YoRHa: Assalto a Pearl Harbor

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Con il quarto numero giunge a conclusione YoRHa: Assalto a Pearl Harbor, il manga edito da Jpop ambientato nel meraviglioso mondo della serie di videogiochi NieR:Automata. NieR è un franchise molto famoso che ha saputo catturare i cuori di tantissimi videogiocatori con le sue storie e i suoi protagonisti. Il creatore di questo universo narrativo è Yoko Taro, anche ideatore della storia del manga – realizzato grazie ai disegni di Megumi Soramichi. Il fumetto si pone in diretta continuità con i videogiochi, essendo un prequel in cui si narra il passato di uno dei personaggi secondari più iconici e misteriosi del franchise.

La trasposizione del mondo di NieR è molto coerente con quello che si è già visto: la Terra è stata evacuata dagli umani a causa della ribellione delle biomacchine che devono essere sconfitte dal misterioso “Consiglio degli umani” tramite le unità androidi YoRHa. In questo scenario conosceremo l’androide protagonista NO. 2 che, insieme alla sua squadra, dovrà dare il via alla missione Pearl Harbor. Fin dal principio, questa missione si rivelerà un fallimento in quanto sopravvivranno soltanto pochi androidi: i reduci che seguiremo per tutto l’arco narrativo.

La trama è molto lineare, ma come Taro ci ha abituato nelle sue opere precedenti riesce sempre a inserire quel filo di misticismo molto filosofico giocando molto sulla concezione dell’essere umano, con questi robot che non avrebbero nulla in comune con esso, ma che in realtà col passare del tempo si dimostrano sempre più “umani”.

Il mistero poi non può mancare: la grandezza infinita e l’impossibilità di conoscere tutte le sfaccettature di questo universo, sempre mutevole, sono uno dei punti di forza che legano il lettore ad esso.

La parte migliore del fumetto è nelle interazioni del grande parco di personaggi che l’opera comprende. Molti saranno i problemi e le differenze che le loro discussioni susciteranno: ma più scorrono le pagine, più crescono i personaggi diventando sempre più vicini all’uomo, rispetto al “Consiglio degli umani” che sembra aver perso la sua “umanità”. I vari personaggi si spingeranno tra loro per cercare di superare i loro limiti di programmazione, vivendo quindi una continua evoluzione.

Il tema dei personaggi, però, allo stesso tempo diventa anche un difetto. La protagonista NO. 2, confrontata agli altri sembra uscirne peggio: risulta infatti un personaggio molto standard, classico, senza particolari colpi di genio, che sfiorisce rispetto a quelli secondari che le rubano la scena grazie al loro carisma.

Il finale dell’opera di Taro è molto particolare, in quanto crea nel lettore molte domande sulla natura dell’essere umano, tema molto legato agli androidi e alle biomacchine, chiudendo con un grande alone di sconforto per via della natura degli androidi e al loro desiderio di voler essere qualcosa di più.

I disegni di Megumi Soramichi sono ottimi, non eccelsi ma funzionali a quello che serve al manga: il suo tratto è molto pulito e deciso, con linee molto marcate. Il meglio del disegnatore lo vediamo durante le scene di combattimento, molto frenetiche e veloci, in cui si susseguono spesso un gran numero di vignette (anche se a volte “inciampa” in alcune pagine che possono sembrare un po’ troppo confusionarie).

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor è un manga abbastanza breve, che però riesce a condensare in pieno lo spirito del franchise a cui inevitabilmente si lega. Il pubblico di riferimento di questo fumetto è senza alcun dubbio costituito dai videogiocatori che hanno già apprezzato la serie, i quali sicuramente riusciranno a riconoscere questo mondo e a interfacciarvisi in modo più incalzante. Anche chi non conosce nulla può apprezzare questo manga, perché resta comunque un buon fumetto action ambientato in un mondo distopico che presenta anche qualche interessante spunto filosofico.

YoRHa Assalto a Pearl Harbor vol. 01-04
di Yoko Taro e Megumu Soramichi
192 pagine, f.to 12×18 cm, b/n
J-Pop Manga, gen-ott 2024
6,90€ cad.

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