Con la data di copertina del gennaio 1974, il numero 169 della collana Captain America della Marvel iniziò a presentare uno dei cicli di storie più emozionanti e coraggiosi in assoluto del Capitano, concepito dallo sceneggiatore Steve Englehart e disegnato da Sal Buscema, conosciuto con il nome de “Il Segreto Impero” (sarebbe più corretto dire “L’Impero Segreto”, ma personalmente sono molto affezionato alla traduzione che utilizzò a suo tempo l’Editoriale Corno e quindi nell’articolo utilizzerò quella).
Gli Stati Uniti si erano ormai svegliati dal “sonno dell’innocenza” e dal miraggio del “Sogno Americano”. Lo scandalo Watergate, scoppiato nel 1972 per la scoperta di alcune intercettazioni illegali effettuate nel quartier generale del Comitato Nazionale Democratico da parte di uomini legati al Partito Repubblicano e in particolare al Comitato per la Rielezione del presidente Richard Nixon (che, per evitare la procedura di impeachment, si dimetterà nel mese di agosto del 1974), aveva travolto la Nazione e l’aveva costretta a scoprire il male, le ingiustizie e le contraddizioni che portava in seno.
Dal canto suo, Englehart scrisse su Capitan America questa saga che entrò nella realtà sociale e politica americana come nessun fumetto aveva mai fatto prima (e, forse, nemmeno dopo). E stiamo parlando di un fumetto popolare, non di un graphic novel “impegnato” come d’uso oggigiorno, di una serie di albi da 20 cent che misero sotto gli occhi dei lettori, con una storia appassionante, drammatica e assolutamente originale, un aspetto oscuro dell’America.
Capitan America è vittima di un complotto la cui sottotrama si è sviluppata a poco a poco sugli albi precedenti, che si rivelerà un piano orchestrato molto, molto in alto e che – come vedremo – coinvolgerà tutta la Nazione e i suoi più alti rappresentanti.
E di ciò abbiamo le avvisaglie già da come vengono caratterizzate alcune persone che troviamo coinvolte all’inizio della saga. Ad esempio, Quentin Harderman. Non vi è conferma alcuna del fatto che Englehart si sia ispirato alla figura di Bob Haldeman, capo di gabinetto della Casa Bianca all’epoca dello scandalo Watergate, nel creare questo personaggio negativo (del quale parleremo tra poco)… ma la somiglianza dei loro cognomi è molto significativa. La questione può anche essere non rilevante: ciò che conta è che Harderman incarna la figura di una persona che agisce senza moralità, rappresentante di un “potere forte”, pronto a travisare la verità e ad aggredire pubblicamente senza alcuno scrupolo gli avversari.
L’intera storia è così bella e significativa che merita di essere raccontata albo per albo. Siamo nel 1974. Tenetevi forte: la saga del Segreto Impero sta per cominciare. Una storia che i lettori non dimenticheranno più.
Quando muore una leggenda!
(Captain America 169)
L’albo si apre sulla figura di Falcon che viene aggredito per le strade di Harlem da alcuni uomini al soldo del boss della malavita Morgan. L’intervento di Capitan America (che ora vive nell’ufficio da assistente sociale del suo partner, dopo essere stato cacciato dall’hotel dove alloggiava perché le ultime avventure lo avevano tenuto lontano per settimane e non aveva pagato l’affitto… sì, succede anche ai migliori supereroi…) mette in fuga gli assalitori, ma ciò non fa che urtare la sensibilità del suo partner che, in confronto alla super-forza recentemente acquisita da Cap, si sente alquanto sminuito. Per fargli riacquistare fiducia, Cap promette a Falcon di organizzargli un incontro con re T’Challa, la Pantera Nera, il quale lo porterà con sé in Wakanda per fornirgli alcuni “potenziamenti” al costume (il risultato lo vedremo sul numero successivo). Quando Cap si allontana dall’amico, ad un tratto vede la propria immagine proiettata da un televisore in una vetrina: si tratta della campagna di diffamazione scatenata sui media contro di lui, della quale avevamo avuto alcuni accenni nei numeri precedenti.
Come si addice ad ogni campagna pubblicitaria ben progettata, anche in questa, promossa dal sedicente Comitato per la Riconquista dei Principi Americani (la cui sigla, in inglese, corrisponde alla parola CRAP, merda; ma ciò non viene mai detto esplicitamente nei fumetti… ovviamente), tutto ciò che viene presentato è per lo più basato su fatti reali, ma distorti in modo tale da dipingere Capitan America come un uomo che dispensa la “sua” personale giustizia attaccando chiunque ritenga un criminale, i cui metodi non sarebbero approvati dalle agenzie governative e i cui poteri sono frutto di misteriose sostanze chimiche prodotte in un laboratorio segreto. “Il suo concetto di America è lo stesso degli Americani?” – domanda in conclusione lo spot pubblicitario.
Il giorno dopo, salutati Falcon e la sua fidanzata Leila che partono per il Wakanda, Capitan America si precipita negli uffici di Harderman, il responsabile dell’attacco mediatico nei suoi confronti nonché fondatore del CRAP. Harderman, in modo subdolo, si mostra disponibile a cambiare opinione nei confronti di Cap se questi accetterà di partecipare ad un incontro di boxe per beneficienza. Il Capitano accetta, se questo potrà bastare per far cessare la campagna denigratoria, e quando se ne va si imbatte nel criminale Acrobata che ha appena compiuto una rapina ma che, alla fine, riesce a sfuggirgli. I lettori vengono a sapere, dai pensieri dell’Acrobata, che il furto gli è stato commissionato da qualcuno che, anche in questo modo, vuole screditare Capitan America…
Il giorno successivo, Cap si presenta all’evento benefico, attorniato da giornalisti e da una folla di curiosi, e scopriamo il vero motivo per cui Harderman ha proposto questo “incontro” quando gli presenta il suo avversario: John Robert Keane… il criminale conosciuto come l’Acrobata! Istintivamente Cap si getta contro Keane ma, non appena lo tocca, costui inspiegabilmente si accascia a terra privo di vita. Le persone presenti, giornalisti e gente comune, sono convinte che sia stato Capitan America a ucciderlo, ignorando che l’uomo è stato invece colpito da un sottilissimo raggio laser sparato da un misterioso personaggio nell’ombra.
Io accuso!
(Captain America 170)
Capitan America viene pubblicamente accusato da Quentin Harderman dell’omicidio di John Keane, l’Acrobata. Pedina sacrificabile del sedicente Comitato per la Riconquista dei Principi Americani, che sta cercando di screditare il Capitano di fronte all’opinione pubblica, Keane in realtà è stato ucciso da un supercriminale chiamato Pietra Lunare (di cui vengono narrate le origini) il quale, seguendo le direttive di Harderman, entra platealmente in scena e affronta Capitan America, abbattendolo grazie al potere che gli deriva da una gemma aliena e consegnandolo alla polizia, fra l’esultanza della folla che lo acclama come eroe e Harderman che lo proclama nuovo difensore dell’America.
Intanto Falcon, in compagnia di Leila Taylor, si trova nel Wakanda ospite di Pantera Nera. Re T’Challa, per soddisfare il desiderio di Sam Wilson di sentirsi all’altezza di Capitan America, gli fornisce un nuovo costume dotato di ali che gli permettono di volare.
La circostanza che Leila, recatasi in visita a Lagos, in Nigeria, è stata rapita da Faccia di Pietra, il boss che in passato controllava alcuni racket di Harlem e ora in esilio dopo essere stato cacciato dal rivale Morgan, fornisce a Falcon l’occasione per sperimentare il nuovo costume.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, il muro della cella della prigione in cui Capitan America è stato incarcerato viene improvvisamente abbattuto da un manipolo di uomini armati che si dichiarano suoi sostenitori e vogliono liberarlo.
Evasione
(Captain America 171)
Capitan America si rifiuta di seguire i suoi sedicenti liberatori, preferendo rimanere in prigione e attendere il decorso legale di tutta la faccenda, pur rendendosi conto che in tal modo la cospirazione contro di lui potrebbe peggiorare e che i criminali dietro di essa rimarrebbero liberi. Ma i suoi “salvatori” utilizzano un gas narcotizzante per stordirlo e lo prelevano con la forza. Quando riprende i sensi, il Vendicatore a stelle e strisce scopre che gli è stato restituito lo scudo e, dai discorsi uditi, che gli uomini che lo hanno fatto evadere fanno parte della stessa organizzazione che sta tentando di screditarlo. Cap, allora, attacca quegli uomini e li mette in fuga. Ritrovatosi latitante suo malgrado, Cap decide allora di indagare su Quentin Harderman.
Nel frattempo, in Wakanda, Pantera Nera e Falcon, con indosso il nuovo costume che gli permette di volare, liberano Leila e consegnano Faccia di Pietra alla polizia locale. Ringraziato Pantera Nera, Falcon e Leila tornano a New York. Iron Man contatta Falcon e lo mette a conoscenza che il suo partner è accusato di omicidio e ricercato dalla polizia.
Convinto dell’infondatezza delle accuse, Falcon rintraccia il Capitano assicurandogli la sua lealtà. Un istante più tardi, i due vengono sorpresi da Pietra Lunare che, dopo aver ammesso di essere stato lui a uccidere l’Acrobata, con i suoi raggi laser li stordisce entrambi.
Le onde della pazzia
(Captain America 172)
Pietra Lunare vorrebbe uccidere i due eroi ma Quentin Harderman, l’uomo che sta cercando di screditare in tutti i modi Capitan America, glielo impedisce: la loro morte li renderebbe dei martiri agli occhi dell’opinione pubblica. Allora Pietra Lunare consegna i due prigionieri agli stessi uomini che avevano liberato Cap dalla prigione e si allontana per avvertire la polizia e i giornalisti. Approfittando della disattenzione dei loro carcerieri, Cap e Falcon riescono a liberarsi e, ricordando che in una sua conversazione Pietra Lunare aveva parlato della città di Nashville, nel Tennessee, nascosti dietro le loro identità civili decidono di seguire questo pur flebile indizio e vi si recano. Ivi giunti, sono costretti ad affrontare Banshee (un mutante la cui voce è in grado di stordire gli avversari), il quale è convinto che anche loro facciano parte di un’organizzazione che lo vuole catturare.
Nel corso della battaglia sopraggiunge Ciclope degli X-Men e Bansheee fugge. Marvel Girl (un altro membro degli X-Men) con i suoi poteri telecinetici trasporta Cap e Falcon al cospetto del Professor Charles Xavier, il telepate mentore degli Uomini X, il quale rivela loro che ultimamente la comunità dei mutanti è presa di mira dalla stessa organizzazione che sta screditando Capitan America (ecco spiegato il motivo per cui Banshee si sentiva minacciato).
Il Segreto Impero
(Captain America 173)
Capitan America e Falcon hanno appena finito di dichiararsi disposti ad allearsi con Xavier, Ciclope e Marvel Girl per affrontare i loro comuni avversari, che vengono sorpresi da Nick Fury e gli agenti dello S.H.I.E.L.D. che intimano loro di arrendersi. Ma che ci fa lo S.H.I.E.L.D. proprio lì? Con un diversivo, gli eroi riescono a disimpegnarsi e a trovare rifugio in una miniera abbandonata, dove il Professor X spiega che negli ultimi tempi vari appartenenti alla comunità mutante sono scomparsi e che lui, Ciclope e Marvel Girl stanno cercando di rintracciarli. Alla domanda di Cap sul perché i loro problemi dovrebbero essere collegati ai suoi, Xavier risponde che il loro nemico comune si chiama Segreto Impero: un gruppo sovversivo che intende dominare il mondo di nascosto e che a tal fine usa spesso la pubblicità prodotta dai suoi agenti, uno dei quali è… Quentin Harderman, l’uomo che ha incastrato Cap!
Il Capitano e Falcon, allora, seguono il suggerimento del Professor Xavier e mettono in atto uno stratagemma per infiltrarsi nel Segreto Impero. Truccati da vagabondi, entrano in contatto con Linda Donaldson, l’ex ragazza dell’X-Men Bestia, che secondo le informazioni di Xavier lavorerebbe proprio per il Segreto Impero con il nome in codice di Numero Nove. Ciclope simula un’aggressione alla ragazza e Steve e Sam fingono di soccorrerla; così i due si mettono in luce come tipi intraprendenti e, poco più tardi, vengono contattati dal membro incappucciato del Segreto Impero chiamato Numero Tredici, che propone loro di rubare un giroscopio elettronico dalla sede della multinazionale Brand Corporation a Dallas.
Capitan America e Falcon, indossando i loro costumi (un bel rischio!), si impossessano del macchinario (lasciando una lettera di spiegazioni al titolare della Brand in merito al loro agire) e, di nuovo in abiti civili, lo consegnano al misterioso uomo incappucciato. Soddisfatto, costui li conduce nel deserto del Texas facendoli entrare nella base sotterranea del Segreto Impero. Nel frattempo, Xavier, Ciclope e Marvel Girl li hanno seguìti da lontano, pronti a intervenire.
È sempre più buio
(Captain America 174)
Riusciti a penetrare nell’avveniristica base del Segreto Impero, Steve e Sam vengono ricevuti dal capo dell’organizzazione, l’incappucciato Numero Uno. Costui spiega alle due nuove reclute la sua intenzione di sottomettere il sistema sociopolitico degli U.S.A., citando anche il ruolo del Comitato per la Riconquista dei Principi Americani e di Pietra Lunare nello screditare Capitan America, uno dei simboli della Nazione.
Poi, fattosi consegnare il giroscopio elettronico, fa condurre i nuovi arrivati in una stanza affinché trovino una sistemazione; lì Falcon percepisce un avviso mentale di pericolo inviato dal Professor X e ciò salva loro la vita da alcuni letali raggi laser: noi lettori scopriamo che la loro copertura è saltata proprio a causa della lettera di spiegazioni lasciata alla Brand Corporation, il cui capo null’altro è che il Numero Sedici del Segreto Impero!
Indossati i loro costumi, Capitan America e Falcon distruggono un enorme robot da combattimento inviato contro di loro e si riuniscono a Charles Xavier, Ciclope e Marvel Girl, che nel frattempo sono penetrati nella base sotterranea. Insieme raggiungono un laboratorio in cui trovano i mutanti che erano scomparsi, prigionieri e collegati a una macchina che utilizza la loro energia mentale.
Mentre stanno liberando i mutanti, nella sala irrompe il Numero Uno insieme ad altri membri incappucciati. Dopo una breve battaglia, il Numero Uno ordina al Numero Sessantotto di usare contro Cap e i suoi alleati un mortale “annichilatore atomico”, ed essi vengono abbattuti.
Prima dell’alba
(Captain America 175)
Nei sotterranei della base, Capitan America recupera lentamente conoscenza trovandosi di fronte a due membri incappucciati del Segreto Impero. Fortunatamente, si rivelano essere gli agenti dello S.H.I.E.L.D. Gabe Jones e Peggy Carter (sorella di Sharon Carter e interesse romantico di Cap durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha deciso di entrare a far parte dell’agenzia di Nick Fury solo qualche settimana prima, nella speranza di poter combattere al fianco dell’amato Cap), riusciti a infiltrarsi nell’organizzazione (ecco il motivo della presenza delle truppe dello S.H.I.E.L.D. qualche numero prima). Gabe ha manomesso l’annichilatore atomico facendo così credere al Segreto Impero di aver ucciso Capitan America e i suoi alleati.
Poco dopo il Numero Uno, al comando di un enorme disco volante alimentato dall’energia mentale dei mutanti catturati e manovrato dal giroscopio elettronico sottratto alla Brand, decolla dal deserto del Texas e atterra a Washington sul prato della Casa Bianca, dove minaccia di distruggere le principali città degli Stati Uniti se il Governo non accetterà la resa incondizionata al Segreto Impero.
Uno scontro “combinato” tra Pietra Lunare e un corazzato Numero Due del Segreto Impero, nel corso del quale il nuovo “eroe nazionale” nato dalle manipolazioni mediatiche di Quentin Harderman si lascia sonoramente sconfiggere, ribadisce agli occhi di tutti gli Americani la superiorità e la forza degli avversari. Secondo un copione già prestabilito, Pietra Lunare invita la Nazione ad arrendersi alla soverchiante potenza del Segreto Impero.
Ma, all’insaputa di tutti, a bordo del disco volante ci sono anche Cap, Falcon, Ciclope, Marvel Girl, Gabe e Peggy, pronti a venire allo scoperto e combattere per l’onore, la rivalsa e il Paese. E così, quando ormai tutto sembra perduto, appare sulla scena Capitan America che, dopo aver abbattuto un Numero Uno trionfante, affronta e sconfigge anche Pietra Lunare il quale, vista la mala parata, rivela in diretta televisiva la trama intessuta dal Segreto Impero, i rapporti con il Comitato di Harderman e i nomi delle principali persone coinvolte, in tal modo riabilitando completamente la figura di Capitan America nei confronti dei suoi connazionali.
Non potrebbe esserci una conclusione migliore, ma nell’euforia della vittoria, dimenticato da tutti, il Numero Uno tenta la fuga all’interno della Casa Bianca. Ma perché il capo del Segreto Impero si introduce proprio in quel luogo??? Capitan America lo insegue, lo atterra, lo smaschera e scopre che sotto il cappuccio si nasconde qualcuno di veramente importante ai vertici governativi! Prima che Cap possa riprendersi dallo stupore, il Numero Uno si suicida. Di chi si trattava?
Il suo viso non viene mostrato ma…leggiamo cosa ha scritto in proposito Steve Englehart sul suo sito web: “Spesso mi chiedono se la Marvel mi abbia mai dato problemi per i sottintesi politici che ho inserito in questa e in altre serie, e la risposta onesta è che non l’hanno quasi mai fatto.
Era un posto meraviglioso dove esprimere la propria creatività. Qui, intendevo dire che [il personaggio del Numero Uno] era il Presidente Nixon, ma non ero sicuro che la Marvel lo avrebbe permesso e quindi mi sono censurato, probabilmente inutilmente.”
Sì: il Numero Uno non avrebbe dovuto essere altri che il Presidente U.S.A. Richard Nixon, invischiato proprio in quegli anni nello scandalo Watergate!
L’impatto della rivelazione su Capitan America è palese in questa striscia, le cui didascalie recitano: “Un uomo può cambiare in un attimo. Quest’uomo credeva nel suo Paese… Ne conosceva i difetti… ma credeva nella sua struttura… nei suoi obiettivi dichiarati… nella sua virtù a lungo termine. Ci credeva. Quest’uomo ora è distrutto dentro. Come milioni di altri Americani, ciascuno a modo proprio, egli ha visto la sua fiducia tradita. E quest’uomo è Capitan America!”
Tutto ciò riecheggia la disillusione provata da molti Americani dopo il Watergate. Cap non era così ingenuo da pensare che il suo Paese fosse perfetto o impeccabile, ma credeva ancora che fosse radicato nei princìpi della giustizia e dell’uguaglianza… fondamenta che ora sono scosse, forse irreparabilmente.
Ne parleremo meglio nel prossimo articolo, quando Capitan America rifletterà sul suo futuro e prenderà la decisione che riterrà più giusta…
(continua)
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