Good Golly Miss Molly

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Topolino Extra Edition

  “I am going to the corner, gonna buy a diamond ring
Would you pardon me if it’s a nineteen carat golden thing
Good Golly, Miss Molly, sure like to ball
When you’re rocking’ and rollin’, can’t hear you momma call
Good Golly, Miss Molly, sure like to ball”

brano musicale di Little Richard.

 

La Panini Comics pubblica in edicola la collana Topolino Extra Edition, uscito il 28 gennaio 2018 e presentato in anteprima a Lucca Comics & Games 2017.
Questo primo balenottero in versione deluxe contiene tutte le storie scritte da Carlo Chendi e disegnate da Giorgio Cavazzano. Vi incontriamo diversi personaggi piuttosto interessanti fra cui primeggia l’extraterrestre OK Quack proveniente da un pianeta con una tecnologia avanzatissima che gli consente di viaggiare con un disco volante che si può miniaturizzare al punto da farlo diventare della dimensione di una moneta da 10 cent, ma allo stesso tempo è un viaggiatore interplanetario che ignora del tutto le logiche del pensiero capitalista.
La metafora è quindi affascinante in quanto ci insinua che nel denaro vi sia una valore che va al di là del suo uso prettamente materialistico che implica una dinamica di scambio. Il disco volante miniaturizzato riacquista infatti le sue dimensioni originarie solo se viene attivato dall’impronta digitale del suo alieno proprietario. Quindi è un messaggio educativo che spinge i giovani lettori a guardare e toccare il mondo con altri occhi: occhi che vedono in ciò che è piccolo (come i bambini appunto) qualcosa che può diventare molto grande e prezioso e mani che indagano la realtà seguendo strade diverse che non siano il semplice afferrarla possessivamente, ma accarezzarla con un semplice tocco, e cercando quindi in ciò che sta intorno a noi una dimensione ultraterrena che ci permetta di viaggiare con la fantasia.

Ok Quack

La similarità che il disco volante ha con il conio paperopolese lo rende quindi difficilmente rintracciabile ogniqualvolta entra in circolazione nella popolazione come comune moneta da 10 centesimi. Questa idea è quindi anche il deus ex machina che consente al personaggio alieno di restare prigioniero sul nostro pianeta e siccome il Deposito di Paperon de Paperoni è il luogo in cui prima o poi tutte le monete vanno a riversarsi, OK Quack diverrà ospite fisso della dimora del Papero più ricco del mondo che con questa relazione di convivenza forzata consentirà a quest’ultimo di scoprire i doni nascosti di questo simpatico Papero Caduto dal Cielo. Fra tali doni vi è la capacità di dialogare con le serrature quindi per OK Quack è semplicissimo aprire la porta blindata del deposito di Paperone: non deve fare altro che domandarlo direttamente alla serratura che obbediente esegue l’ordine di apertura, ma non ci viene data nessuna spiegazione su come mai sul pianeta di OK Quack sia comune la conoscenza del linguaggio delle serrature dato che non facendo uso di denaro e non dando alcun valore economico agli oggetti, non vi è alcuna necessità di usare dei meccanismi per chiudere in ambienti protetti e proteggere da furti la proprietà privata. Cosa sono quindi le serrature sul pianeta Quack? Un’altra popolazione aliena in buoni rapporti di relazione con quella dei paperi? Non ci è dato di saperlo.
Un’altro dono è quello della telecinesi: la capacità di far sollevare gli oggetti con la forza del pensiero. Ma ogni qualvolta viene usato tale dono, il suo proprietario perde il controllo della sua capacità di comunicazione verbale cominciando a balbettare. Difetto che permane fino al momento in cui l’oggetto spostato non ritorna alla collocazione spaziale originaria. Carlo Chendi sembrerebbe quindi ipotizzare che le aree del cervello adibite ai poteri telecinetici siano in stretto rapporto di relazione con quelle aree adibite al linguaggio e che quindi lo sforzo usato per muovere gli oggetti riduce la precisione di linguaggio finché tali aree sono sottoposte a questo sforzo addizionale.
Ma ciò che più intenerisce in questo personaggio è come detto sopra la sua totale ingenuità nei confronti del valore del denaro a vantaggio di altre qualità come il saper provare piacere nel veder sbocciare un fiore, o nel fare le cose manualmente piuttosto che con l’uso di strumenti elettronici che necessitano di sempre più abbondanti fonti energetiche.

 

Umperio Bogarto

Un altro personaggio che primeggia in queste storie di Chendi e Cavazzano è Umperio Bogarto. Umperio, ispirato all’attore Humphrey Bogart (molto interessante e istruttiva la postfazione di Alberto Becattini) è un investigatore privato con gravi problemi finanziari per mancanza di clienti.
All’apparenza sembrerebbe un pasticcione, eppure si rivelerà dotato di un certo acume che sommato ad una buona dose di fortuna gli consente sempre di risolvere i casi che gli vengono sottoposti. Questo personaggio accanto all’alieno OK Quack, permette di creare delle gag divertenti che esaltano continuamente l’assurdità del sistema capitalistico su cui è incentrata la nostra società. Bogarto per esempio restituisce sempre l’anticipo se non riesce a risolvere il caso, ma se tale anticipo gli serve per avviare le indagini, perché mai dovrebbe restituirlo a spese proprie? Per forza che quindi viaggia eternamente nell’indigenza! Soprattutto se poi è disposto a rinunciare al suo primo ricco onorario in cambio di … semplici consigli elargiti da Paperone e che sono del tutto inutili per chi non dispone più di un capitale di partenza.

Questo rapporto strano e fantasioso con la dimensione del denaro in qualche modo viene ironizzata nella prefazione al volume scritta da Giancarlo Berardi, il creatore di Ken Parker e Julia la criminologa.
Dalla prefazione scopriamo che Berardi ha imparato a impostare la pagina a fumetti proprio da Carlo Chendi e ha quindi nei suoi confronti un profondo debito di riconoscenza fra cui anche quello di aver conosciuto Giorgio Cavazzano che ai tempi del loro primo incontro viaggiava in Mercedes e questo fece credere a Berardi che fare il mestiere del fumettista permettesse di arricchirsi, ma fra le righe Berardi lascia anche intendere che in seguito abbia capito che Cavazzano debba averlo volutamente ingannato nascondendogli che il possesso di quella Mercedes derivava da altre fonti di reddito che non fossero l’attività di fumettista. Chissà, magari era solo un modellino miniaturizzato che Cavazzano ingigantiva col tocco delle sue impronte digitali?

Miss Molly

Vi è poi un terzo personaggio speciale che compare in questo volume da 367 pagine su cui vorrei spingervi a concentrare l’attenzione: Miss Molly. Scopriamo che pur essendo Paperone mostrato sempre graficamente piuttosto anziano, soprattutto se affiancato a Paperino e i tre nipotini, c’è qualcuno ben più anziano di lui: Miss Molly era la sua vecchia proprietaria di stanze date in affitto quando Paperon de Paperoni giunse a Paperopoli 50 anni prima. L’anziana papera avrebbe per tutti questi anni aspettato di ritrovare Paperone per essere risarcita di un pagamento di una pigione che Paperone stesso non ha mai saldato. Ma come spesso succede con Paperone, la vicenda si concluderà con il fatto che sarà invece Miss Molly a dovere del denaro a Paperone piuttosto che essere lei a incassarlo. Quindi niente diamanti da 19 carati per Miss Molly, ma solo l’ennesimo tiro mancino tirato dal più scaltro degli affaristi di Paperopoli.

 

La piramide rovesciata

Un diamante gigante però c’è e si trova in una foresta dello Yucatan che nasconde un’antica città Maya dove sorge un’insolita piramide rovesciata ideata da un architetto troppo avveniristico per il suo tempo e metà di quel gigantesco diamante che è Testata d’Angolo di quell’edificio; spetterà a Paperina, che se lo è conquistato con la sua audacia nel voler partecipare a questa spedizione avventurosa insieme a Paperone e OK Quack.

367 pagine di pura avventura Disney che ci portano a testa bassa in quel mondo rovesciato che è l’infanzia, quello durante il quale si può imparare e credere fermamente senza timore di essere smentiti, che il denaro ha un valore che va oltre quello che ci vogliono far credere gli adulti.
Quello in cui anche io che sto scrivendo, pur non avendo una teca di vetro sotto cui celarle, conservavo le monetine e banconote che mi venivano donate dalla mia zia francese nelle occasioni in cui veniva a trovarci in Italia, come se avessero la preziosità della Numero Uno di Paperone.
E tutto questo funziona ancora oggi per le nuove generazioni? Spetta a voi farlo accadere. Se avete dei figli piccoli, non fategli mancare questo volume nella loro piccola libreria. Quando un giorno saranno adulti, potrebbe essere diventato uno dei loro più romantici e commoventi ricordi della loro infanzia ed il merito sarebbe solo vostro di genitori che avete fatto atterrare il disco volante di OK Quack nel loro tempo presente.

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