È un piacere unico potersi immergere nel più grande evento culturale nostrano, giunto quest’anno alla sua XXXVII edizione. All’interno degli ampi spazi del Lingotto di Torino, migliaia di persone hanno affollato gli stand delle case editrici presenti, battendo ogni record di presenze per la manifestazione piemontese.
Succose anteprime, proposte curiose, classici intramontabili: un’offerta ampia e variegata che cerca di andare incontro ai gusti dell’eterogeneo pubblico del Salone.
Pubblico con persone di ogni età, compresi tantissimi giovani e giovanissimi; numerose le scolaresche presenti nella nostra giornata di visita – venerdì 16 – che hanno approfittato degli eventi a loro dedicati e dei laboratori attrezzati per un’esperienza più coinvolgente.
Previsti anche numerosi incontri aperti al pubblico con autori di rilievo del panorama nostrano ed internazionale.
Per citarne alcuni, si passa da campioni di vendite come Valérie Perrin e Scott Turow, alla regina del genere romance Felicia Kingsley (al secolo Serena Artioli); da punti di riferimento del nostro tempo come Roberto Saviano e Alessandro Barbero, fino al recente vincitore del Premio Strega Europeo 2025 Paul Murray.
Ma il fumetto? Presente in forze, con tutte le principali case editrici del settore, con stand di ogni tipo per dimensione e qualità, oltre alla presenza di numerosi autori per i consueti firmacopie.
La Sergio Bonelli Editore ha presentato il nuovo volume di Vanna Vinci, La Casati. La musa egoista, dedicato alla protagonista della Belle Epoque italiana. Presente, tra le mille proposte della casa editrice milanese, anche la ristampa del Deserto dei tartari, a dimostrazione del grande successo del graphic novel di Michele Medda e Pasquale Frisenda. Solo per i superappassionati, dato il costo elevato, il volume a tiratura limitata dedicato dalle Poste Italiane a Zagor, La tribù scomparsa, classica storia di Guido Nolitta e Gallieno Ferri, che contiene 10 erinnofili.
Molto interessanti le varie proposte portate al Salone da Edizioni BD: spiccano i volumi dedicati alle opere di Jean Giraud/Moebius, a sottolineare l’evoluzione del suo stile – per esempio con Diventare Moebius – e le prime collaborazioni con Jodorowsky, come Gli occhi del gatto. Presenti allo stand le opere di autori italiani, come Jacopo Paliaga e Alessio Fioriniello, autori della saga western The Frontier, giunta al terzo volume, come la saga italian-manga di Mogiko, Black Letter. Presenti anche i volumi horror del mangaka Junji Ito.
La sabauda Allagalla Editore ha presentato il lavoro postumo di Gianfranco Manfredi, Il diario di Adelaide, con i disegni di Marta De Vincenzi e Alessandro Ravera, incentrato sulla coraggiosa figura di Adelaide Aglietta, una dei testimoni popolari del processo contro i vertici delle Brigate Rosse di fine anni ‘70, tenutosi proprio a Torino.
Oblomov edizioni non ha presentato novità durante il Salone, ma facevano bella mostra di sé il volume dedicato a Franco Battiato. La musica nel tempo, il primo volume di Numbers di Igort e l’artist edition del Nome della Rosa di Milo Manara, di cui è atteso il secondo volume per Lucca.
Al contrario, Bao Publishing ha portato molte opere inedite al Salone e anche parecchi autori per i consueti firmacopie. Tra gli altri Arlen con Una notte da rider, Jacopo Starace con Il diavolo di Smiling Woods, Alberto Madrigal con Dovevo dirti una cosa, Fiamma con Nodi.
Come prevedibile, è stato preso d’assalto il firmacopie di Zerocalcare, facendo registrare uno dei punti più caldi dell’intero padiglione in cui era ospitato il famoso autore.
Panini Comics ha limitato il suo catalogo al solo mondo Disney, presentando Le storie di Novecento (firmato da Alessandro Baricco, Tito Faraci e Giorgio Cavazzano), numerose variant, edizioni da collezione e tanti altri volumi dedicati agli amanti del mondo disneyano.
Allo stand Gigaciao era presente Giacomo “Keison” Bevilacqua per i firmacopie del suo A Panda piace… la sveglia del lunedì, ovvero la nuova raccolta di strisce della sua irresistibile creazione.
Curiosamente (ma nemmeno troppo) gettonatissimo lo stand del Libraccio, con una ricchissima selezione comprensiva anche di comics dal prezzo scontatissimo.
Un’edizione che conferma – senza che ve ne fosse bisogno – la costante attenzione del pubblico verso lo sterminato mondo dell’editoria, in una cornice come quella del Salone torinese che si è dimostrato ancora una volta impeccabile dal punto di vista organizzativo.
