La seconda annata (1976) di Lanciostory si apriva con la copertina dedicata al terzo episodio di una serie iniziata poche settimane prima: Larry Mannino – Distretto 56 (Precinto 56). Si trattava di un solido e disincantato fumetto poliziesco ambientato a New York, in cui il protagonista incrociava un’umanità quanto mai variegata: politici corrotti e cinici, gangster crudeli talvolta sopra le righe, emarginati della società che fungevano da capri espiatori, belle donne che gli facevano sanguinare il cuore…
Il tenente Mannino impersonava un ruolo di solito riservato agli investigatori privati, non ai poliziotti “con tanto di patacca” come direbbe Tex: spesso e volentieri, infatti, si ritrovava coinvolto più del dovuto e, in molte occasioni, il lieto fine delle storie era pura utopia, proprio come negli hard boiled scritti da Chandler. E tuttavia, pur se con alcuni stereotipi di troppo e con alcune situazioni ripetitive, la serie si lasciava leggere con piacere.
La storia in questo albo, ad esempio, si apriva con una vignetta quasi onirica a tutta pagina, a descrivere lo stato di sballo provocato dalle droghe che giravano nel mitico Greenwich Village: una vera e propria dichiarazione d’intenti, verrebbe da dire, grazie all’ottima coesione tra i testi di Ray Collins (pseudonimo di Eugenio Zappietro) e i disegni di Angel Lito Fernandez, due autentici – e prolifici – maestri delle historietas.
Tra i fumetti scritti da Collins figurano molti western (Il Cobra, Mandy Riley, Bannister, Conrack…) ma anche Yor e Hor. Per Fernandez, invece (che nel terzo millennio approderà poi alla Sergio Bonelli Editore), il fumetto più famoso sarà il long-seller Martin Hel.
Una serie molto amata dai lettori, visto che verrà ristampata in un inserto pubblicato da Lanciostory nel 1988 e poi, dal dicembre 2021, verrà riproposta (interamente a colori) nei primi tredici numeri del collaterale della Gazzetta dello Sport intitolato Lanciostory Classic.
L’articolo sulla “scuola sudamericana” in Lanciostory
