The Climber di Shinichi Sakamoto

“The Climber #1” di Shinichi Sakamoto

Una scalata tra introspezione, metafore e paesaggi interiori

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7/10

Le montagne sono capricciose… a volte come padri severi ti abbandonano con violenza. Altre volte come madri affettuose ti aiutano a salire.

The Climber di Shinichi Sakamoto è un manga sulla scalata, uno spokon (manga sullo sport) con un immaginario narrativo familiare, riscontrabile nei capisaldi del genere giapponese. Sakamoto non si ferma a disegnare meravigliosi gesti tecnici, bensì crea un dialogo metaforico tra il protagonista Buntaro Mori e la parete rocciosa.
Attraverso questi momenti intimi possiamo spiare qualcosa del passato misterioso del personaggio. La montagna, anche se in modo limitato essendo il primo numero, lascerà al protagonista già piccoli ma importanti insegnamenti.

L’autore ci inquadra perfettamente Mori con le prime due pagine, in cui lo vediamo impegnato a scalare una parete ghiacciata del K2, freddo e riflessivo. Non appena si apre la narrazione capiamo subito che il paesaggio ghiacciato non funge solo da ambientazione, ma diventa la rappresentazione del protagonista.

Il disegno di Sakamoto è uno dei lati migliori di questo fumetto: un tratto sottile e preciso con cui rappresenta perfettamente la fisicità e la stanchezza di uno sport così usurante. Le emozioni diventano mezzo di espressione fondamentale durante la competizione e influenzano la rappresentazione fisica del personaggio. Impostazione stilistica che può ricordare Slam Dunk, uno degli spokon che hanno fatto scuola.

The climber è un manga che dal primo numero lascia trasparire una storia intensa: la lettura di questo fumetto sarà come una scalata nell’introspezione e nella solitudine di un protagonista enigmatico che ha tanto da raccontare.

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