Buddy Longway

//
2 mins read

1983: sul numero 35 della IX annata di Lanciostory fa il suo esordio Buddy Longway, un western interamente scritto e disegnato da Derib (pseudonimo del fumettista svizzero Claude de Ribapierre) e pubblicato in Francia dalla casa editrice Lombard a partire dal 1974. Le avventure del trapper e della sua famiglia andranno avanti per 11 storie in totale, suddivise come di consueto in tre episodi settimanali consecutivi, per concludersi nel numero 30 dell’anno successivo. In séguito, come già successo per altre BD apparse sulle riviste dell’Eura Editoriale e analizzate in questa rubrica, gli albi usciti successivamente in Francia non verranno pubblicati (Jeremiah costituirà, per molti anni, l’unica eccezione a questa “regola”).

Già nel primo albo, il solitario trapper Buddy incontra e salva una donna – in modo fortuito – per poi accorgersi che si tratta in realtà di una bella indiana di nome Chinook: in seguito i due si sposeranno e avranno due figli, dando vita a storie spesso minimaliste che presentano il West da un’angolazione inconsueta, in cui viene lasciato ampio spazio al contatto con la natura ancora incontaminata e alla caratterizzazione delle varie tribù indiane che incrociano la strada dei protagonisti. Siamo lontani, quindi, dalle atmosfere western tradizionali: niente duelli, sceriffi, risse nei saloon, assalti alle diligenze… Il tema della difficile convivenza tra bianchi e pellerossa è però sempre presente, con il protagonista che cercherà di fare da tramite tra due mondi troppo diversi tra loro, trovandosi spesso a disagio di fronte all’intolleranza degli uomini della sua razza – per non parlare dell’ottusità (talvolta un pochino stereotipata) di molti dei militari che dovrà fronteggiare.
Oltre che su testi di buon livello, il fascino della serie poggia sui disegni di Derib: se all’inizio il suo tratto è quasi caricaturale, con il passare degli episodi si orienta verso un maggiore realismo per poi giungere alla completa maturità negli anni Ottanta. Curiosamente, è lo stesso percorso stilistico di un altro autore completo analizzato in questa rubrica, cioè Cosey per Jonathan.
Peccato, come dicevo, che la pubblicazione su Lanciostory si interrompa prematuramente, escludendo gli altri cinque albi usciti nel frattempo in Francia e negli anni successivi, con il sipario che sembra calare sulla serie nel 1987 con il sedicesimo albo, intitolato significativamente Le dernier rendez-vous (L’ultimo appuntamento).

Con una scelta a sorpresa, però, Derib rimette mano al suo personaggio di maggior successo nel 2002 e pubblica altri quattro albi, portando definitivamente a compimento le vicende di Buddy e della sua famiglia nel 2006 con un epilogo crepuscolare e drammatico, in cui l’unico spiraglio di speranza per la difficile integrazione tra i due popoli è lasciato alla figlia Kathleen. Un epilogo che i lettori italiani potranno leggere anni dopo grazie alla Gazzetta dello Sport, che ristampa l’intera serie a cavallo tra 2015 e 2016, negli albi da 65 a 74 della Collana Western venduta in allegato con il giornale.

La mia avventura preferita? Facendo uno strappo alla regola (finora, per le BD che leggevo negli anni Ottanta, ho sempre indicato albi pubblicati in quel decennio), è proprio quella che chiude la serie, La sorgente, pubblicata nell’ultima uscita della Collana Western – insieme all’avventura precedente, Rivolta, che fornisce il titolo e la copertina a tale albo. Nonostante la tristezza che pervade tutto l’episodio fino all’inevitabile, tragica conclusione, si tratta del degno finale per un western fuori dagli schemi abituali.

————————
BD MON AMOUR – tutti gli articoli

Marco Gremignai

L'uomo che veniva da Peccioli

Articolo precedente

Topolino Story (Corriere della Sera)

Prossimo Articolo

Sulla Tavola | Maggio 2021

Ultimi Articoli Blog