L’autrice vietnamita Hoàng Trúc Lâm compone un’opera introspettiva che trasporta il lettore nelle vaste distese delle campagne vietnamite.
Le sue storie arrivano per la prima volta in Italia a maggio 2023 con L’estate infinita e (un anno dopo) con l’opera di cui parliamo in questa Short, pubblicate da IF edizioni e facenti parte della raccolta Toshokan. La strada dei fiori riesce a dare vita a un connubio dove pannelli pieni di silenzi riescono a trasmettere molto più di quanto farebbero le parole.
La storia racconta le vicende di Trung, ventenne che cerca il suo posto nel mondo tramite l’arte.
Nato in una famiglia umile, all’interno di un piccolo villaggio, fin da bambino inizia a dimostrare di avere una predisposizione per la pittura e il disegno. Il talento si trasforma in ambizione: Trung si iscrive all’università. Tuttavia, una volta ritrovatosi in un ambiente del tutto nuovo, i primi ostacoli iniziano a porsi sulla sua strada.
Lo stile del disegno varia nel corso dell’opera, passando dallo stile minimalista dei personaggi al realismo della natura. Il racconto parla non solo del viaggio del protagonista, ma anche di una condizione oggi vicina all’essere umano contemporaneo: l’ossessione per il successo.
Trung, infatti, è in costante ricerca di fama e ricchezza; nonostante ciò, una volta che inizia a dipingere per denaro tutta la creatività viene meno e, insieme ad essa, iniziano a sgretolarsi tutte le certezze e gli ideali, come se il pennello avesse perso concretezza. Il racconto, elaborando basi storiche e narrative, diventa allora una critica al capitalismo, che distrugge l’arte trasformandola da espressione umana a oggetto di consumo.
In seguito a questi eventi Trung decide di tornare alla terra natia, per riconnettersi con le sue radici e trovare delle risposte alle sue domande (processo che già a suo tempo Giovanni Verga aveva identificato con l’ideale dell’ostrica). Infine, la vicenda ci insegna che non importa quanto possa essere tortuoso il cammino: se si avanza con impegno e determinazione si possono superare anche i momenti più bui.
“Vivi per quello in cui credi!”
