Nelle varie collane che compongono la saga fantasy di Dragonero sono state numerose le storie brevi, utilizzate dai creatori della serie – Luca Enoch e Stefano Vietti – per porre l’attenzione su determinati aspetti che emergevano nella saga, come le origini o il destino di certi comprimari. Con il tempo e con l’avvicendarsi delle varie run (come il Ribelle e oggi Mondo Oscuro), le storie brevi ci sembrano anche il modo migliore per rallentare la narrazione orizzontale che intreccia i vari albi, per renderla meno concitata.
È il caso, ci sembra, anche di questo I baluardi dell’Erondar, n.13 di Dragonero Mondo Oscuro, uscito lo scorso novembre (anche con copertina variant, sempre eseguita dall’ottimo Gianluca Pagliarani), che presenta tre storie scritte dai due creatori della serie e dal curatore Luca Barbieri. Le storie soffermano la loro attenzione su differenti personaggi, protagonisti del conflitto tra gli spaventosi Abominii e l’esercito imperiale, impegnati a difesa del Grande Vallo che separa L’Erondar dalla Terra dei Draghi dove vivono i combattivi Algenti, elfi mutati all’epoca della prima invasione.
Nel primo racconto, che dà anche il titolo all’albo, scritto da Barbieri per i disegni di Fabiano Ambu (solitamente disegnatore di Dampyr, alla terza prova su Dragonero), scopriamo cosa succede al Grande Vallo, dove il comandante Davenant riesce a fronteggiare gli Algenti, guidati da un potente Alfiere, soltanto grazie alla collaborazione dell’Abominio rinnegato Daron. Veramente spettacolari le tavole realizzate da Ambu, ambientate in un non-luogo dove le leggi della fisica sembrano capovolte.
In Gandulthar – che Enoch scrive per le matite di Alessio Cammardella – ci troviamo nel tratto del Vallo controllato dagli Elfi del Nord, anch’essi sotto attacco da parte degli Algenti, con una sempre più guerresca Sera a venire in loro soccorso, soprattutto quando la presunzione degli Elfi si scontra con l’inaspettata capacità organizzativa dei brutali avversari.
Nell’ultimo racconto, Nelle Terre di Raghnar (scritto da Vietti per Alex Massacci), i protagonisti sono finalmente Ian e Gmor, alle prese con l’invasione degli Abominii nelle lande inospitali del nord.
Un albo interlocutorio composto da 3 racconti di lunghezza e importanza differenti, in cui gli autori della serie riescono ad inserire comunque alcuni elementi di grande interesse – anche per la continuity orizzontale della serie – aggiungendo un altro piccolo tassello alla saga di Dragonero.