Alcuni redattori mi hanno fatto notare che la mia partecipazione a  Lucca Comics & Games 2025 è stata quasi completamente dedicata alle conferenze di personaggi bonelliani – anzi, per la precisione a conferenze su FUMETTI bonelliani, dato che ho saltato (ad esempio) la presentazione della serie animata dedicata a Legs Weaver. Tutto vero: il mio imprinting è quello, non posso farci niente… Lo stesso è successo per le mostre, visto che mi sono concentrato su quelle dedicate a Tex, al mio amato Eternauta e alla trilogia italiana di Alfred (ne parlerò dopodomani), cioè alla triade di generi che più amo e che conosco meglio – Bonelli, historietas e BD.
Chiarito questo punto fondamentale, passo a parlare degli ultimi due incontri bonelliani cui ho partecipato all’Auditorium del Suffragio.
Giorno 3, venerdì 31 ottobre: palco affollatissimo per le novità su Tex! Insieme ai due presentatori Michele Masiero e Luca Del Savio e ai due sceneggiatori e redattori Luca Barbieri e Giorgio Giusfredi, c’erano ben sei disegnatori: gli italiani Fabio Civitelli, Marco Torricelli e Andrea Venturi e gli “ispanici” Enrique Breccia, Alfonso Font e Carlos Gomez (che, insieme a Horacio Altuna, avevano inoltre partecipato il giorno prima a un’apposita tavola rotonda).
Gran parte dell’incontro, naturalmente, è stata dedicata alle numerose novità editoriali presentate dalla casa editrice a Lucca Comics, a partire da un caloroso omaggio a Gianfranco Manfredi di cui sta per uscire in edicola l’ultima storia che aveva realizzato per il ranger, anticipata in mostra dalla versione con variant “floccata”.
Ampio spazio è stato poi riservato al volume speciale I seguaci dell’abisso, in cui Torricelli ha disegnato – su testi di Mauro Boselli – il sequel di Ombre di morte, il fumetto “ritrovato” di Gianluigi Bonelli e Sergio Tarquinio (che, proprio il mese scorso, ha compiuto CENTO anni… Auguri!). Al PalaBonelli era disponibile una versione deluxe a tiratura limitata, in cui ciascuna copia includeva una delle strisce originali di Torricelli nell’insolito formato “gigantesco” – 64×40 cm – su cui ha lavorato.
Altri due albi “lucchesi” segnalati: le copertine “perdute” di Claudio Villa – raccolte in un volume analogo a quello dedicato al copertinista di Zagor Piccinelli – e l’albo speciale Tex nel mondo, con la storia La rupe del diavolo di Nizzi & Mastantuono, nelle versioni pubblicate in Brasile, India, Finlandia e Francia (avrei dovuto chiedere per tempo i diritti d’autore… acc… dannaz… malediz…).
E ancora: la versione deluxe del Texone Capitan Jack di Faraci & Breccia, le ristampe in “formato strenna” di Mezzosangue di Ruju & Font e di Delta Queen (con copertina inedita) di Boselli & Civitelli… oltre, naturalmente, alla versione cartonata del nuovo Texone Inferno a Red Junction di Faraci & Altuna e altri albi ancora… A proposito dei disegnatori ispanici, inoltre, è stato ricordato che Font e Altuna entrano nel catalogo SBE anche con altre loro opere – non texiane – da autori completi: Clarke & Kubrick e Immaginario.
Oltre a tutti gli annunci editoriali, però, ci sono stati anche molti aneddoti e molto divertenti: il ricordo di Galep da parte di Torricelli, gli sfottò sui “puntini” nei disegni di Civitelli, la disquisizione su cavalli pezzati, appaloosa e tobiani tra i disegnatori ispanici (che hanno inoltre ricordato di essersi appassionati a Tex leggendo la versione spagnola, in cui il ranger si chiamava Texas Bill), la presenza “incombente” – pur se da pensionato – di Boselli che continuerà a scrivere storie di Tex, Dampyr e Tex Willer, le battute sull’età avanzata di Breccia e Font, le “difficoltà” create da Altuna per il Texone (ha impiegato anni per completarlo, disegnando tavole di vari formati), Gomez che ha partecipato alla visita guidata di Breccia per sentire cosa diceva di lui…
Notizie e aneddoti hanno poi lasciato doverosamente spazio all’iniziativa delle pigotte per l’UNICEF, con la versione di Tex “Aquila della Notte” presentata da Paolo Rozera (Direttore Generale di UNICEF Italia). La collaborazione tra SBE e UNICEF va avanti da molti anni ed è basata sul lavoro dei volontari che realizzano le pigotte a mano, acquistabili con una donazione che aiuta i bambini nelle zone di guerra – che, purtroppo, non sono soltanto Gaza o l’Ucraina: Rozera ha ricordato il suo ultimo viaggio in Siria, con alcune immagini di forte impatto e con cifre spaventose sugli ultimi 14 anni di guerra civile, con otto milioni circa di profughi che stanno cercando di rientrare nel paese in mezzo a rischi spaventosi (soprattutto a causa delle mine antiuomo camuffate da giocattoli).
Una testimonianza commovente che ha toccato il pubblico, prima di lasciare di nuovo spazio ad altri rapidi annunci – il tempo era ormai scaduto – di ulteriori prossime uscite: il Texone disegnato da Rubini, il Tex Color di Algozzino, il Maxi sceneggiato da Mignacco, il ritorno di Mefisto su Tex Willer, nuove storie sceneggiate da Nizzi… Chi fosse interessato a saperne di più, può guardare il video integrale a questo link.
Il giorno dopo, 1° novembre, Michele Masiero ha poi presentato anche l’incontro dedicato a Dylan Dog, con un palco molto meno affollato: gli facevano infatti compagnia soltanto la sceneggiatrice e curatrice Barbara Baraldi e “l’uomo di redazione” e curatore di Dylan Dog Old Boy Franco Busatta. I tre si sono stuzzicati continuamente in modo divertito (Masiero: “Da quanto sei curatrice? 15-16 anni? Come solo due, sembrano comunque 15 o 16…”), partendo dalla preziosa cartellina di Barbara e dal contenuto della sua borsetta, Xanax compreso…
Le anticipazioni, naturalmente, riguardavano soprattutto le uscite del 2026, in cui verrà festeggiato il quarantennale di Dylan Dog in edicola con apposito logo su tutte le uscite dall’anno. Il primo albo segnalato uscirà però il 25 novembre ed è la nuova Enciclopedia della Paura, con la copertina disegnata – anzi, quasi “cesellata” – da Paolo Martinello: sarà ispirata alle antologie antiche gotiche quali Fantasmagoriana la cui lettura, secondo la leggenda, aveva dato spunto alla gara letteraria tra Byron, Polidori, Percy e Mary Shelley da cui scaturì Frankenstein. Nei redazionali, spiega Busatta, ci sarà la “Classifica 666“: 6 classifiche, curate da 6 editor diversi, ciascuna delle quali composta da 6 titoli, riguardanti fumetti, libri, dischi, videogiochi, serie TV e film.
Viene poi annunciata una nuova testata: 128 pagine (a primavera), titolo di lavorazione Dylan Dog Horror Stories, con testi di Marco Nucci e disegni di Corrado Roi, a “ricordo” dei primi speciali antologici by Sclavi tipo Il club dell’orrore. Busatta riprende invece la parola per segnalare il cambio della linea editoriale sull’Old Boy da lui curato, con la nuova formula (una sola storia) richiesta a gran voce dalle alte sfere della SBE.
Si passa quindi al piatto forte: l’albo del quarantennale che uscirà a settembre e sarà a colori, con tre sceneggiatori all’opera – ma i nomi (anche quello del disegnatore) restano per il momento “segreti” nonostante qualche allusione di Busatta.
L’inizio del 2026 sarà inoltre caratterizzato da numerosi ritorni: l’albo di gennaio disegnato da Casertano, quello di febbraio sceneggiato da Chiaverotti, quello di marzo disegnato da Freghieri… Durante l’anno ci saranno poi alcuni gadget (Masiero si sbilancia affermando che ci sarà anche una “sorpresa tridimensionale”).
Si torna poi alle ultime uscite del 2025 con l’annuncio del Bis autunnale, tra poco in edicola, che sarà consacrato al genere slasher: soggetto di Capobianco, sceneggiatura di Eccher e disegni del Mysteriano Giancarlo Alessandrini. Non poteva mancare la segnalazione della variant “floccata” (definita anche con i termini “pelosa” e “vellutata”…) come pure il Color Fest in uscita tra pochi giorni e che vedrà all’opera tantissimi autori, molti dei quali esordienti.
Sul prossimo Old Boy, inoltre, sarà contenuta l’ultima storia disegnata da Montanari prima della sua scomparsa. Questo annuncio dà il via a una parentesi commemorativa: vengono infatti ricordati Gianfranco Manfredi – di cui verrà pubblicato un soggetto incompiuto, inviato alla SBE dalla figlia – e, naturalmente, Carlo Ambrosini che verrà omaggiato in un Color Fest dai suoi tre “pupilli”, cioè Ornigotti, Bacilieri e Camagni. Un vero peccato che le foto che ho scattato alle molte tavole in anteprima che scorrevano sullo schermo fossero di qualità veramente pessima 🙁 (alcune si intravedono comunque nel video integrale dell’incontro).
Si continua saltando da un annuncio all’altro, sempre inframezzati dalle battute tra i tre: ad esempio, la notizia che gli abbonamenti vanno molto bene (anche se, per motivi tecnici, devono limitarsi ai dodici albi mensili e non agli extra) è subito seguìta da un aneddoto sulla reputazione di Lady di Ferro della Baraldi, che si è auto-definita “infoiata” (…) quando vaga in redazione infuriata per qualche ritardo di consegna o di pubblicazione.
Di passaggio, viene ricordato che il Bis estivo sarà di nuovo del genere “what if”, prima di passare alle domande del pubblico. Spassosa – e MOLTO reticente – la reazione di Masiero a chi chiedeva notizie sulla serie TV di Dylan Dog: “Altra domanda?” 🙂 mentre a chi chiedeva se, nel 2026, Sclavi avrebbe scritto qualcosa è stato risposto “Tiziano è sempre attivissimo, è sempre con noi anche se non in prima linea”… ma in pratica non sanno se deciderà di scrivere qualcosa appositamente per la ricorrenza del quarantennale. L’incontro si chiude poi con un’altra serie di battute, vero leit motiv di tutto l’incontro, forse un po’ a scapito delle anticipazioni vere e proprie.
IL VIDEO INTEGRALE DELL’INCONTRO SU TEX
IL VIDEO INTEGRALE DELL’INCONTRO SU DYLAN DOG
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