Tutto Robin Wood – 1982

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Catalogare TUTTI i fumetti scritti da Robin Wood è un’impresa praticamente impossibile. Non ci sono riusciti fior di addetti ai lavori, soprattutto a causa della mancanza di informazioni accuratamente verificate sulla sua produzione prima che venisse pubblicata in Italia (Wood era già attivo a metà anni Sessanta); inoltre, alcune delle sue serie non sono state pubblicate integralmente – Nippur di Lagash ne è l’esempio più eclatante – e non c’è quindi da sorprendersi se ancora oggi sono valide le considerazioni fatte molti anni fa dal nostro Massimo Pesce nella scheda che aveva dedicato a questo grande autore.

Per ricordare Wood e la sua “colonizzazione dell’Eura” ho quindi pensato di basarmi unicamente su dati concreti, catalogando anno dopo anno i fumetti pubblicati dall’Editoriale Eura su Lanciostory e Skorpio (e poi su Euracomix e le altre collane). Una catalogazione che è stata possibile consultando il gigantesco database online dell’Editoriale Aurea che, sebbene non esente da alcune inesattezze e da qualche bug di carattere tecnico, è uno strumento fondamentale per ricostruire la storia di questa casa editrice.
Una nota importante: verranno catalogati soltanto i fumetti esplicitamente accreditati a Wood. È per questo motivo che, ad esempio, non comparirà nell’elenco un personaggio come Dennis Martin, i cui episodi pubblicati da Skorpio sono tutti a firma di Ray Collins (che era subentrato a Wood).

Questa serie “autonoma” di articoli della rubrica Benemerita Eura non può che iniziare oggi, 4 gennaio 2022, a quaranta anni esatti dalla pubblicazione in Italia del primo fumetto firmato Robin Wood: si trattava del primo episodio di Savarese… Buona lettura.


Lanciostory, anno VIII, n° 1. Annunciato dallo strillone in copertina, debutta Savarese con i disegni di Domingo “Cacho” Mandrafina.
È un esordio con il botto: la storia del povero, gracile sopravvissuto alla vendetta mafiosa del boss Don Fabio lascia intravedere fin dall’inizio le potenzialità di questa serie, che continuerà negli episodi successivi con lo sbarco di Giovanni-John Savarese in America e (dopo varie avventure) il suo arruolamento in polizia, con una trama parzialmente ispirata alla figura storica del poliziotto italo-americano Joe Petrosino.

La serie viene pubblicata su tutti i numeri dispari del 1982 – e non solo, visto che a partire dal n° 48 Savarese sarà presente anche sui numeri pari – per 29 episodi complessivi pubblicati durante l’anno (e il terzo episodio, apparso sul n° 5, avrà anche l’onore della copertina: evento raro, a dire il vero, per questo personaggio).
L’iniziale impaginazione su quattro strisce lascia presto il posto ad un layout più arioso che esalta il segno realistico di Mandrafina.


Lanciostory, anno VIII, n° 2. Nel numero successivo, altro strillone in copertina e altro personaggio di Wood al debutto: parliamo di Helena, con i disegni di Ernesto Rudesindo García Seijas.
Anche in questo caso la protagonista resta orfana nel primo episodio, ma è l’unico elemento che la accomuna a Savarese: Helena è una venticinquenne che abita nella Buenos Aires contemporanea e il ritmo delle sue avventure – soprattutto dopo che diventa giornalista – è quasi da fotoromanzo, quanto di più lontano potrebbe esserci dalle atmosfere noir degli Anni Ruggenti newyorkesi.

Helena viene pubblicata su tutti i numeri pari del 1982, per 26 episodi complessivi, apparendo inoltre ben 12 volte in copertina (a partire dal secondo episodio, apparso sul n° 4).
I disegni di García Seijas, già ben conosciuto dai lettori dei settimanali Eura – L’uomo di Richmond, Mandy Riley… – sono impeccabili e rendono molto gradevole la lettura.


Skorpio, anno VI, n° 36. Debutta un’altra serie di Wood, in questo caso non dedicata ad un unico personaggio: si tratta di Qui la legione, con i disegni di Luis García Duran.
Gli episodi mostrano in azione il colonnello Max Chevalier e i suoi ufficiali, ma anche i sottufficiali e la truppa dei legionari semplici.
Letta ai nostri giorni, la serie può sembrare un po’ eccessiva nella celebrazione della retorica militaresca di questi soldati che, spesso, si arruolavano solo per sfuggire alla giustizia: ma Wood riesce a miscelare valori quali il cameratismo e l’eroismo con elementi più realistici, mostrando anche legionari codardi, disertori o traditori.

La serie viene pubblicata tutte le settimane, per 17 episodi complessivi. I disegni di García Duran sono perfetti nella resa visiva dei vari personaggi che si alternano sulla scena (come dicevo, la serie è “collettiva” e talvolta nei singoli episodi non appaiono né Chevalier né i suoi ufficiali).


Nel complesso, quindi, in questo 1982 vengono pubblicati:

– 29 episodi di Savarese, con 1 copertina;

– 26 episodi di Helena, con 12 copertine;

– 17 episodi di Qui la legione, senza alcuna copertina.
(NB: in quel periodo, Skorpio dedicava ogni numero a una “ragazza copertina” – attrici, modelle ecc. – e non ai personaggi dei fumetti)

In totale, 55 episodi firmati Wood su Lanciostory e 17 su Skorpio, per 72 episodi complessivi. Numeri destinati a crescere fin dall’anno successivo, come scrivevo in questo articolo. Da notare la presenza continua di Wood sulle pagine di Lanciostory, con almeno un suo personaggio su tutti i numeri (Skorpio avrà, per alcuni anni, quantità inferiori di serie di Wood sulle sue pagine).

 

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