Quiz: Mister No

Nel 1985 Roberto Diso sostituisce Gallieno Ferri alla realizzazione delle copertine della serie. Da quel momento realizzerà tutte le copertine fino alla chiusura della collana, con un'unica misteriosa eccezione: quella del n.119, realizzata appunto da Bignotti.

Mister No rievoca il suo passato bellico al senatore Redford, che lo crede responsabile della morte del figlio, caduto nelle Filippine durante il secondo conflitto mondiale (scheda in ubcfumetti.com) 

Coinvolto inconsapevolmente in un bieco traffico di droga, Mister No rievoca per la prima volta il suo passato bellico nell’albo n.16, “Uno sporco affare”

Esse-Esse appare quasi in incognito nel primo numero di Mister No, su un molo del porto fluviale di Manaus, pazientemente in attesa della “bagnarola” Sao Pedro che dovrebbe contenere del whisky scozzese in grado di interrompere il digiuno alcolico dell’intera cittadina.

L’archeologa Patricia Rowlands, minacciata da alcuni malviventi, si getta tra le braccia di Mister No in cerca di protezione - dopo averlo conosciuto casualmente poche ore prima - nella lunga storia “Rio Negro”, realizzata da Guido Nolitta e Roberto Diso (scheda in ubcfumetti.com)

Giugno 1986, n.133: esordisce come sceneggiatore di Mister No, con la storia “Il dardo avvelenato”, il romanziere Alberto Ongaro, figura storica nel fumetto italiano, creatore - insieme a Hugo Pratt - della rivista Asso di Picche subito dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, prima di emigrare in Argentina. Romanziere di discreto successo, vincitore del premio Campiello con “La partita”, darà un buon contributo alla serie di Mister No e soprattutto alla serie gialla Nick Raider, con lo pseudonimo Alfredo Nogara.

Durante la cosiddetta “trasferta africana”, lo sceneggiatore Alfredo Castelli torna ad occuparsi di Mister No dopo ben 4 anni, scrivendo la storia “La diga nel deserto” (nn.184-187) tra piramidi e faraoni dimenticati, avventura che si collega indirettamente alla storia di Martin Mystère, “Un Uomo chiamato Mhosis” (nn.104-106), che esce nello stesso periodo nell’autunno 1990.

La visione del capolavoro del 1942 di Michael Curtiz, Casablanca (interpretato da Humprey Bogart e Ingrid Bergman), rimane un tabù per Mister No, diventando un divertente tormentone nella serie, come raccontato nel nostro articolo Mister No e Casablanca

Persosi nella foresta nella storia “Verso l’ignoto” (nn.80-84, di Nizzi & Civitelli), Mister No viene salvato dalla bella Arahma, di una tribù india isolata dell’Amazzonia. Tra i due nasce un legame profondo - interrotto dalla tragica morte della ragazza - che Mister No ricorderà sempre come “l’unica donna che abbia mai sposato” (Mister No n.244, “L’Isola dei giorni perduti”)

Il prode meccanico Augustino, storico comprimario di Mister No, viene ucciso con un’impressionante sequenza da alcuni killer giapponesi venuti a Manaus per vendicare un sabotaggio operato da Mister No ai danni di un complesso industriale inquinante, come narrato da Luigi Mignacco e Roberto Diso nel n.241 “Vento Rosso” (scheda in ubcfumetti.com)