I confini del tempo sono pura utopia per l’essere umano, come del resto molte altre cose. Per i fumetti, invece, tutto è possibile e questo è uno degli aspetti che ci fanno amare questa forma d’arte – e Alfredo Castelli è stato un vero maestro, sotto questo aspetto.
In queste storie ristampate da IF edizioni, le avventure di Martin Mystère e compagni si spingono fino ai monti Hangaj della Mongolia per andare a scovare le origini dell’uomo di Neanderthal nonché il popolo da cui deriva il personaggio spalla di Martin: Java.
La città delle ombre diafane e Le creature dell’abisso sono entrambe ambientate nello stesso tempo e negli stessi luoghi, con tanto di spedizione scientifica guidata dalla dottoressa Avalon Hillman, curiosa di sapere se tutte le storie raccontate dal BVZM sul compagno ‘neanderthaliano’ siano corrette.
Succede che la spedizione subisce un brutto colpo e, oltre ai personaggi principali, viene coinvolto un certo signore dal nome Peter Kramer, che aiuterà la squadra di recupero e non solo per andare alla ricerca della città “fantasma” delle ombre diafane dove, tra l’altro, si nasconde un oggetto molto pericoloso per le sorti del mondo.
La scrittura di Castelli è prolissa, forse anche un pochino ripetitiva in alcuni passaggi: ciò non impedisce di godere appieno della narrazione. L’apparato grafico invece è equilibrato: i fratelli Cassaro rendono bene le ambientazioni che da sole valgono il prezzo dell’albo.
Le due storie sono uscite rispettivamente nei numeri 17 e 18 della serie regolare, nei mesi di agosto e settembre del 1983.
Ciao Alfredo, ovunque tu sia adesso…
Il nostro ricordo di Alfredo Castelli nella rubrica uBC Story
Lo Speciale Sulla Tavola che gli abbiamo dedicato
Per un approfondimento sul volume della IF edizioni, sul canale “Pequod • Fumetti e mondi possibili” del nostro Michele Tarzia è disponibile la video recensione.