La collaborazione tra i giornali del gruppo RCS (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) e Walt Disney Company Italia continua anche nel 2009, ma stavolta con un’impostazione diversa dagli anni precedenti: infatti, i 30 volumi della collana denominata Mitici Disney sono chiaramente destinati al pubblico più giovane sin dall’organizzazione degli editoriali, oltre ad essere corredati da una serie di monete collezionabili che raffigurano gli eroi Disney a cui sono intestati i coloratissimi albi.
Apertura d’obbligo, naturalmente, con il volume dedicato a Topolino di cui vengono pubblicate quattro storie, tra cui “quella indicata come la più bella dagli appassionati di tutto il mondo” (come da presentazione nella bandella), ovvero Topolino e l’unghia di Kalì scritta e disegnata dal Maestro Romano Scarpa, seguita dall’interessante Topolino e il fiume del tempo (di Artibani/Faraci & Mastantuono) realizzata in occasione dei settant’anni di Topolino, che riprende l’ambientazione originale del suo debutto – incluso il battello a vapore Steamboat Willie.
Benché il criterio di scelta delle storie da pubblicare sembri interessante, l’intervista che correda l’albo (a cura di Fabio Licari, con cui si alterneranno nei numeri successivi Massimo Marconi, Stella Vegan e altri autori) mette subito in chiaro il target di riferimento di cui parlavamo sopra: i lettori più giovani se non addirittura giovanissimi, che possono godersi le “fake interviews” introduttive con i protagonisti dei fumetti, corredate anche dalle loro “carte d’identità”.
E così Topolino afferma che “George Clooney mi assomiglia“, Paperino che “Il lavoro mi dà l’orticaria“, Zio Paperone che “Niente pulisce meglio dell’oro” ecc. ecc.
Non che io abbia qualcosa da obiettare, beninteso: si tratta di una scelta editoriale ben precisa ed esplicita già dall’articolo che il Corriere della Sera aveva dedicato alla presentazione della collana, che iniziava dicendo “Topolinia, Paperopoli e tutti i loro abitanti. Alzi la mano il bambino, post-bambino o ex-bambino che non sia vissuto mai, ma proprio mai, neppure per un minuto o un’ora — o un giorno, un anno, sempre — nel mondo soprannaturale di Topolinia. Perché quel luogo esiste, e come!”
Mio figlio è stato entusiasta, mentre io avrei naturalmente preferito un’altra collana orientata a un pubblico diversamente giovane, ma devo ammettere che tra il 2005 e il 2008 avevo già potuto riscoprire e riapprezzare i Topolini settimanali degli anni 1949-1978, le classiche parodie disneyane e, pochi mesi prima, l’integrale di Carl Barks… Non potevo lamentarmi, insomma!
Fatte queste premesse, non c’è da sorprendersi che il livello dei vari volumi sia un po’ altalenante, soprattutto in quelli dedicati ai personaggi “minori” quali Tip e Tap oppure Orazio: difficile scegliere, in questi casi, poche storie davvero rappresentative, una volta venuto meno il criterio della “storia preferita dai lettori” con cui la collana aveva debuttato (inoltre, più il personaggio è secondario, più scarseggiano le storie lunghe quanto basta a farle diventare anche “epiche”).
Neanche il volume dedicato al mio eroe preferito, Paperinik, mi ha entusiasmato, proprio per la scelta delle storie – ma capisco che ristampare in un ennesimo collaterale, per l’ennesima volta, Paperinik e il diabolico vendicatore sarebbe stato eccessivo.
Ci sono naturalmente alcune piacevoli eccezioni, come ad esempio l’ultimo volume dedicato al “viaggiatore temporale” Zapotec, di cui viene pubblicata l’indimenticabile storia d’esordio, Topolino e l’enigma di Mu, scritta e disegnata dal Maestro Massimo De Vita: un modo per chiudere in bellezza questa collana.
I MITICI DISNEY
Corriere della Sera in collaborazione con Walt Disney Company Italia
30 uscite settimanali
9 febbraio 2009 – 31 agosto 2009