Speciale Tex Willer n.9 “Jesse James”

Il giovane Tex Willer contro il leggendario bandito sudista

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7/10

Jesse James, l’ultimo Speciale Tex Willer uscito a inizio dicembre, ci mostra lo scontro tra Tex e uno dei più famosi protagonisti del vecchio West, il rapinatore sudista Jesse James.

Come di consueto, lo speciale della collana (dedicata alle avventure del giovane Tex ambientate nel passato) non è in continuity con le storie mensili: ecco che quindi troviamo il nostro eroe – un po’ più maturo del solito – ranger a riposo, vedovo e con un figlio piccolo.

Jesse James rappresenta, com’è risaputo, una delle figure più controverse del vecchio west: una sorta di Robin Hood che rubava ai ricchi del nord anche per vendicare il vecchio sud della sconfitta nella guerra civile. Nella realtà storica, anche se molti lo ritenevano un eroico idealista, è stato un violento rapinatore che aveva già fatto una capatina nello speciale n. 6, Minstrel Show, storia di cui questo numero è a tutti gli effetti il séguito – e lo rivedremo sicuramente anche in futuro.

Ad inizio storia troviamo in Kansas due illustri ranger del Texas, Kit Carson e Arkansas Joe, sulle tracce della banda che Jesse James ha formato insieme al fratello Frank e ai cugini Younger.

I colpi messi a segno dal gruppo, potendo godere della protezione degli abitanti del Missouri e di una certa stampa, spinge perfino Marshall – il vecchio capo dei ranger – a cercare di convincere Tex a mettersi sulle tracce di James e dei suoi accoliti. Tex rifiuta l’incarico inizialmente, ma alla fine partecipa all’indagine insieme agli altri agenti, compresi quelli dell’agenzia Pinkerton.

Si tratta di una storia articolata, come prevedibile con un personaggio controverso come Jesse James dall’esistenza così complessa. Si passa dalle rivendicazioni legate al suo passato di guerrigliero sudista alle divisioni all’interno della banda, con alcuni che sembrano capire la necessità di pacificazione in un territorio come il sud del dopoguerra, mentre per altri prevale l’odio verso gli agenti dell’agenzia Pinkerton che cercano di fermare i fratelli James colpendo la loro famiglia.

La narrazione di Boselli è compressa come al solito: lo sceneggiatore tende a sovraccaricare la storia di personaggi e di informazioni storiche, mettendo in scena la crudeltà della banda James e la durezza degli scontri con i Pinkerton. Molti i dettagli inediti o insoliti rivelati sulla vita del fuorilegge, come la fuga con la moglie a Chicago.

Più che buoni, come di consueto, i disegni di Brindisi, che mette al servizio delle vicende texiane tutta l’eleganza del suo stile, a suo agio sia nelle scene d’azione che nella rappresentazione della Chicago dell’epoca.

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Massimo Cappelli

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