“Viaggio notturno n.1 – La casa”
di Vanna Vinci

Il primo numero della nuova serie di Vanna Vinci per la SBE, una storia di vampiri ambientata a Bologna

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5/10

Ad inizio mese Vanna Vinci ha ricevuto il Romics d’Oro, durante la XXXII edizione dell’evento romano dedicato al mondo del fumetto, aggiungendosi al considerevole elenco di maestri del fumetto insigniti della preziosa onoreficenza. 

L’autrice sarda, creatrice della Bambina Filosofica e di tante biografie dedicate a eminenti figure femminili, da Frida Khalo a Maria Callas, ha recentemente iniziato una nuova miniserie in quattro parti per la Sergio Bonelli Editore, Viaggio Notturno, in cui recentemente è uscito il secondo volume, La Bambina.

Nel primo volume, La Casa,  abbiamo fatto la conoscenza della giovane Jana che arriva a Bologna per ereditare l’appartamento della pittrice Vera Mayers, appena scomparsa. In una Bologna mai rappresentata in maniera così tetra, la giovane antropologa viene a conoscenza dell’esistenza dei misteriosi Neuri, popolo antichissimo dalle oscure pratiche e incrocia il suo cammino con il commerciante Lupo Senzanome. La frequentazione dello studioso e dell’amica di Vera, Amara Malcontenti, trasporta Jana in un mondo misterioso, dove nulla pare essere ciò che sembra.

Vinci con quest’opera ritorna a tematiche che aveva già affrontato in passato, come i Vampiri, protagonisti di una delle sue opere d’esordio, L’Altra Parte, e a tematiche maggiormente intimiste, immerse nell’atmosfera per lei consueta di Bologna.

La narrazione così lenta, imperniata sull’angoscia che la protagonista sperimenta ad entrare nel mondo ambiguo e misterioso che si trova ad affrontare, è in netto contrasto con la tradizione avventurosa bonelliana. Lo stile onirico con cui Vinci illustra la vicenda non facilita l’immedesimazione con la protagonista durante la lettura, in una storia che non suscita particolari entusiasmi. Vedremo se nelle parti successive questo ritorno al passato di Vanna Vinci riuscirà a catturare maggiormente i lettori bonelliani.

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Massimo Cappelli

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