I maestri della BD: Hermann

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Come spiegavo in un precedente articolo, alcuni naviganti mi hanno chiesto di parlare dell’affermata coppia di autori costituita da Greg & Hermann che, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, ha prodotto numerose serie molto apprezzate in patria e all’estero: dopo essermi occupato di Greg, ecco la mini-scheda dedicata a Hermann, strutturata nello stesso modo. L’avvertenza iniziale è la stessa: la mini-scheda non ha alcuna pretesa di esaustività e il mio intento è soltanto quello di fornire alcuni spunti ai lettori, una base di partenza da cui ampliare – se vorranno – le loro ricerche.
NOTA BENE! La scheda è stata aggiornata a luglio 2024.

Hermann Huppen, che nelle sue opere userà semplicemente il solo nome di battesimo, nasce nel 1938 nella regione dei Fagnes, in Belgio.
Secondo le note biografiche pubblicate nel sito Bédéthèque, sin dall’adolescenza Hermann cerca di imparare un mestiere per diventare autonomo, al punto da trasferirsi in Canada a 17 anni.
Pur avendo studiato disegno all’Académie des Beaux-Arts, curiosamente è solo con il suo matrimonio, nel 1963, che si avvicina al fumetto: suo cognato, infatti (che diventerà in seguito direttore editoriale della casa editrice Dupuis), pubblica la sua prima storia.
Viene ben presto notato da Greg, con il quale costituirà un sodalizio di successo, in cui spiccherà ben presto il talento di Hermann per il disegno estremamente realistico e distante dalla ligne claire allora in voga. Dopo le collaborazioni con Greg e con altri sceneggiatori, alla fine degli anni Settanta Hermann decide di “mettersi in proprio” con il suo personaggio più famoso, Jeremiah, ancora in corso di pubblicazione dopo più di quarant’anni.

A metà anni Ottanta, Hermann si lancia in un’altra serie da autore completo, con atmosfere completamente diverse da quelle post-apocalittiche di Jeremiah: nasce così Les tours de Bois-Maury, una serie ambientata nel Medioevo.
Ma Hermann non si limita alla serialità tipica di molti colleghi del fumetto franco-belga, anzi: “esigente, curioso, gran lavoratore […], propenso a piazzare l’asticella sempre più in alto, firma nel 1991 il suo primo one shot, Missié Vandisandi, che sarà seguito dal grido di rivolta Sarajevo Tango, un album […] che gli vale l’assegnazione del Premio Oesterheld“.
Oltre ai one-shot da autore completo, agli inizi degli anni Duemila non disdegna la collaborazione con uno sceneggiatore del calibro di Jean Van Hamme per Lune de guerre.
Ai giorni nostri, nonostante le 83 primavere, Hermann non ha ancora dato l’addio alle scene: oltre ai volumi di Jeremiah, pubblicati a cadenza quasi annuale, è appena uscito in libreria il sedicesimo volume di Bois-Maury, a distanza di nove anni dal precedente.

Lo sterminato elenco di serie e personaggi disegnati o creati da Hermann è consultabile in questa pagina. Qui di seguito mi limiterò a suggerire alcune delle sue serie che, secondo me, vale la pena leggere (o rileggere): diversamente da quanto visto per Greg, molti di questi fumetti sono stati più volte pubblicati e ristampati in Italia, sia su riviste e raccolte dell’Eura Editoriale, sia presso altri editori. L’indicazione degli anni si riferisce alle pubblicazioni negli albi cartonati apparsi in Francia.


Bernard Prince, serie d’avventura di cui abbiamo parlato in questo articolo, scritta da Greg. Hermann disegna i primi 13 albi, pubblicati tra il 1969 e il 1978, oltre ad alcuni brevi episodi apparsi su rivista e raccolti in seguito nell’albo “fuori serie” intitolato Bernard Prince d’hier et d’aujourd’hui; nel 2010 disegna un ulteriore albo, scritto dal figlio Yves H, 18° – e (finora) ultimo – della serie.

 

 


Comanche, serie western di cui abbiamo parlato in questo articolo, scritta da Greg. Hermann disegna i primi 10 albi, pubblicati tra il 1972 e il 1983, oltre ad alcuni brevi episodi apparsi su rivista e raccolti in seguito nell’albo “fuori serie” intitolato Le prisonnier. “Finalmente una vera BD western! C’è tutto: l’atmosfera, gli scenari, i duelli con le pistole…

 

 


Jugurtha, serie ambientata ai tempi dell’antica Roma, in cui il protagonista, “principe di Numidia, combatte una lunga guerra contro l’egemonia del popolo romano“. La serie è scritta da Jean-Luc Vernal ed Hermann disegna a fine anni Sessanta gli episodi apparsi sulla rivista Tintin – raccolti in due cartonati pubblicati nel 1975 – per poi passare i pennelli a Franz.

 

 


Jeremiah, serie di ambientazione post-apocalittica di cui abbiamo parlato in questo articolo, primo caso in cui Hermann si cimenta anche ai testi. Il 1° volume viene pubblicato nel 1979, il 40° e ultimo – per ora: la serie è ancora in corso – nel 2023. “Una sorta di western dell’anno duemila in cui l’uomo conosce una sola legge: quella del più forte“.

 

 


Les tours de bois-Maury, grande affresco medievale “creato per l’agenzia jugoslava Strip Art Features […] La lunga saga racconta i viaggi di Aimar de Bois-Maury, signore senza terra alla ricerca delle sue origini“. Il 1° volume viene pubblicato nel 1985, il 16° e ultimo – per ora: anche questa serie è ancora in corso – nel settembre 2021. Il figlio Yves H sostituisce Hermann ai testi nei volumi dal 12 al 15.

 


Missié Vandisandi, parzialmente ambientato in Africa ai giorni nostri. Pubblicato nel 1991, è il primo di una serie di one shot prodotti da autore completo (gli altri saranno Sarajevo Tango – sulla guerra nella ex Jugoslavia – nel 1995, Caatinga – ambientato nel Nord-Est del Brasile anni Trenta – nel 1997 e il western On a tué Wild Bill nel 1999).

 

 


Lune de guerre, one shot pubblicato nel 2000 su testi del prolifico Jean Van Hamme (Thorgal, XIII, Largo Winch…). Un thriller mozzafiato su una coppia di sposi, in quello che “dovrebbe essere il più bel giorno della loro vita […]: in una vera e propria escalation di grida, colpi d’arma da fuoco, lacrime e sangue, la luna di miele diventa una luna di guerra“.

 

 


Duke, serie in 7 volumi che debutta nel 2017 e termina nel 2023 (di cui abbiamo parlato in questo articolo), segna il ritorno di Hermann alla serialità e al western su testi del figlio Yves H. Il protagonista è Duke, “un uomo tormentato, vicesceriffo di una piccola cittadina […] ma anche pistolero provetto abituato alla violenza. Quando scoppia un conflitto tra minatori e proprietari terrieri, deve abbandonare la sua neutralità e ricorrere a ciò che conosce meglio e teme di più: le sue armi…

 


Le citazioni in corsivo sono tratte dal sito Bédéthèque e dal libro di Mauro Giordani Alla scoperta della bande dessinée. Cento anni di fumetto franco-belga (Alessandro Editore).

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