Il 1° settembre 2023 Max Bunker annuncia, nel corso di un’intervista al TGR Lombardia, che si è un po’ stancato di scrivere Alan Ford, per cui la serie sarebbe finita con il n.660 e poi ci sarebbe stato un nuovo personaggio: Petra. Sennonché, il 12 dicembre 2023 viene messa online un’altra sua intervista rilasciata all’emittente pubblica serba RTS, nella quale Bunker dichiara che è stato tutto un malinteso: “Qualcuno ha detto che avrei smesso di scrivere Alan Ford solo perché avevo detto che stavo lavorando a un nuovo fumetto”. Poi, nella rubrica “Max dixit!” del n.658, scrive che Alan Ford “riprenderà anastatico partendo dal numero uno, mentre ci sarà la nuova serie in formato un po’ più grande”.
Invece, in quarta di copertina di quest’ultimo numero compare il prossimamente del 661 dal titolo Un tuffo nel passato, che pare ristamperà due vecchie storie di Paolo Piffarerio nel formato consueto…
A questo punto, nessuno ci capisce più niente…
Ma la storia del 660, chiederete voi? Giusto, Il piano di Putifarre… sconclusionata forse un pochino meno della precedente, ma che non approda comunque a nulla, tra fughe dalla Russia, furti di libri, incubi a due (Alan Ford e Minuette sognano di finire impiccati)… fine!!! Che il piano di Putifarre fosse invece il piano di Max Bunker di tenere sulla corda i suoi lettori? Mah!
P.S. I disegni sono di Luca Esposito, abbastanza in sintonia con lo stile alanfordiano.
In appendice, i fumetti brevi “Il mostro” e “Il regalino” entrambi disegnati da Marco Nizzoli.
Nell’editoriale, Max Bunker pubblica le lettere di quattro lettori che si sfogano con lui in merito a Mattarella, il Papa, i palestinesi che bruciano insegne di partito e gli immigrati che violentano… Lui commenta semplicemente scrivendo che le mail e le lettere le ha tutte distrutte, così che nessuno possa attingere a nomi e cognomi di chi esprime il suo pensiero liberamente senza correre il rischio che qualche folle combini guai.