Il 1992 vede ancora alle redini della collana di Capitan America l’inossidabile Mark Gruenwald quale sceneggiatore e Rik Levins come disegnatore principale.
Dopo un paio di numeri di transizione, nei quali compaiono il Teschio Rosso e la sua Ciurma degli Scheletri, Thor e due criminali di “serie C” quali Jack O’Lantern e Blackwing, Steve Rogers viene coinvolto in uno dei crossover meglio riusciti dell’epoca: Operazione Tempesta nella Galassia (che, nel tiolo, evoca la reale “Operazione Tempesta nel Deserto” – condotta da una coalizione internazionale dal 17 gennaio al 23 febbraio 1991 – che cacciò le truppe di occupazione di Saddam Hussein dal Kuwait). Una saga in ben 19 capitoli pubblicata sulle testate Captain America, West Coast Avengers, Quasar, Wonder Man, Avengers, Iron Man e The Mighty Thor, tra il marzo e il maggio 1992 (gli albi di Capitan America interessati sono i numeri 398/400).
La storia vede i Vendicatori al centro di una guerra tra le razze aliene dei Kree (già incontrati in passato dagli eroi) e degli Shi’ar, talvolta alleati e talvolta nemici degli X-Men. La struttura portante della saga è interamente concepita da Mark Gruenwald e si dipana su tutte le testate dei Vendicatori dell’epoca, iniziando non a caso proprio sulla serie scritta dall’autore: Captain America. Inizia così un lungo conflitto galattico che termina con un drammatico confronto che riaccende le vecchie incomprensioni tra Capitan America e Iron Man. Giunti sul pianeta dei Kree e dopo essere sopravvissuti all’esplosione di un devastante ordigno che uccide milioni di alieni, i Vendicatori scoprono che a manipolare tutte le parti del conflitto è stata la Suprema Intelligenza Kree. Questa creatura, composta dai cervelli delle più grandi menti Kree (pensatori, generali, filosofi, scienziati ecc. rimossi dopo la loro morte e assimilati in un unico essere), ha consapevolmente fatto scoppiare la bomba sperando che la sua energia avrebbe riattivato il potenziale genetico dei Kree. I Vendicatori si dividono tra chi vorrebbe uccidere la Suprema Intelligenza e chi solo catturarla. Capitan America invita i suoi compagni a prendere posizione, e sebbene la maggioranza dei voti sia per risparmiarla, Iron Man rifiuta di accettare il verdetto. Supportato da altri membri (Cavaliere Nero, Sersi, Ercole, Visione, Thor e Wonder Man), Tony Stark fa valere il suo privilegio di membro fondatore dei Vendicatori e, convinto che la Suprema Intelligenza Kree sia solo una macchina e non un vero e proprio essere vivente, propone di ucciderla nonostante il voto contrario iniziale. È il Cavaliere Nero a sferrare il colpo fatale, un’azione che avrà lunghe ripercussioni sul gruppo e sulla leadership di Cap.
Al termine di Operazione Tempesta nella Galassia i Vendicatori hanno dimostrato di non essere più quelli di una volta, ma di aver deciso di tener fede al loro nome in tutto e per tutto, e questo Steve Rogers non può accettarlo. In Captain America 401, di conseguenza, egli propone ai Vendicatori di accettare le sue dimissioni dalla carica di direttore e comandante esecutivo del gruppo, essendo stata disattesa la sua posizione in merito alla contrarietà dell’esecuzione della Suprema Intelligenza.
Ma nessuno vota a favore della sua proposta. Questo albo contiene, a parere di chi scrive, uno dei più bei racconti di Cap scritti da Mark Gruenwald: una storia senza lotte e combattimenti che focalizza l’attenzione sui sentimenti e sullo spirito che muovono la Leggenda Vivente e i suoi amici Vendicatori. Questa chicca porta anche all’inevitabile confronto di Steve con Tony Stark dopo tutte le divergenze passate: i due riescono a chiarirsi reciprocamente e decidono di dimenticare il passato con una stretta di mano.
Nel 1992, per il terzo (e ultimo) anno consecutivo, negli U.S.A. durante il periodo estivo la serie di Capitan America diviene quindicinale proponendo una lunga saga in cui il nostro eroe subisce una trasformazione (non permanente) in licantropo! Come ne La regina dei licantropi (Captain America 164 dell’agosto 1973) a cui, volutamente, questa saga denominata L’uomo e il lupo (Captain America 402/408 – luglio/ottobre 1992) si rifà, uno dei protagonisti è la mortale Belladonna. Esperta autodidatta di cibernetica, genetica, biochimica, robotica e fisica, si diletta a trasformare gli uomini in licantropi. Se la sua prima apparizione risale, appunto, al 1973, successivamente aveva dato ancora filo da torcere a Falcon e al Discobolo nei numeri 101 e 102. Poco prima de L’uomo e il lupo era invece apparsa sui numeri 387/392 come alleata di Superia. In questa saga, accanto a lei fa il suo ritorno anche il criminale chiamato Druido (Dredmund Druid nell’originale), un ipnotista sedicente erede degli antichi druidi. Anch’egli, in passato, si era già scontrato con la Leggenda Vivente (Captain America 187/188 e 256).
Come nel film di Joe Dante L’ululato, anche ne L’uomo e il lupo gli abitanti di un’intera città vengono trasformati in licantropi. Ve ne sono, però, anche alcuni attirati dal Druido, molto noti nell’Universo Marvel: Licantropus, Wolfsbane e John Jameson.
Il primo (della serie Werewolf by night), alias Jack Russell, discende addirittura da una stirpe di lupi mannari. La seconda è una mutante all’epoca membro della squadra di X-Factor: un tempo poteva trasformarsi a piacimento nella sua forma lupina, ma dopo alcune vicissitudini è vittima di un blocco psicologico che le impedisce questo cambiamento. Il terzo, figlio del direttore del Daily Bugle J. Jonah Jameson, in passato è stato preda della licantropia: ex astronauta, trovò una maledetta pietra lunare in un suo viaggio spaziale segreto sulla Luna e, da quel giorno, iniziò a trasformarsi in un vero Uomo Lupo (Man Wolf). La sua prima apparizione in questa forma è nel celebre The Amazing Spider-Man 124 del settembre 1973.
È proprio per indagare sulla scomparsa di quest’ultimo, da qualche tempo entrato in qualità di pilota nello staff di supporto dei Vendicatori (e di Steve Rogers in particolare), che Capitan America scopre che Belladonna sta creando un esercito di uomini lupo grazie alla pietra lunare rubata a Jameson. Con l’assistenza di un nuovo super criminale, Moonhunter, Belladonna combatte al servizio del Druido. Ma questa saga viene ricordata soprattutto per lo scontro tra Cap e Wolverine – giunto anche lui sul luogo per indagare – e per l’apparizione di Cable, altro personaggio dal mondo degli X-Men. Nel climax della saga, sempre disegnata da Rik Levins, lo stesso Steve viene (come già accennato) trasformato in un lupo mannaro, prima di ritornare in sé e riuscire infine a sconfiggere i malvagi.
Mentre nell’ottobre 1992 usciva anche Captain America Annual 11, il primo scritto dal decano Roy Thomas e disegnato da Larry Alexander (facente parte di un crossover con gli speciali annuali di Thor, Fantastici Quattro e Vendicatori), in Captain America 409/410 (novembre-dicembre 1992) si conclude una lunga sottotrama sviluppatasi nelle storie di appendice degli ultimi numeri e di cui non abbiamo ancora parlato.
Mentre Cap era impegnato nelle saghe “Operazione Tempesta nella Galassia” e “L’uomo e il lupo”, la sua fidanzata Diamante è stata rapita e brutalizzata da Crossbones, costretta per settimane a una vita infernale rinchiusa in un bunker. Completamente plagiata dal suo carceriere, ha rubato dei campioni di sangue di Steve Rogers (contenente il siero del super-soldato), di cui Crossbones si è servito per rientrare nelle grazie del Teschio Rosso. Cap ottiene l’aiuto del suo vecchio amico Falcon e insieme raggiungono il rifugio del Teschio sulle Montagne Rocciose, dove affrontano, sconfiggono e assicurano alla giustizia i membri della Ciurma degli Scheletri, liberando Diamante. Il Teschio Rosso, neanche a dirlo, riesce però a fuggire…
Riprendendo le fila della saga del ’91 “Lo stratagemma di Superia”, a partire da Captain America 411 (gennaio 1993) Mark Gruenwald lancia il Vendicatore a stelle e strisce in una lunga avventura in cui appaiono, praticamente, tutti i supercriminali Marvel. Sotto le mentite spoglie di Crossbones, Jack O’ Lantern e Madre Notte, Cap, Falcon e Diamante si recano su Boca Caliente, un’isola di proprietà dell’A.I.M. (Avanzate Idee Meccaniche) protetta dalle leggi internazionali, ove ha luogo l’Expo annuale nel corso della quale questa organizzazione terroristica presenta le proprie novità in tema di armi a tutti i criminali che vogliano partecipare. Caso vuole che Cap/“Crossbones” incontri Batroc il Saltatore, che gli ricorda una vecchia scommessa secondo cui Crossbones avrebbe potuto battere cinque super-uomini in un combattimento a mani nude.
Cap accetta la sfida per evitare sospetti e, di fronte a un pubblico di centinaia di supercriminali, affronta e sconfigge Cane Rabbioso, Ramrod, il Generale Wo, Razorfist e lo stesso Batroc. Costui, esperto di tecniche di combattimento, comprende di avere in realtà di fronte proprio Capitan America. Scoperto, l’eroe si ritrova quindi ad affrontare un’orda di supercriminali. Con l’aiuto di Falcon e di Shang-Chi (il primo eroe Marvel legato alla Cina e al filone cinematografico delle arti marziali, infiltrato sull’isola per smantellare qualsiasi relazione commerciale che l’A.I.M. avesse con il suo defunto padre, Fu Manchu) la situazione si risolve positivamente e gli eroi riescono a fuggire sani e salvi.
Ma restano subito coinvolti in un’altra avventura (Captain America 415/417, del maggio-luglio 1993) con il sovrano del regno di Wakanda, Pantera Nera, e Ka-Zar, il tarzanide della Marvel, signore della Terra Selvaggia: una landa dal clima tropicale situata nei pressi del Polo Sud, in cui convivono uomini e dinosauri. Indagando sul giacimento del metallo Vibranio presente in quella zona, scoprono che l’A.I.M. lo sta sfruttando illecitamente per produrre armi destinate al mondo criminale. Tra uomini-dinosauro e manufatti alieni, anche questa minaccia viene fortunatamente sventata.
Per inciso, nel maggio 1993 viene pubblicato anche l’abbastanza anonimo Captain America Annual 12, scritto dalla coppia Mark Gruenwald/David Whol e disegnato da M.C. Wyman in cui veniva presentato un nuovo supereroe di origine portoricana, Bantam.
L’annata si chiude con una serie di storie “di transizione”. Il numero 418 è focalizzato sul comprimario D-Man, il 419 vede il ritorno della terrorista Viper, il 420 presenta altre trame ideate dal Teschio Rosso, il 421 è un crossover con la serie di Nomad e il 422 (del dicembre 1993) propone uno scontro con un criminale di serie C (Blistik) e il dottor Faustus.
Al termine di quest’ultimo numero, Steve riflette su come i suoi doveri da Vendicatore gli hanno (come sempre) impedito di trascorrere tutto il tempo che avrebbe voluto con Diamante e gli altri suoi amici, e giunge alla conclusione che la base dei Vendicatori non è più il posto giusto per lui… decide quindi di tornare nel quartiere di Brooklin Heights portando con sé dei collaboratori: Peggy Carter (ex di Cap degli anni ’40 e ex agente dello S.H.I.E.L.D.), Fabian Stankievicz (un inventore, vecchio nemico dei Vendicatori, ora dalla parte dei buoni) e Zachary Moonhunter (che, redentosi al termine della saga “L’uomo e il lupo”, ha sostituito John Jameson come pilota), insediando il proprio quartier generale operativo dietro l’apparente facciata di un negozio di costumi.
Captain America 422 è anche l’albo con il quale il disegnatore Rik Levins termina la sua lunga run al fianco di Mark Gruenwald. Chi gli subentrerà, lo scopriremo nel prossimo articolo!
(continua)
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