In vista dell’ormai imminente traguardo del n.400, la testata intitolata all’Agente Alfa continua a barcamenarsi tra storie di diseguale levatura qualitativa. In questo caso, è già l’altisonante titolo a porre il lettore in posizione guardinga: se cotanta premessa fosse rispettata, si dovrebbe avere una storia tale da strappare gli applausi dalle mani, in quanto evidentemente in grado di affrontare in forma compiuta – e in sole 94 tavole – un tòpos tutt’altro che banale…e invece, come era facile immaginare, a questa “essenza” non si arriva praticamente mai.
Eppure è evidente che Davide Rigamonti ce la mette tutta per rimodellare una congerie di spunti già noti secondo una prospettiva per quanto possibile originale, usando come elemento di partenza quello della pittrice che, in un’epoca di fortissima spinta digitale, ancora è capace di ammaliare il pianeta (e non solo, sembra…) con solo una tela, dei colori e dei pennelli – con un rimando tra l’altro probabilmente nemmeno voluto al n.54.
Al netto di questo, la trama procede in maniera disordinata – per Nathan e per il lettore – fino a poche pagine dalla fine, quando l’autore pure riesce a riportare in qualche modo la narrazione sulla giusta strada, ma ormai lo spazio a disposizione è concluso e la vicenda rilascia solo la sensazione di “scopiazzatura” delle recenti avventure spaziali a firma di Vigna e Bertolini.
Il versante grafico è, anche qui, la riprova di come una non efficace visualizzazione di una storia ne riduca (in questo caso ulteriormente) la caratura: Mario Jannì non ha un tratto adatto all’universo neveriano, e il suo essere “fuori posto” traspare dalla prima all’ultima pagina; certo, la mestieranza fa sì che il generale omaggio a Picard sia relativamente riconoscibile, ma al di là di ciò rimane solo qualche riuscita pin up della pittrice Dianne Lacette. La cover di Sergio Giardo è qualitativamente ben al di sopra, e non (solo) per l’azzeccato tono psichedelico della colorazione. Un po’ poco questa volta per convincere il lettore di aver fatto un adeguato investimento.