Ci siamo già soffermati sulle peculiarità delle collane legate al mondo di Dragonero, estremamente variegate e indirizzate a varie tipologie di lettori. Dopo la serie classica bonelliana, i romanzi di narrativa (recentemente ristampati), le uscite per ragazzi e quelle per lettori maturi, la collana cartonata in bianco e nero per libreria Gli Eroi rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione dell’universo dragoneriano, con l’approfondimento in avventure solitarie della personalità dei vari protagonisti, che rivelano aspetti finora non raccontati del loro passato.
La quarta uscita non poteva che essere dedicata ad Alben, il Luresindo, potente mago che (presente sin dalla prima avventura, lo storico Romanzo a Fumetti) porta tra i vari personaggi saggezza e un pizzico di mistero, rivelandosi nel corso della saga architetto di piani non sempre comprensibili dallo stesso Ian – e di cui ultimamente avevamo un po’ perso le tracce.
Nella storia realizzata da Stefano Vietti per i testi e disegnata da Simone Garizio con un ottimo bianco & nero, troviamo Alben nelle terre del sud impegnato in una cerca per trovare qualcosa che gli permetta di contrastare l’imminente invasione degli Abominii, che percepisce grazie ai suoi poteri. Nello stesso tempo, Alben sta cercando di ricostruire una scuola che possa crescere la futura generazione di Luresindi, dato che – dopo la Guerra contro le Regine Nere – è rimasto uno degli ultimi della sua stirpe. La sua prima recluta è Ryon, vecchio compagno di studi, rimasto in coma per decenni a causa di un maleficio e che conserva il suo aspetto infantile.
Protetto dalla sua Madre Guardiana Yamara, trova in lande desolate e palazzi cadenti un Dakpa Sonam, un libro magico, utilizzando anche la Magia Oscura, da negromante. Sfruttando la reliquia, riesce ad affrontare un Signore degli Abominii e inizia a tessere la sua tela per fronteggiare l’invasione prossima ventura.
Splendida la copertina realizzata da Michele Rubini, ma tutto il volume è ben confezionato, con una bella scheda di approfondimento del personaggio e una galleria di schizzi e matite, e fa bella mostra di sé in libreria e fumetteria. Si dubita che la Bonelli ne realizzerà mai una versione da edicola.
Non una storia fondamentale all’interno dell’economia della serie, ma permette in ogni caso di approfondire alcuni aspetti di uno dei protagonisti delle storie dell’albo regolare: dimostrazione, una volta di più, di come gli autori abbiano sotto controllo ogni aspetto dei vari archi narrativi, legati tra di loro.