Servirebbero pagine e pagine, e non un semplice articolo come questo, per parlare del fenomeno Dago, il personaggio più famoso tra tutti quelli creati da Robin Wood nonché il successo editoriale più clamoroso e duraturo dell’Eura Editoriale (e poi dell’Editoriale Aurea). Dai tempi del suo esordio sulle pagine di Lanciostory, avvenuto alla fine del 1983, non è mai cessata la popolarità dello schiavo di Venezia, poi divenuto giannizzero nero e figura titanica del suo tempo – a fianco di personaggi storici quali Barbarossa e Solimano, i regnanti europei (Francesco I di Francia, Carlo V di Spagna, Enrico VIII d’Inghilterra, Papa Clemente VII…), i conquistadores Cortés e Pizarro ma anche Lutero, Nostradamus, Michelangelo Buonarroti… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito.
No, servirebbe molto più di un articolo nella rubrica Benemerita Eura – e io non ne sono all’altezza. Ma posso parlare dell’iniziativa che portò per l’ennesima volta in edicola Dago negli ultimi mesi del 2008, a fianco della pubblicazione settimanale inedita su Lanciostory, dei mensili monografici in formato bonellide e delle ristampe targate Eura (gli inserti in bianco e nero su Skorpio e i volumi della collana tuttocolore Euracomix). Il 22 ottobre 2008 viene infatti pubblicato il primo numero del collaterale Dago Collezione Tuttocolore, che propone la ristampa cronologica delle prime storie del personaggio – basata sugli albi Euracomix – in cartonati di gran formato e abbondante foliazione, venduti in abbinamento con i quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, ma anche Il Mattino e Il Gazzettino).
La collana si sviluppa su 12 uscite in totale ed è l’occasione per rileggere le origini e le prime avventure del personaggio, fino alla conclusione del Sacco di Roma. In particolare, è l’occasione per riscoprire il tratto raffinato del creatore grafico della serie, il Maestro delle historietas Alberto Salinas, che visualizza alla perfezione le trame avvincenti di Wood. Un vero peccato che, a suo tempo, Salinas non riuscisse a produrre un numero sufficiente di tavole per la pubblicazione inedita, particolare che rallentò le uscite negli anni Ottanta finché non fu affiancato da Carlos Pedrazzini nel cosiddetto equipo Dago (nel collaterale, gli episodi disegnati in collaborazione sono contenuti nel sesto e nel settimo volume).
La vera “rinascita” di Dago fu però segnata dall’abbandono di Pedrazzini e dalla nuova collaborazione di Salinas, stavolta con Carlos Gomez che in un primo momento affiancò il Maestro, per poi divenire il disegnatore unico della serie inedita. L’apporto di Gomez, che si prolungò per molti anni, permise alla serie di riprendere slancio e di essere pubblicata a cadenza settimanale su Lanciostory, toccando – a mio modesto parere – il suo apice proprio in occasione del ciclo dedicato al Sacco di Roma, che resta ancora oggi il mio preferito: Wood inserisce, in modo perfettamente credibile, la storia personale di Dago nella Storia con la S maiuscola, intrecciando la sua vicenda con quella dei personaggi realmente esistiti grazie alla consueta, solida documentazione che l’autore ha sempre mostrato anche in altre serie.
I volumi venduti dal Messaggero sono preceduti da un’introduzione di Lorenzo Bartoli (all’epoca Direttore editoriale dell’Eura) e ottengono un discreto successo di vendita, tenendo conto della distribuzione più ridotta rispetto ai quotidiani a maggiore tiratura nazionale quali Repubblica e Corriere della Sera. La riuscita dell’iniziativa genera un curioso seguito, in quanto la collana non continua come cartonato settimanale bensì come brossurato mensile, pubblicato direttamente dall’Eura in edicola e in fumetteria: dopo aver ristampato i primi 12 volumi usciti con il Messaggero, la collana prosegue in ordine cronologico continuando a riproporre (pur diradando prima la foliazione e poi la cadenza) le storie di Dago pubblicate nelle collane Euracomix e Aureacomix.
DAGO COLLEZIONE TUTTOCOLORE
Messaggero in collaborazione con Eura Editoriale
12 uscite settimanali
22 ottobre 2008 – 7 gennaio 2009