Il fattore Gamma Il fattore Omega

Topolino: dalla Gamma all’Omega

Analisi delle storie (fanta)scientifiche ideate da Alessandro Pastrovicchio

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Topolino 3523In questo articolo verrà affrontata l’analisi della saga in (per ora) due parti, intitolate Topolino e il fattore Gamma e Topolino e l’effetto Omega.

Ogni forma di narrazione tende comunque ad incubare un intento divulgativo, inteso come messaggio / insegnamento dal carattere di volta in volta peculiare, sia esso intimistico oppure formativo. Il settimanale dedicato al topo più famoso del mondo incarna da sempre questo principio, con modalità che sono ovviamente cambiate nel tempo, ma sempre nel rispetto della filosofia originale che caratterizza la testata.
Ancora, la creazione di storie che veicolassero aspetti di divulgazione più propriamente scientifica non è una novità, anzi nel corso degli anni la ricerca sempre più manifesta di coinvolgimenti diretti da parte degli “addetti ai lavori” ha conferito se possibile ulteriore prestigio al settimanale.

All’aspetto relativo al “cosa” raccontare, di certo impregnato di una forte carica di suggestione, si contrappone nondimeno l’altra faccia della medaglia, vale a dire “come” farlo; in questo, l’evoluzione dei registri narrativi, nonché la loro sempre maggiore commistione con le grammatiche proprie di altri media, hanno permesso agli autori di servirsi di sempre nuovi strumenti per mettere in scena le proprie idee. Se dunque qui si era parlato del grosso lavoro svolto da Bruno Enna e Davide Cesarello nello scaraventare Topolino & Co. in una storia di abduction dal taglio estremamente moderno, va a questo punto sottolineato come, appena un anno prima, Alessandro Pastrovicchio (una delle colonne dell’attuale produzione disneyana) avesse già alzato di molto l’asticella orchestrando una complessa vicenda di matrice poco “fanta” ma molto scientifica, provvedendo poi in tempi più recenti ad elaborarne un altrettanto corposo séguito, dove si strizza più volte l’occhio alla fisica quantistica – ma senza la necessità di compiacere a tutti i costi il lettore con una narrazione molto pop, ma poco consistent (chi ha detto J.J.?).

Più nello specifico, i numeri 3523/4/5 di Topolino, pubblicati nel 2023, presentavano Il fattore Gamma: in quella tripla Pastrovicchio, in qualità di autore completo, riusciva a mescolare in maniera efficace furti simultanei, anomalie gravitazionali, materia topica (meglio definibile come materia esotica, dalle parti di Lost ne sanno qualcosa), quasar, distorsione di onde elettromagnetiche, IA e financo il concetto di tesseratto (o ipercubo).
La peculiarità della vicenda richiedeva per Topolino dei comprimari “alla bisogna”, e quindi chi meglio del dottor Enigm e Atomino Bip-Bip dalla dimensione Delta per destreggiarsi in un rompicapo di portata letteralmente cosmica?

Topolino 3525In storie come queste si tende normalmente ad attingere a piene mani a concetti (para)scientifici; in questo caso, invece, l’autore ha volutamente optato per veicolare concetti neanche verosimili, ma davvero “reali” e “concreti” – per quanto si possa parlare di concretezza in un settore scientifico il cui linguaggio consta per la maggior parte di avanzatissime equazioni matematiche.

L’aspetto di novelization, elemento fondamentale per questa forma di divulgazione, è stato quindi sviluppato a partire dalla definizione di un villain appositamente calibrato: ecco quindi l’entrata in scena di Geekson, ex-pupillo proprio di Enigm, contrastato dalla comunità accademica per le sue teorie “di frontiera”, e pertanto animato come da manuale da un’insaziabile sete di vendetta. Geekson che si fa chiamare Gamma, che ha costruito una IA dal nome di Ghimel (terza lettera dell’alfabeto ebraico) con la quale si misura a scacchi, e che infine predilige l’uso di espressioni latine.
Topolino e il fattore Gamma si concludeva con la cattura del villain il quale, come da tradizione, brigava a tempo pieno per uscire di prigione.

Il tempo di arrivare ai numeri 3627/8/9, pubblicati nel 2025, e l’evasione di Geekson / Gamma riesce, grazie all’invio nell’etere di un’onda elettromagnetica anomala, capace di indurre nelle persone (ivi incluse le guardie carcerarie) comportamenti irrazionali. Se all’epoca il piano di conquista puntava sul controllo della rete mondiale di comunicazioni, stavolta l’obiettivo è quello di controllare l’ineffabile potenziale della cosiddetta materia oscura, di cui si compone la stragrande maggioranza dell’universo conosciuto: anche stavolta quindi si punta alle stelle (e oltre), e anche stavolta andranno fatti i conti con le (teorizzabili, dal punto di vista fisico) conseguenze legate al tentativo di imbrigliare un “mattone della realtà” la cui natura è ancora in gran parte avvolta nel mistero.
Anche qui risultano ben bilanciate la parte più scientifica – gli effetti sul tempo, e la diminuzione della rotazione del pianeta Terra, con tutto ciò che ne consegue (il cosiddetto “effetto Omega” che dà il titolo a questa nuova tripla) – con quella più fantastica – i riferimenti al tesseratto, che continua ad essere il vero motore di queste avventure, sebbene le giustificazioni circa la sua importanza non siano poi alla fine così peregrine. Anche qui novelization, e nello specifico il ricorso a twist che un lettore con più esperienza riesce ad intravedere: mai nulla di troppo telefonato, però, nonostante alcune “scappatoie” costituiscano l’abbiccì di un racconto di questo tipo, sin dai tempi di Omero.

Topolino 3629Ciò che importa è tenere conto del fatto che, in ogni caso, nuove generazioni di lettori si saranno approcciate / si staranno approcciando al mondo delle nuvole parlanti adesso per la prima volta, ed è pensando a loro che lo sforzo di Pastrovicchio (come dell’intera redazione) va valutato.
In quest’ottica, la figura di Enigm può costituire un fattore ostico ad una comprensione immediata ma, come detto prima, solo lui poteva costituire il “testimonial” perfetto per questo tipo di sperimentazione narrativa. Il valore aggiunto sta comunque nel fatto che le tematiche trattate rispondono, pur con i dovuti distinguo, a princìpi fisici reali prima ancora che realistici, ed in ogni caso particolare attenzione è stata data a sollevare il sipario sulle dinamiche di collaborazione con gli “addetti ai lavori” di cui prima. Lo stesso Geekson è più “doctor” che “mad”, in quanto comunque allievo di Enigm, e le sue elucubrazioni nascono in entrambi i casi da prospettive non fallaci, né tantomeno stiracchiate oltre misura solamente per coglierne derive emotive da popcorn movie.

Al di là di questo – che pure non è poco – Pastrovicchio “se la porta a casa” anche per quanto concerne il contributo grafico. Il suo tratto riesce a sintetizzare echi che spaziano plasticamente da Romano Scarpa a Fabio Celoni e Claudio Sciarrone, con una regia che sa ben alternare diversi registri narrativi, da quello più action / ipertrofico al più classico tono scanzonato (nel senso positivo del termine), ma senza cedere alla “necessità” di piazzare l’intermezzo ironico ogni tot di vignette.
L’uso del colore, seppur concedendo un pelino troppo ai classici registri cromatici (esempio: toni di verde e viola sul lato villanzoni, contrapposto a palette di rosso e azzurro per i buoni), è gestito con competenza, e ciò non fa che accentuare ulteriormente se possibile il dinamismo già proprio di alcune felici trovate grafiche. La già citata novelization richiede in qualche modo di puntualizzare particolarmente determinati snodi, ma fortunatamente lo spessore dei testi contribuisce a creare un connubio di manifesta potenza. A tale proposito, il cromatismo dedicato al tesseratto è la proverbiale ciliegina sulla torta: se proprio a questo ente astratto – per noi, non certo per Enigm! – è richiesto più di una volta di giocare il ruolo di deus-ex-machina, tanto vale farglielo fare in modo che lasci un’impronta concreta nell’immaginario e nella sensibilità del lettore.

Topolino 3627 1

 

Topolino 3524 1In sintesi, queste due triple danno vita ad una saga che – pur al netto di qualche lieve sbavatura – riesce a combinare i canoni classici dell’avventura e dell’azione, (di)mostrando come quel coacervo di meraviglie che chiamiamo Madre Natura continui ad incarnare, nell’umano sentire, il principio di ogni suggestione.
Di conseguenza, fintantoché l’uomo sarà spinto dalla hybris per testare i propri limiti, le (per ora) immutabili leggi dell’universo, pur agendo da Colonne d’Ercole per eccellenza, continueranno a costituire un motore di spunti narrativi difficilmente eguagliabile.

Topolino dalla Gamma all’Omega 11 Grande

Topolino n.3523 – n.3525
Storia, disegni e supervisione colori di Alessandro Pastrovicchio
Panini Comics – Disney
31 maggio – 14 giugno 2023

Topolino n.3627 – n.3629
Storia, disegni e supervisione colori di Alessandro Pastrovicchio
Panini Comics – Disney
28 maggio – 11 giugno 2025

Topolino 3523/3524 – 3,20€ cad.
Topolino 3525/3627/3628/3629 – 3,50€ cad.

Oscar Tamburis

Da sempre convinto sostenitore della massima mysteriana "L'importante non è sapere le cose, ma fare finta di averle sempre sapute"

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