Lavorare in radio, di notte, a New York dev’essere una bella cosa, soprattutto quando fai il tuo lavoro con amore, un po’ come il protagonista di questa storia. DD, ovvero Dicky Dayan è un radiofonico della grande mela e tra le tante telefonate che riceve in diretta, alcune sono alquanto discutibili. Una notte, infatti, scampa a un attentato fuori dalla sede della radio grazie alla sua assistente che gli salva la vita.
Da questo momento inizia una serie di vicissitudini interessanti.
La sua guardia del corpo uccide l’aggressore, che si rivela essere un tassista. L’uomo voleva vendicare la figlia, incinta di due mesi, che si era tolta la vita gettandosi nell’Hudson. Il tassista, infatti, aveva riconosciuto in Dayan il presunto padre del nascituro.
La scrittura di Gino D’Antonio – già veterano per questa serie (e fuori dalle terre desertiche del suo genere prediletto: il West) è ben strutturata, raccontando sottotrame che risultano avvincenti e convincenti.
Del resto, anche il disegnatore Goran Parlov porta a casa un ottimo lavoro grafico, lavorando – soprattutto sui personaggi – con linee più “geometriche”, cercando di creare delle pose plastiche rispetto al dinamismo di altre situazioni.
Punto di vista interessante è la somiglianza tra i protagonisti, Nick e Dayan, che Parlov disegna con tratti simili, soprattutto nel volto.
Voci di notte, il n.97 delle serie mensile, rispecchia e rispetta i parametri classici del poliziesco con una storia che trovo ben fatta e godibile da leggere. La coppia D’Antonio / Parlov è riuscita nell’intento di trasformare una notte newyorkese in una interconnessione radiofonica dai toni cupi e misteriosi.
Nota sulla copertina: Nick Raider non risulta essere il protagonista, bensì viene “sistemato” da Bruno Ramella in fondo al vicolo, però in atto di scagliarsi contro i malviventi.
