Io, Zagor & Moreno

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Da qualche settimana mi stavo chiedendo quale sarebbe stato l’argomento del mio centesimo articolo dalla ripresa della mia collaborazione con uBC, avvenuta l’11 marzo scorso con l’esordio della rubrica Collaterali in edicola. L’alternanza tra le rubriche che propongo prevedeva, per il centesimo articolo, un pezzo per Bonelli forever e quindi mi sono chiesto quale argomento potessi esplorare, tra quelli già abbozzati e in lista d’attesa (un’intervista a qualche “addetto ai lavori”, la recensione del secondo volume del catalogo Tutto Bonelli, un ricordo legato ad una serie bonelliana…) ma, tenendo conto della ricorrenza piuttosto significativa per il sottoscritto e della libertà d’azione che il Direttore e la Redazione gentilmente mi concedono, ho deciso di dedicare questo pezzo al mio fumetto preferito di sempre: Zagor. Così ho coinvolto – ancora una volta – il curatore e sceneggiatore della collana, Moreno Burattini, per fare il punto della situazione sullo Spirito con la Scure con una lunga chiacchierata tra amici, più che un’intervista vera e propria.

Ciao Moreno! Grazie della consueta disponibilità che mi hai concesso per questo articolo, in cui riprenderò i temi affrontati l’anno scorso a proposito dei 60 anni di Zagor per poi spaziare su altri argomenti. Vorrei iniziare dalla trasferta europea per lo scontro finale (?) con il vampiro Bela Rakosi, che nei programmi avrebbe dovuto essere più lunga… Ci avevi spiegato che, d’accordo con la casa editrice, avete deciso di puntare su trasferte più brevi e onestamente, da appassionato delle “odissee”, mi sembra un peccato avervi rinunciato.

Lo Spirito con la Scure è partito per l’Europa per saldare i conti in sospeso con il suo arcinemico Rakosi, raggiungendolo in Transilvania: l’avventura è durata ben cinque albi, e a missione compiuta il nostro eroe ha fatto ritorno a Darkwood. È vero che in passato, nel corso della saga zagoriana, abbiamo assistito a trasferte ben più lunghe (quelle in Africa e in Sudamerica, per dirne un paio), ma questo in anni in cui i lettori erano più complici e anche gli affezionati agli scenari darkwoodiani erano disposti a lasciarsi affascinare da altre ambientazioni, che peraltro richiamavano lettori anche non abituali, curiosi di vedere Zagor alle prese con nuove situazioni. Oggi, invece, la sensazione è che sia più tranquillizzante puntare su trasferte di minor durata: tutto sembra dover essere più immediato, di breve fruizione (è una tendenza che si riscontra ovunque). Perciò i viaggi di Zagor fuori dalla sua foresta ci saranno ancora – ce ne sono un paio in realizzazione, davvero intriganti – ma saranno toccata e fuga (magari non proprio, ma di certo non destinati a durare anni).

Capisco… Puoi comunque dirci quali erano i programmi iniziali e darci qualche anticipazione sulle avventure europee che verranno narrate a posteriori (cui Zagor accenna a Jenny nel n° 677)?

Quando io e Jacopo Rauch abbiamo progettato – nel corso di alcuni brainstorming – la trasferta europea, era ancora possibile ipotizzare di trattenere a lungo lo Spirito con la Scure sul Vecchio Continente, coinvolgendolo in avventure che avrebbero potuto portarlo addirittura fino a Istanbul, se non addirittura (accarezzavo l’idea) a Samarcanda. Ma sarebbe stato bello vederlo attraversare i Balcani e visitare Belgrado, Sarajevo e Zagabria. Ho pensato pure a un incontro con Massimo d’Azeglio in Italia e con Mary Shelley a Londra. Avevo persino iniziato a leggere qualche libro per documentarmi. Però poi ha prevalso il buon senso, quello appunto che mi ha riportato con i piedi per terra per le ragioni che si sono dette. Alcune idee potranno essere recuperate a posteriori appunto grazie al flashback che, all’inizio de La diabolica trappola, mostra il viaggio di ritorno attraverso l’Italia (si vedono Venezia, Milano e Genova): se decideremo di farlo, lo Spirito con la Scure potrà raccontare anche in seguito ciò che è accaduto dopo aver salutato Frida, in Austria. Però, nulla è stato ancora stabilito. Diciamo che ho lasciato una porta aperta per l’eventualità.

Pochi giorni fa, sul sito della Sergio Bonelli Editore, è apparso l’articolo dedicato al 2022 di Zagor, da cui ho tratto la bella immagine di presentazione: nel “prolungamento” del sessantennale dello Spirito della Scure appariranno alcune iniziative che ci avevi anticipato l’anno scorso – il team-up con Flash, la Collana Aquila con la terza serie di strisce, il ritorno a Golnor – ma non trovo traccia dell’Enciclopedia Zagoriana… Vuoi ricordarci di cosa si tratta e a che punto siamo?

Le anticipazioni elencate nell’articolo sul sito Bonelli (nella preview intitolata “L’anno delle emozioni“) anticipano, appunto, qualcosa che accadrà ma non escludono che ci sia qualcos’altro. Non è una scaletta esaustiva, sono solo dei flash sul futuro. In realtà la programmazione è da considerarsi un work in progress. Alcune iniziative annunciate per il 2021 sono poi slittate al 2022 anche per non accavallarle con altre di cui non si era detto nulla (come lo speciale fuori serie dedicato a Cico, i sette volumi della saga di Hellingen, le Grandi Storie Bonelli o il cartonato di grande formato che ha riproposto La foresta degli agguati). Riguardo all’Enciclopedia Zagoriana, posso dire che il ritardo è dovuto alla grande mole di lavoro necessario per confezionarla al meglio, ma anche alla necessità di scaglionare le uscite di volumi di saggistica, come il grande catalogo della mostra Bonelli Story, per cui ogni iniziativa di questo genere deve mettersi in coda e aspettare il momento giusto. La cosiddetta Enciclopedia Zagoriana (titolo provvisorio e di lavoro) sarà appunto un tomo più o meno corposo come il catalogo di cui sopra. La quantità di dati, informazioni, ricostruzioni storiche, immagini e foto da mettere insieme è esorbitante. Usciremo appena pronti, forse tra meno di un anno, forse tra due.

Come abbiamo scoperto negli ultimi tre mesi, l’avversario creduto morto di cui parlavi nell’articolo dello scorso anno era Mortimer… Confessa: avevi ipotizzato da tempo l’espediente per il suo “ritorno dalla morte” oppure l’hai architettato in séguito, di fronte alle numerose richieste dei lettori per il recupero di questo personaggio così riuscito?

Scrivendo il finale di Mortimer ultimo atto credevo davvero di aver eliminato per sempre il diabolico criminale. Del resto mi pareva che dopo una vendetta trasversale così crudele, come quella da lui compiuta, il mio villain si meritasse la stessa morte di Moriarty, il nemico di Sherlock Holmes che ha ispirato il suo nome: una caduta fatale in una cascata. Però, memore appunto di quanto accaduto ad Arthur Conan Doyle, costretto dai lettori non a resuscitare il malvagio professore ma almeno Holmes caduto nel salto d’acqua lottando con il suo rivale, mi sono preparato una possibile via di fuga. Cioè, ho pensato che – chissà quando, messo alle strette – un modo per far tornare Mortimer sulle scene ci poteva essere, anche se Zagor ne aveva constatato la morte e lo aveva sepolto.
Tuttavia, ti assicuro che ero deciso a non recuperare il personaggio, per me poteva bastare così. Sono passati gli anni e le richieste del pubblico che invocava il ritorno di Mortimer si sono fatte sempre più pressanti: lettere, e-mail, telefonate, incontri alle fiere… Alla fine, dato che dovevamo festeggiare il sessantennale dello Spirito con la Scure, e dato che per farlo avevamo tirato in ballo – per uno scontro definitivo – un villain nolittiano come Rakosi, ho pensato che si poteva celebrare l’anniversario anche con un nemico non nolittiano. L’idea di sorprendere qualcuno resuscitando chi sembrava impossibile resuscitare, incuriosendo i lettori sul trucco usato, mi ha convinto a riportare sulle scene Mortimer. Però, proprio partendo da quel trucco, ho preparato anche un finale abbastanza imprevedibile (come sa chi ha letto L’ultimo duello).

Torniamo alle anticipazioni che ci avevi dato l’anno scorso. Leggo testualmente: “Nel frattempo, sta nascendo una storia d’amore che prima o poi dovrà manifestarsi”. Naturalmente alludevi al personaggio di Jenny, che è stata fondamentale nel ritorno di Mortimer e che sarà protagonista (sempre secondo le anticipazioni del sito SBE sul 2022 di Zagor) di “un’insolita sottotrama rosa che sta dipanandosi da qualche tempo. Nel corso dell’anno ne vedremo gli sviluppi in un’avventura destinata, secondo noi, a lasciare il segno”. È stata tua l’idea di questa sottotrama? Oppure ti è stata suggerita dal creatore del personaggio (Mauro Boselli) o è scaturita da un brainstorming con gli altri autori?

L’idea è stata mia. Non nego di essermi inoltrato in questa sottotrama con un po’ di timore, ma per ora (stranamente) non mi sono stati segnalati haters scatenati contro il risvolto rosa. Jenny sta piacendo proprio a tutti.
Se vuoi sapere qual è stato l’input, è accaduto tutto lavorando con Stefano Voltolini al Maxi Zagor intitolato Lungo il fiume, uscito nel 2020 ma messo in cantiere all’inizio del 2019. Mi ha colpito la caratterizzazione di Jenny data da Stefano: deliziosa senza essere la classica “bella” da pin up. Fino a quel momento, le ragazze di Pleasant Point (Ellie May, Sara e Jenny, appunto) costituivano più o meno un terzetto indistinguibile, come le Tre Grazie. Invece, davanti alla Jenny di Voltolini mi sono detto: se fossi Zagor, mi piacerebbe questa. La meno appariscente. Detto fatto: ho dato un ruolo a Jenny, separato dalle altre, nella storia La figlia del mutante che portavo avanti in contemporanea, e in una scena ho fatto leggere nella sua mente a Sophie Randall (appunto una telepate) il suo amore segreto per lo Spirito con la Scure. Da qui sono partite varie altre scene che confermavano l’attrazione di Jenny verso Zagor (nella storia I sette vikinghi, in Provaci ancora Cico) e il progressivo interessamento anche del nostro eroe. In estate ci sarà una storia, disegnata da Anna Lazzarini, in cui Jenny è assoluta protagonista. In séguito, vedremo un Color su di lei, disegnato da Mauro Laurenti (che per primo ha creato graficamente – su testi di Mauro Boselli – le ragazze di Pleasant Point, nella storia Ladro di ombre del 1993).

A questo proposito, nella tua pagina Facebook è apparsa una curiosa immagine in cui si mostra che a) il terzetto delle amiche di Pleasant Point era in realtà un quartetto e b) la Jenny disegnata da Laurenti era bionda con i boccoli – ed era stato il Direttore Generale della SBE Decio Canzio a chiedere che una delle amiche fosse “leggermente meno bella”. Puoi darci qualche particolare di più?

A dire la verità, non molto: mi sono limitato a postare la tavola originale con la prima apparizione di Jenny, con il commento di Mauro Laurenti che spiegava appunto come Canzio avesse chiesto un ripensamento sull’aspetto della ragazza. Il retroscena raccontato da Laurenti ha colto di sorpresa anche me (non se ne sapevo nulla). Mi pare, visto il “prima” e il “dopo”, che Jenny sia più carina adesso.

Proseguendo con le anticipazioni dello scorso anno, avevi anche detto: “Per non parlare del ritorno di Supermike che incombe”… Ma quanto incombe? Visto che questo ritorno non è inserito nelle anticipazioni del sito della SBE per il 2022, immagino che non se ne parlerà prima del 2023… Puoi dirci qualcosa al proposito? A che punto è Marco Verni?

Verni è giunto più o meno a tavola 170. Non ho ben chiaro, ancora, se si tratterà di una storia in tre albi o più lunga (tre albi e mezzo). Appena Marco avrà finito, la pubblicheremo. Nella sua ultima e-mail, Verni mi ha scritto così: “Mi sto divertendo moltissimo a disegnare questa storia e sono convinto che piacerà anche a chi dovrà leggerla”. Speriamo!

Per concludere con le anticipazioni, avevi anche elencato “un viaggio in una terra esotica e lontanissima, il seguito della saga di Ol Undas [e] l’incontro con un personaggio leggendario che entrerà a far parte della saga”. Cosa puoi dirci in dettaglio di queste storie che, a occhio e croce, sono ancora tutte in lavorazione visto che non sembrano presenti tra le anticipazioni di quest’anno?

Ahimé! Preferirei non dire nulla, se non che la saga di Ol Undas (sul Color con il barone La Plume) si era interrotta in modo tale da richiedere un séguito e un finale. Come ti dicevo prima, la scaletta delle prossime uscite è ancora un work in progress, la carne al fuoco è tantissima – il Professor Verybad che torna a partire da marzo, il nuovo personaggio femminile (che si fa chiamare la Cacciatrice) in estate… – e possono esserci altre variazioni.

Moreno, esaurite le “anticipazioni” avrei ancora un sacco di altre domande, ma questa chiacchierata è già durata parecchio… Posso proporti di continuarla la prossima settimana?

Ben volentieri! Puoi contarci.

Allora grazie mille per ora e a risentirci tra qualche giorno!

Io, Moreno & Zagor (seconda parte della chiacchierata)

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