HS Tak e Isabella Mazzanti confezionano questa buona graphic novel ambientata nel Giappone feudale della fine del 1500 inserendosi, senza troppi scossoni, nell’ampio filone dei racconti di formazione e vendetta.
Al centro dell’avventura c’è la giovane Hitomi: la sua famiglia è stata sterminata da un samurai nero (Yasuke, figura realmente esistita) e lei, rimasta sola, decide di vendicarsi. Per farlo attraverserà il Giappone del periodo Sengoku – uno dei periodi di più forte frammentazione del Paese del Sol Levante – fino a ritrovare il samurai e convincerlo ad addestrarla con l’obbiettivo di imparare tutto ciò che le serve per poterlo finalmente uccidere.
Come detto, HS Tak rimane sostanzialmente fedele a tutta la narrativa che fino ad oggi ci ha raccontato di samurai e Giappone, non apportando alcun sostanziale sconvolgimento narrativo al genere. Medesimo discorso in merito al trattamento delle dinamiche di crescita e maturazione dei personaggi o al tema della vendetta, che scorrono lineari e prevedibili. Tutto è quindi sempre abbastanza standardizzato sugli stilemi classici del genere, senza particolari scossoni.
Eppure la bravura di HS Tak nella gestione del ritmo e degli avvenimenti, la scrittura dei personaggi e, in particolare, l’eccellente lavoro di Isabella Mazzanti, riescono a confezionare un opera interessante e altamente piacevole da leggere e da sfogliare nonostante le premesse di cui sopra.
Un lavoro onesto e puntuale che, con un buon ritmo, non manca di colpire il lettore con ottime punte di realismo dalle tinte molto forti.
Una buona lettura, quindi, e soprattutto un’affascinante prova artistica della disegnatrice italo-polacca che ricerca, in ogni tavola, una costruzione ed una cifra stilistica arguta e puntuale. La sua attenzione ai colori, al dettaglio ed alla corrente artistica del periodo è impeccabile.