The Angriest Dog in the World di David Lynch 2

“The Angriest Dog in the World” di David Lynch

L’unico fumetto disegnato dal regista di Twin Peaks

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La grande visionarietà di David Lynch è stata la sua mente geniale: autore poliedrico e fascinoso, il suo contributo al mondo dell’arte è stato immenso.
Oggi, a qualche giorno dalla sua scomparsa (avvenuta il 15 gennaio 2025), vorrei rendergli un piccolo omaggio parlando di una striscia a fumetti che fece uscire negli anni ‘70.
Si sa, Lynch non ha mai avuto un legame stretto con il fumetto come invece lo è stato, ad esempio, con la pittura o la musica, ma anche quando diede il suo contributo lo fece con originalità. 
Parlo di The Angriest Dog in the World , una striscia composta da una didascalia e quattro vignette, di cui l’ultima era ambientata di notte, per dare quel senso di “tempo che scorre”. 
La sua peculiarità sta nella storia editoriale, oltre che nella visione sempre sperimentale del regista di L.A. 

Uscita per la prima volta nel 1973 sul tabloid L.A. Reader, la striscia rappresentava un momento di estraniamento dalla realtà per il regista e vedeva come protagonista un cane nero tenuto al guinzaglio nel cortile recintato di una casa.

Questo fumetto venne pubblicato settimanalmente per diversi anni e la sua forza era conferita dalla sua stessa essenza. La striscia era sempre uguale, vignette comprese: l’unico aspetto che di volta in volta cambiava erano i testi nei balloons.
La didascalia, sempre uguale, riportava questo testo: <<Il cane che è così arrabbiato da non potersi muovere. Non può mangiare. Non può dormire. Può soltanto ringhiare a stento. Schiacciato dalla tensione e dalla rabbia, il suo stato è simile al rigor mortis>>.

Qualche anno dopo la pubblicazione di questo fumetto uscirà il primo lungometraggio di Lynch (molto agognato come produzione), ovvero Eraserhead – La mente che cancella (1977).
 

Un doveroso omaggio ad un grande regista.

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Michele Tarzia

Vivo nell'ombra dei miei pensieri, ai margini della mia memoria

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