Tascabili BUR n.62
“Ti saluto, Charlie Brown!”

Le storie degli anni '70 che hanno creato il mio immaginario fumettistico

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Il 1975 fu un anno fondamentale per le mie scoperte fumettistiche: alle letture di Zagor e Tex, ormai consolidate e spesso eccellenti (e su cui tornerò più volte in questa rubrica), si aggiunsero nell’arco di pochi mesi tre esordi pirotecnici… Di Mister No e di Lanciostory parlerò prossimamente: oggi mi concentrerò sugli immortali Peanuts.

Come accennavo nell’articolo che ho dedicato a questo fumetto nella rubrica Collaterali in edicola, per molti anni ho trascorso la prima quindicina di agosto al mare, in vacanza con una coppia di zii e di mia cugina (di qualche anno più grande di me), che leggeva un sacco di fotoromanzi… ma anche, per fortuna, i tascabili settimanali della BUR che, a partire dal n° 62 (pubblicato appunto a metà 1975), ristamparono per anni e anni – alternandoli con altre opere – le avventure di Charlie Brown, Snoopy e tutti i personaggi creati da Charles M. Schulz.

Ogni volumetto era composto da 132 pagine, in cui venivano rimontate in verticale le strisce orizzontali originali, senza seguire alcun intento cronologico bensì basandosi su una (blanda) raccolta tematica – ma solo dalle uscite successive: questo primo volumetto, infatti, fungeva quasi da introduzione e permetteva di fare subito la conoscenza dei vari personaggi, immortalati con le loro caratteristiche immutabili nel tempo a partire da Snoopy (scrittore di romanzi o grande bracchetto), Linus perennemente attaccato alla sua coperta, la scorbutica Lucy (psichiatra cinica o innamorata – non ricambiata – del pianista Schroeder)…

E, naturalmente, Charlie Brown: da subito, perennemente sconfitto in qualunque circostanza, che si tratti di far volare un aquilone, giocare a baseball, prendere a calci un pallone, corteggiare la ragazzina con i capelli rossi, perfino accudire Snoopy (che nemmeno ricorda il suo nome, definendolo “il bambino dalla testa rotonda”).
Un perdente nato, insomma, eppure mai rassegnato… di cui era impossibile non innamorarsi.

I Peanuts nella rubrica Collaterali in edicola

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