Follomix Intervista a Davide Barzi

Follomix 2025: intervista a Davide Barzi

Domande & Risposte con il direttore editoriale di If Edizioni

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FOLLOMIX 6Nella nostra manovra di avvicinamento alla prima edizione del FOLLOMIX – Festival del fumetto e del collezionismo, che si terrà il 20 e 21 settembre a Follonica (GR), uBC Fumetti – partner dell’evento – ha deciso di realizzare un paio di brevi interviste con alcuni dei protagonisti che vedremo nei due giorni nella città del Golfo del Sole il prossimo fine settimana.

Diamo il benvenuto a Davide Barzi, direttore editoriale di If Edizioni, sceneggiatore poliedrico e storico del fumetto italiano. Ciao Davide!

Ciao a tutti gli amici di uBC!

Iniziamo subito con una notizia fresca: recentemente uno dei tuoi lavori Don Camillo a fumetti ha ricevuto il Word Humor Award 2025. Un grande risultato. Parlacene un po’.

È stata proprio una bellissima giornata, grazie anche al lavoro dell’Associazione Culturale Lepidus.it e tenendo conto del contesto in cui tutto si è svolto: stiamo parlando della Casa Archivio Guareschi a Roncole Verdi (PR). Si tratta di un luogo che per me e per lo staff di Don Camillo a fumetti è come una seconda casa. Inoltre – se vogliamo parlare del premio in senso proprio fisico – si tratta di uno dei più belli mai ricevuti data la sua artigianalità. Davvero meraviglioso.
Il fatto che la serie Don Camillo a fumetti abbia ricevuto un altro premio e che da anni ormai periodicamente questa collana in qualche modo attiri l’interesse anche di persone non necessariamente legate al mondo del fumetto – persone che decidono di valorizzare il nostro lavoro – è un segnale, secondo me, che nonostante gli ormai 24 albi (che poi, tenendo conto dei pocket, dei film a fumetti, ecc. diventano più di 30), non ci siamo ancora “seduti” lavorando di mestiere. In realtà continuiamo con lo stesso entusiasmo e con la stessa passione con cui abbiamo iniziato questa operazione. Un’operazione che ha come elementi cardine la cura del dettaglio, lo studio dei testi originali, il recupero della documentazione utile a contestualizzare al meglio ogni singolo racconto. E credo che questo premio sia arrivato nel momento giusto, quasi “premiando anticipatamente” il nostro prossimo azzardo: stiamo infatti per inserire nella serie, anche a partire dal n.24, un episodio del Diario Clandestino di Giovannino Guareschi, che racconta la sua esperienza nel lager. L’idea di un adattamento a fumetti di questa sua opera la accarezzavamo da anni. Poi, vuoi per timore reverenziale, vuoi per tanti altri fattori, finora non l’avevamo mai concretizzata. Bene: adesso è partita, anche – forse soprattutto – perché abbiamo trovato il disegnatore giusto. Lo splendido Luca Salvagno: basta guardare le prime tavole che ha realizzato – che da sole meriterebbero un premio a parte – e, secondo me, si ha l’idea del perché sia l’artista giusto per questa operazione.

follomix barziVisti i tuoi ultimi lavori, penso ad esempio alla collana “Tra le nuvole” per If edizioni e che porti in giro con una mostra ad essa dedicata – e che gli appassionati potranno ammirare il 20 e 21 settembre al FOLLOMIX – parliamo un po’ dei giovani. Se negli anni ’50, ’60 e ’70 la narrativa per immagini era il passatempo preferito per i giovani, oggi questo non lo è più.
C’è una ricetta, secondo te, per avvicinare i giovani al mondo delle nuvole parlanti?

Partiamo dal banale concetto, che purtroppo oggi banale non è più, e cioè che a temi articolati non ha molto senso rispondere con formule semplici. Non c’è una risposta sintetica e risolutiva. Se ci fosse, saremmo lì a lavorarci tutti. Intanto citi tre decenni e già ognuno avrebbe bisogno di un discorso a sé: io sono degli anni ’70 e si nota una diversità, ad esempio, delle mie letture formative con quelle di altri professionisti del settore che però sono degli anni ’60. È chiaro che i gusti si evolvono, i linguaggi si mescolano, le proposte cambiano e cambia anche l’offerta. Il linguaggio del fumetto, se per qualche decennio ha funzionato su strutture solide, oggi si trova all’interno di una tempesta di input i più diversi tra loro.

C’è ancora fame e sete di storytelling?

Direi di si. Questo però non significa che il fumetto sia considerato oggi una delle principali fonti principali cui abbeverarsi. Non bisogna demonizzare le nuove fonti di racconto ritenuto oggi più interessanti, che siano fisiche o virtuali.  Occorre invece capire in quale modo è possibile dialogare con questi nuovi linguaggi.
Il fumetto nell’ambito cross-mediale può risultare ancora interessante. Il fumetto arroccato nelle sue forme comunicative che a noi tanto piacciono – ma che magari non sono più cosi contemporanee – rischia di essere percepito come qualcosa di poco appetibile alle nuove generazioni di lettori.

FOLLOMIX 2Ci avviciniamo al FOLLOMIX, la prima edizione del Festival del fumetto e del collezionismo che si terrà a Follonica e in cui uBC è partner dell’evento. Cosa ti aspetti e, secondo te, è
positivo il fatto che nascono varie kermesse dedicate al fumetto?

Purtroppo si ha la sensazione – dal di fuori – che un evento sul fumetto e con la parola “fumetto” all’interno della denominazione, basti da sola a portare persone, e questo porta a numerosi nuovi eventi che nascono fragili se non hanno poi un progetto e una conoscenza del medium alle spalle. Questo chiaramente rappresenta anche un pericolo perché, se FOLLOMIX in realtà nasce da appassionati e persone competenti, da ANAFI e tutta una serie di altre situazioni di cui ci si può fidare in maniera cieca e totale, ce ne sono altre che sbocciano all’insegna del tentativo e dell’approssimazione. Quindi, è un bene che di fiere del fumetto ce ne siano e ne nascano tante. Chiaramente, però la quantità non sempre va di pari passo con la qualità.
Per quanto riguarda FOLLOMX ho deciso di partecipare proprio per le premesse, che sono quelle di un’attenzione e una focalizzazione sul linguaggio del fumetto e non il fumetto come etichetta. Il che non significa che non vadano bene altre manifestazioni che riguardano la cultura pop, i
cosplayers ecc. Però è altrettanto vero che gli autori e per le case editrici, non sempre questi eventi così diversificati portano poi un pubblico realmente attento al lavoro che facciamo. Qui – al FOLLOMIX – questa attenzione sembra esserci fin dall’inizio, per gli autori coinvolti, per l’attenzione e la cura per le mostre, per la cura certosina svolta per ogni singolo panel che verrà realizzato. Sembra che ci siano tutte le premesse affinché FOLLOMIX possa rimanere e piazzarsi tra quelle manifestazioni importanti per coloro che lavorano in questo settore.

Perfetto! Allora non ci resta che rivederci al FOLLOMIX. A presto Davide!

A presto. Ci si becca a Follonica!

Francesco Bertelli

Scrivo storie e mangio pane e fumetti

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