La rinascita di Warlock

Il ritorno dell'Adam Warlock degli anni '90

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Tanta nostalgia degli anni ’90

Questo sembra essere un buon periodo per i fan di Adam Warlock, supereroe Marvel che ebbe il suo momento di maggior fama negli anni ’70 – grazie alla straordinaria interpretazione che ne diede Jim Starlin. Nel giro di pochi anni abbiamo potuto vedere l’esordio cinematografico dell’eroe dorato (per quanto deludente e strampalato) in I Guardiani della Galassia Vol.3, la riproposizione delle sue prime storie nei bei volumi del collaterale da edicola Super Eroi Classic e la ristampa, nel cofanetto da libreria dedicato a Thanos, dei numeri della serie degli anni ’90 intitolata Warlock and the Infinity Watch, all’epoca rimasti inediti in Italia. Per suggellare questo periodo di ritorno lo scorso dicembre è apparso in fumetteria, sempre per Panini Comics, Warlock Rinascita: è il volume che raccoglie l’ultima miniserie realizzata negli Stati Uniti, realizzata dal consueto duo Ron Marz e Ron Lim.

Adam Warlock ha una storia considerevole all’interno dell’Universo Marvel, dopo la prima apparizione nelle classiche storie dei Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby nel 1967, con il nome di Lui, come una creatura artificiale creata da alcuni scienziati che avrebbero voluto dominare l’umanità.

Il passato di Warlock

Dopo un breve e sfortunato incontro con Thor, Lui riceve il soccorso dell’Alto Evoluzionario, che lo ribattezza Adam Warlock e gli dona la Gemma dell’Anima per farlo diventare il Messia della ControTerra, un pianeta del Sistema Solare – in tutto e per tutto uguale al nostro ma con un’orbita opposta – in storie scritte da Roy Thomas a partire dal 1972.

A metà degli anni ’70 è Jim Starlin a prendere in mano le redini di Warlock, trasformandolo in un tormentato eroe cosmico che deve fronteggiare il Magus – una sua corrotta versione del futuro – e soprattutto Thanos il Titano, folle adoratore della morte che vuole la distruzione dell’Universo: il nostro eroe lo affronta fino a perdere la sua vita in un ciclo di storie leggendario, che rappresentano probabilmente il vertice narrativo della Marvel degli anni ’70 per la profondità dei temi affrontati e per il taglio psichedelico. Lo stesso Starlin ripropone poi il personaggio agli inizi degli anni ’90, facendolo resuscitare, a partire dalla miniserie Infinity Gauntlet (il Guanto dell’Infinito), che tanto successo ha avuto anche nelle recenti trasposizioni cinematografiche.

È proprio nelle storie degli anni ’90 che è inserita narrativamente la miniserie Warlock Rinascita, quando Adam – dopo aver rifiutato il potere assoluto derivante dal Guanto dell’Infinito – aveva fondato la Guardia, distribuendo le varie gemme a Gamora (la donna più letale della galassia), Pip il Troll, Dragoluna e Drax il distruttore, scegliendo come sede l’Isola dei Mostri dell’Uomo Talpa, lo storico avversario dei Fantastici Quattro.

L’arrivo di Eve Warlock

Nella miniserie appena uscita, l’apparente tranquillità del gruppo viene turbata dall’arrivo della misteriosa Eve Warlock, apparentemente la sua controparte femminile, decisa a sopprimere Adam per impossessarsi della Gemma dell’Anima. Come in passato nei momenti di difficoltà, Adam decide di rifugiarsi nel Mondo dell’Anima, da viene fatto uscire solo dall’intervento congiunto di Legacy – il figlio del primo Capitan Marvel – e del Dottor Strange. Dopo aver nuovamente fronteggiato Eve, Warlock scopre che dietro alle sue azioni c’è l’Alto Evoluzionario, ancora una volta all’opera con i suoi consueti piani di manipolazione di interi pianeti.

La curiosa ambientazione negli anni ’90 è inserita in un progetto più vasto della casa editrice, inaugurato con un’analoga miniserie dedicata a Silver Surfer, sempre realizzata dalla coppia Marz & Lim, intitolata Silver Surfer Rinascita. Evidentemente un generico ritorno al passato è ritenuto una fonte di ispirazione alla Marvel, anche se purtroppo in questa occasione non si riesce a catturare la magia perduta con il trascorrere del tempo.

Uniti contro l’Alto Evoluzionario

Ron Marz prova ad utilizzare gli stilemi di scrittura tipici di Starlin – ma inutilmente, dato che non ne possiede né la profondità di scrittura, né tantomeno lo humour e la brillantezza, limitandosi a riproporre ambientazioni e personaggi consueti: Warlock è sempre sull’orlo di una crisi di nervi e vorrebbe rifugiarsi nel Mondo dell’Anima. I suoi partner consueti, Gamora e Pip, si notano solo per la loro inconsistenza, senza che neppure il Troll riesca ad alleggerire i toni drammatici con le consuete battute, nel ruolo da giullare in cui era solito utilizzarlo Starlin. L’antagonista Eve, una Warlock in versione femminile, somiglia troppo a Lei, la “cattiva” della Crociata dell’Infinito, senza possederne però l’afflato mistico e si rivela solo una pedina nei piani dell’Alto Evoluzionario. La presenza di Legacy è del tutto ininfluente, e sembra inserita esclusivamente per aprire la scena alla prossima miniserie, con l’arrivo finale di Silver Surfer.

I disegni di Ron Lim, questa volta coadiuvato alle chine da Don Ho, ci sono sempre apparsi  senza infamia e senza lode, e anche in questa occasione non brillano in maniera particolare – soprattutto nelle illustrazioni a figura intera, con i protagonisti rappresentati in maniera troppo statica. Molto efficace e curata la colorazione di Romulo Fajardo jr.

Ci sarebbe veramente da interrogarsi sulla scelta editoriale di occuparsi del passato recente di questo personaggio invece di utilizzarlo in storie contemporanee, dove è possibile trovare nuovi modi di raccontarlo (come è avvenuto per tanti altri personaggi Marvel) invece di rifugiarsi in trame e ambientazioni magari più rassicuranti per noi lettori più stagionati, ma che rischiano di risultare già viste e perlopiù noiose.

Massimo Cappelli

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