, Henk Rogers, poi i coreani Hwang Dong-hyuk, Lee Jung-jae e Wi Ha-Jun per promuovere la seconda stagione di Squid Game con un enorme stand / esperienza immersiva nella rinomata Piazza dell’Anfiteatro oltre all’enorme bambola Young-hee in Piazza San Michele, Matilda De Angelis e Lorenzo Cervasio, i vari doppiatori di Hazbin Hotel e tantissimi altri di ogni campo della Cultura Pop, compresi i tanto seguiti content creator, influencer e youtuber.

Lucca-CG-2024-01-02a
previous arrow
next arrow

In breve: fumetti, giochi, libri, cinema, serie TV, animazioni, musica, videogiochi, cosplay e tutti i loro variegati interpreti invadono la piccola città toscana ogni anno per la gioia degli appassionati in un‘alternanza di scoperte e riscoperte.

Emanuele Zammarchi, autore di romanzi e librigame
Emanuele Zammarchi, autore di romanzi e librigame

Per esempio, chi scrive si è stupito nel notare come da alcuni anni si siano riaffacciati sul mercato dell’editoria i librigame, commistione tra letteratura e gioco di ruolo che ha spopolato tra i ragazzi dalla metà degli anni ‘80 agli anni ‘90, e di come non solo ci siano case editrici che li propongono ma ci siano addirittura validi autori nostrani che li scrivono.

Insomma, in queste edizione del 2024 non ci sarà stato il tutto esaurito ma comunque erano presenti i grandi numeri di persone che infestavano ogni area tematica della manifestazione, non solo quella dei Comics e dei prodotti o eventi in promozione ma anche la Self Area e naturalmente la vasta Area Games che ha rimodulato gli spazi dedicati al gioco libero, oltre ai tanti visitatori delle mostre, e dei tantissimi eventi.

Lucca-CG-2024-01-04a
previous arrow
next arrow

Impossibile partecipare a Lucca Comics & Games nella sua interezza, ma con questo pezzo abbiamo cercato di darne una visione d’insieme, anche se riduttiva. Seguono altri articoli attinenti a questa edizione sulle principali mostre e su alcuni incontri gli autori, ovvero la visita guidata alla personale di Carmine Di Giandomenico, l’incontro con Gou Tanabe e l’incontro con Yoshitaka Amano.

Quindi Lucca Comics & Games edizione 2024 è stata approvata o no? È stato già raggiunto un apice di afflusso non replicabile o quello di quest’anno è stato un calo fisiologico? E il pubblico si sta disamorando della manifestazione o sarà un amore senza fine?
Sono, queste, domande senza risposta per la continua presenza di cambiamenti e adattamenti e perché ci saranno sempre gli entusiasti e gli scontenti per quello che è un evento decisamente monstre e non più limitato ai soli fumetti (per quello consigliamo altre fiere o direttamente Lucca Collezionando). Va fatta attenzione però alla linea, alla direzione che LC&G potrebbe prendere e va mantenuto quello spirito di promozione culturale e di intrattenimento derivante da un’offerta decisamente invitante che deve evitare il più possibile la mera mercificazione.

Pierfilippo Dionisio

Non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso

Articolo precedente

Follomix 2025 – Gli incontri

Prossimo Articolo

“I matti di Sànpert”
di Pertosa & Santoni

Ultimi Articoli Blog