In modo analogo a quanto avevamo fatto in occasione dell’albo a colori che festeggiava i 75 anni di Tex, con un’intervista al disegnatore e copertinista Claudio Villa, abbiamo deciso di intervistare il copertinista e disegnatore del numero 700 di Zagor, il sempre disponibile Alessandro Piccinelli, che ha risposto alle domande del nostro Marco “Baltorr” Corbetta. Buona lettura!
Zagor ha appena raggiunto il ragguardevole traguardo del n.700 della serie gigante (senza contare i tanti albi fuori serie)! Ci vuoi raccontare un ricordo particolare, non necessariamente di carattere professionale, che ti lega allo Spirito con la Scure?
I miei nonni avevano una casa di villeggiatura in un paesino della Valle Intelvi, sul lago di Como. Le vacanze estive le passavo in gran parte lì e ricordo che mi portavo dietro tantissimi fumetti: Tex, Dylan Dog, Nick Raider, Ken Parker e naturalmente Zagor! Per immergermi meglio nella lettura portavo gli albi dello Spirito con la Scure in mezzo al bosco, col sottofondo della natura, immaginandomi di essere a Darkwood. Ad ogni rumore credevo comparisse Zagor che sfrecciava da un albero all’altro… Ho provato ad emularlo con scarsi risultati, le acrobazie lasciamole fare a lui, è meglio 🙂
Il n. 700 di Zagor ha avuto tre edizioni: quella da edicola, la variant contenuta nella Zagor Box – sempre disegnata da te – e quella ad opera di Asaf Hanuka, tutte a loro modo molto significative. Ma sappiamo che tu realizzi varie copertine da sottoporre alla scelta definitiva della redazione. Quante ne hai fatte per l’occasione?
Ne avevo fatte tre, ma per la copertina definitiva le idee erano già ben chiare in redazione. Infatti doveva essere semplice nell’impostazione, nessun richiamo particolare alla storia e agli altri personaggi della vicenda (essendo un numero celebrativo, anche la cover doveva dare immediatamente quest’idea) e doveva avere quattro protagonisti: Zagor, Cico, un accenno di natura e il simbolo dell’Aquila sullo sfondo. Credo che il risultato finale sia funzionale allo scopo, non ci si può sbagliare: è un albo celebrativo di Zagor!
Per la prima volta, con La foresta dei destini incrociati ti ritrovi ad essere sia copertinista che disegnatore di una storia della serie mensile di Zagor. Com’è stato per te disegnare questo numero? Hai avuto delle direttive particolari?
Finora, per le storie che ho disegnato in casa editrice, ho avuto tre copertinisti eccezionali, per me dei punti di riferimento dal punto di vista umano, artistico e professionale: Gallieno Ferri per Zagor, Claudio Villa per Tex e Maurizio Dotti per Tex Willer (che firmerà anche la cover della mia prossima storia sullo Speciale Tex Willer in uscita a dicembre)! Quindi puoi immaginare la mia emozione nel poter realizzare la cover di un albo da me disegnato, per uno dei personaggi a fumetti che amo di più, in una ricorrenza così straordinaria come il n. 700! La storia scritta da Giorgio Giusfredi mi ha subito divertito nel disegnarla! Mi è stato chiesto di realizzare le tavole con l’inchiostrazione normale, come se andasse poi stampato in bianco e nero, proprio per rimanere fedeli al “metodo” di Gallieno per gli altri numeri centenari. Naturalmente, dovendo essere colorata, abbiamo voluto agevolare la lettura “alleggerendo” qualche sequenza (come quella del duello tra Zagor e Bullsnake o altre), evitando di fare sfondi che appesantissero l’immagine o lasciando aperte le vignette, in modo tale che fosse il colore a “riempire” il tutto!
In questo numero hai dovuto rappresentare uno Zagor “invecchiato”. Non hai provato una sensazione di straniamento? O forse sapevi già come “sarebbe andata a finire”?
Giorgio mi aveva raccontato la storia prima di iniziare a disegnarla, quindi non ho avuto sorprese (quelle dovevano averle i lettori, giustamente). Certo, doveva essere uno Zagor anziano credibile, doveva lasciare fino all’ultimo il dubbio “è lui o non è lui?” Spero di esserci riuscito!
Quanto tempo hai impiegato a disegnare questo numero 700? E qual è il tuo ritmo di lavoro giornaliero?
Difficile dirlo perchè in contemporanea ho disegnato anche lo Speciale Tex Willer che uscirà a dicembre! Per queste due storie ho impiegato due anni e mezzo (disegnando, nel frattempo, una quarantina di copertine di Zagor, giusto per non annoiarmi 🙂 ). È stato impegnativo gestire due storie così importanti, sapendo che erano programmate per delle date non posticipabili: l’organizzazione è fondamentale, quindi ho mantenuto orari d’ufficio molto regolari (anche per avere un minimo di vita sociale alla sera 🙂 ).
Sei soddisfatto della colorazione, diciamo così, molto “classica” che è stata eseguita sulle tue tavole? Non avresti preferito delle sfumature di colore più incisive?
Sono molto soddisfatto della colorazione e ne approfitto per ringraziare Sara Sangalli e GFB COMICS per lo splendido lavoro realizzato! Si voleva mantenere una colorazione “tradizionale” che non si distanziasse troppo da quella degli altri numeri “centenari” della serie, per coerenza e rispetto verso la storia editoriale di Zagor. C’è il Color Zagor dove si fanno splendide sperimentazioni col colore, ricche di sfumature, ma sulla serie regolare secondo me è stata fatta la scelta giusta, una colorazione adatta a rendere scorrevole la lettura (che è la priorità) e aiutasse a raccontare meglio alcune situazioni durante la storia.
Com’è stato lavorare con Giorgio Giusfredi? Quanta libertà creativa ti ha lasciato nella realizzazione delle tavole?
Lavorare con Giorgio è stato magnifico, è impossibile non lasciarsi contagiare dal suo entusiasmo! Ha sempre avuto le idee chiare su ogni sequenza, su ogni vignetta in modo da rendermi il lavoro più agevole ma lasciandomi sempre libero di presentare proposte o alternative su inquadrature ecc. Non posso che ringraziarlo per tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme, per l’aiuto che mi ha dato durante la lavorazione – fornendomi tanto materiale e tante idee – e per la passione che ha messo nello scrivere questa storia, intensa, sorprendente, emozionante, ricca d’azione, mai banale e piena di “zagorianità”!
Un’ultima domanda: come dicevi in precedenza, stai terminando i disegni del séguito della storia che vede alleati il giovane Tex Willer e il “maturo” Zagor. Puoi darci qualche anticipazione?
Più di tanto non posso rivelare, per non rovinare la lettura. Posso però dire che, oltre a vedere di nuovo agire insieme Tex e Zagor, in questo séguito di Bandera ci sarà l’incontro tra Cico e un giovane Kit Carson, davvero tutto da leggere!
La conversazione con Alessandro finisce qui. Prima di salutarvi, noi di uBC vi lasciamo questi “archivi zagoriani” per leggere (o rileggere) vecchi articoli sul nostro eroe in occasione di questa bellissima ricorrenza.