“Mi stai ascoltando?” di Tillie Walden

Un racconto di formazione sensibile e viscerale

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8/10

Tillie Walden è una delle giovani scrittrici più talentuose della sua generazione e questo suo “Mi stai ascoltando?” è un racconto di formazione sensibile e viscerale. Mai banale, delicato nelle scelte e sottile nella messa in scena, con un tratto potente e deciso che si rarefa quando il registro passa dal reale al visionario ma sempre senza eccessi o squilibri.

La forza e l’apparente semplicità con cui l’autrice affronta le profonde insicurezze della sua generazione spiazzano il lettore per l’intensità e la fragilità delle due protagoniste – Lou e Beatrice – che divengono sintesi dei dubbi, delle paure che ci portiamo dietro durante il complicato viaggio dall’adolescenza all’età adulta.
 
Un viaggio alla ricerca di sé stessi, anche surreale e onirico, da cui traspare la necessità di essere ascoltati e, magari, anche compresi.
VOTO
0

Pasquale Laricchia

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

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