“Enciclopædia Calcarea”
di Zerocalcare

Dalla A alla V nel segno di Michele Rech

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Le vecchie, numerose e impolverate enciclopedie cartacee ormai – da anni – non si usano più. Alla carta è subentrata l’era digitale. Per alcuni più fruibile e veloce, per altri un dramma senza speranza. 
Resta il fatto che, se oggi possiamo attingere alla divulgazione “massiccia” delle informazioni sulla rete, è sicuramente grazie al passato che ci ha sventagliato cosmogonie di conoscenza.
In tal senso, l’Enciclopædia Calcarea si inserisce in uno spazio che non è definibile né con il passato né con il futuro. Sostanzialmente diviene pura merce commerciale ai fini delle vendite. Altro non è!
Penso sia la prima volta che esprimo un parere negativo sull’operato di Zerocalcare e questo giudizio nasce da una consapevolezza del suo percorso artistico ed umano e da una conoscenza lunga anni, fin dalle sue storie brevi pubblicate sul web.
Questo progetto a libro nasce dalla conseguente pubblicazione in edicola delle statuette in 3D dei personaggi di Calcare accompagnati da fascicoletti che ne ripercorrevano le storie, le curiosità, gli aneddoti. Da questo agglomerato di originalità si decise (BAO Publishing) che forse era il caso di racchiudere quelle schede in unico volume sotto forma di enciclopedia.
Les jeux sont faits!
Ed è giusto anche così – direbbe qualcuno – perché sto pover’uomo deve pur lavorare… 

La pagina iniziale del prologo "La raffinazione"

Analizziamo il volume (unico) in questione:

  1. All’interno sono presenti e strutturati tutti i personaggi dell’universo calcareo; dalla A di Armadillo, fino alla V di Volpe.
  2. C’è una breve storia inedita, scritta appositamente per legare le schede nel volume.
  3. Ci sono interviste all’interno delle schede sui singoli personaggi.
  4. Null’altro.

Se l’operazione in sé – come lo stesso Zerocalcare afferma nella piccola storia – ha un senso per i “fan” (non lo metto in dubbio), dall’altro lato c’è, purtroppo, una caduta di coerenza (almeno per il sottoscritto) della professionalità di Michele Rech. Era già stata ardua la scelta di lanciare delle statuette, figuriamoci poi trarne un volume. 

Per correttezza, mi preme anche dire che da un punto di vista grafico è un prodotto ben confezionato, che ben si allinea alle pubblicazioni della casa editrice, ma questo non basta a farlo diventare un libro che possa essere annoverato nella lunga e bellissima crociata dell’operato di Zero.

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Una delle pagine delle schede dedicata ai singoli personaggi

Michele Tarzia

Vivo nell'ombra dei miei pensieri, ai margini della mia memoria

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