Tex 777 bis

Tex n.777 bis
“La rapina della Wells Fargo”

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Un convoglio blindato è stato rapinato, la somma sottratta alla Wells Fargo è di centomila dollari: tutti pensano che sia stata la banda Mason a fare il colpo con la complicità di Clem, un impiegato della banca. Ma le cose non stanno esattamente cosi e, a distanza di alcuni anni, Tex e Carson si ritroveranno invischiati in una storia di inganni, tradimenti e passioni mai sopite. Molti non hanno dimenticato cosa successe, in realtà, quel giorno e tutti vogliono ritrovare il bottino e chi l’ha fatto sparire nel nulla.

tex bis 3A Jacopo Rauch, ormai componente a tempo (quasi) pieno dello staff texiano, viene affidata quest’anno la sceneggiatura del numero Bis, l’albo extra destinato – almeno nelle intenzioni – a gratificare il pubblico con un’avventura supplementare del loro beniamino in un unico numero. Impresa ardua: proporre, in poco più di un centinaio di pagine, una storia del ranger che non sia un mero esercizio di stile è roba da far tremare i polsi anche agli autori più navigati.

Tuttavia, lo scrittore senese non solo raccoglie la sfida ma sceglie di giocarsela fino in fondo. Nonostante lo spazio ridotto a sua disposizione, evita di mettere in scena un Tex in solitario (come nel Bis del 2022 L’eredità del bandito di Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri) e neanche comprime al massimo le coordinate spazio-temporali, ambientando il tutto in pochi giorni e in una sola location (come nel Bis dell’anno scorso, Un covo di vigliacchi, firmato da Antonio Zamberletti e Frederic Volante).

Di quali ingredienti è composta, dunque, la “pietanza” che lo chef Rauch serve agli affezionati lettori / avventori? Si parte con il classico assalto ad un treno che trasporta valori da parte dei malviventi. Ma, già al termine della prima sequenza, l’autore rimescola il mazzo e spariglia le carte. Il fedifrago Clem, dopo aver tradito i suoi datori di lavoro, beffa anche i suoi complici e si dilegua con l’intera somma. Ha un appuntamento con la donna dei suoi sogni e quel denaro gli serve per darle la vita che hanno sempre desiderato. Peccato che tali sogni vengano brutalmente infranti dall’eco di una pallottola, quella che la sua istigatrice gli pianta nel petto per sbarazzarsi di lui e intascarsi da sola l’intera posta in palio.

Un incastro di doppi e tripli giochi, quindi, per introdurre il lettore ad un episodio dove nessuno è davvero quel che sembra. Sappiamo fin da subito chi è la spietata donna ma è buio pesto su che fine abbia fatto dopo essersi impossessata del frutto della rapina. Dopo alcuni anni Tex e Carson, contemporaneamente ai vecchi componenti della banda Mason, giungono a Silver City, una cittadina del New Mexico. Sono tutti ancora a caccia di quel denaro: i banditi per rifarsi dello smacco subìto a spese di chi li ha raggirati, i ranger per ritrovare la refurtiva e restituirla ai legittimi proprietari.

tex bis 2Ma qualcuno inizia a far fuori i banditi, a piccoli gruppi per volta e senza alcuno scrupolo. C’è odore di marcio, chi può mai voler impedire che si scopra la verità su quanto è successo nell’assalto al convoglio della Wells Fargo? E per quali motivi? Lo stesso sceriffo locale, Jim Baden, è più d’impaccio che d’aiuto ai nostri, tra difficoltà nel gestire l’unica, amatissima figlia adolescente e impennate decisioniste che lo portano, addirittura, ad uccidere alcuni avversari che si erano già arresi a sangue freddo. Sono davvero i nervi a tradirlo oppure c’è qualcos’altro dietro?

Una struttura da western psicologico, in definitiva, sorregge una storia dove a dominare, più che gli scontri a fuoco, sono le caratterizzazioni dei personaggi. Anche dei comprimari: l’ambizioso ma ingenuo Clem, il deciso ma rozzo Brady, la scalcinata coppia formata da Cogan e Spears. Tutti recitano la loro parte in quella che sembra essere la riproposizione in salsa western di una tragedia greca, dove alla fine, comunque vada, ogni personaggio non può sfuggire al suo destino.
A partire dalla protagonista femminile, Virginia, un’ex ballerina da saloon in cerca dell’occasione della vita… da perseguire, ovviamente, con le uniche armi che la sua condizione le consente. Fascino, seduzione, raggiro. Il ritratto che ne fa il suo ultimo amante, tuttavia, le rende giustizia. I suoi sogni di ricchezza hanno dovuto cedere il passo ad una sorte impietosa. Ma un estremo slancio di generosità ne ha riscattato gli errori. E tutto l’epilogo è in linea con il suo spirito di redenzione.

Lo sceneggiatore è a suo agio con simili tematiche: una coppia in fuga l’aveva già proposta nel suo Color del 2020, Gli amanti del Rio Grande. E anche quella volta il suo pard ai disegni era lo stesso di oggi, Sandro Scascitelli. Quest’ultimo, classe 1947 e una lunga carriera come fumettista, illustratore e perfino incisore non appare, comunque, come la scelta più adatta per visualizzare storie di questo genere. I suoi personaggi, legnosi nelle pose e poco espressivi nei volti, non rendono appieno l’atmosfera di una vicenda dove a farla da padrone sono le passioni. E la tormentata Virginia o il contraddittorio ma umanissimo sceriffo Baden non bucano la pagina come dovrebbero e potrebbero.

Attilio Monzo

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