Il Color Fest torna alla sua formula corale: storie di Marco Nucci con ai disegni Daniele Serra; Davide La Rosa con l’esordiente Nicolò Pendinelli ai pennelli; Sergio Algozzino alla sua prima prova da autore unico.
Il viaggiatore del vuoto
di Marco Nucci e Daniele Serra
Marco Nucci è ormai un habitué dei Color Fest (e questo mese ha fatto il suo esordio anche sulla serie regolare) e anche in questa breve storia, come nella precedente Qualcosa di rosso (DDCF45), gioca abilmente con le atmosfere, con le suggestioni e con un Dylan nostalgico che ricorda il pensieroso Indagatore sclaviano, pur confezionando una storia che non riesce a spiccare come vorrebbe.
Il prezzo dei miracoli
di Davide La Rosa e Nicolò Pendinelli
Davide La Rosa torna su Dylan Dog dopo il buon albo “bis” L’isola dai due soli dello scorso anno e lo fa con una storiella piacevole e di facile lettura.
L’avventura gioca con il cliché dello scetticismo del personaggio e mescola abilmente farsa e sovrannaturale. La scorrevolezza del racconto è galvanizzata da un uso coraggioso e spregiudicato di Groucho che funziona, tenendo alto il ritmo di una storia che altrimenti sarebbe stata davvero troppo semplice.
Il disegnatore esordiente e giovanissimo Nicolò Pendinelli dona ritmo e verve alla vicenda con un tratto efficace e con scelte di costruzione della tavola dinamiche, furbe e interessanti.
Un piccolo divertissement ben costruito, ben disegnato e piacevolmente fruibile.
Maschere
di Sergio Algozzino
In conclusione, tre storie piacevoli e ben scritte, tre storie che sperimentano poco e che, a differenza di quanto proclamato, non sono unite da alcun fil rouge… o meglio: trovare in queste storie il comune denominatore della “strada” vale quanto trovare quello della “notte” o di qualsiasi altra tematica si voglia. Il tema de “la strada” è quindi una leggera forzatura che tiene uniti – in questo Color Fest – tre racconti che viaggiano con stili e obiettivi diversi, che sperimentano poco ma che si lasciano leggere con piacere.