Zagor dopo Nolitta (dal n.601 al n.700)

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Domani esce in edicola il 700° numero di Zagor. uBC festeggia questo evento con una serie di articoli che ci accompagneranno per tutto il mese, a partire da questa nuova puntata (corposa come le precedenti) delle “centurie” dedicate a quello che è successo a Zagor dopo Nolitta. Nell’esposizione troverete tutti i 45 racconti della settima centuria della serie regolare, mentre per le storie extra inedite uscite in edicola nello stesso periodo (ben 119, tra cui 3 bis e 74 racconti brevi) sono stati selezionati 16 racconti “lunghi” e 2 “brevi”.

Cambiamenti

Il settimo ciclo centenario è caratterizzato da una serie di cambiamenti di “rottura” con il passato per Zagor, riflesso dell’evoluzione della sua casa editrice dopo la scomparsa di Sergio Bonelli e di una nuova impostazione commerciale. Si va dalla realizzazione di storie inedite per canali distributivi diversi dalle edicole ai team-up con altri eroi bonelliani (e non solo quelli), con Zagor che comparirà anche in testate altrui: tali novità non saranno oggetto di questo pezzo.

Cambiamenti profondi riguardano anche i concetti di storie e serialità. Da un lato sono introdotti i racconti brevi, che per numero oltrepasseranno nettamente quelli regolari, dall’altro sulla testata madre si punta a mantenere Zagor il più possibile a Darkwood, una cosa che ridurrà al minimo essenziale le periodiche trasferte rispetto alle centurie precedenti. Allo stesso tempo, si moltiplicano le sottotrame che si sviluppano in più episodi distinti ma anche le storie di introduzione e di transizione dai finali che lasciano le vicende principali in sospeso per essere riprese qualche anno dopo.

Quest’ultimo aspetto si coglie sin dal racconto che apre la settima centuria, con il primo ritorno nel terzo millennio del più grande nemico di Zagor, il professor Hellingen (n.376-379), che avevamo lasciato prigioniero del demone Wendigo nella dimensione del Caos. La storia, infatti, inizia in due episodi consecutivi ma si completerà soltanto a metà centuria.

Il ritorno degli extraterrestri Akkroniani (n.178-182) nel celebrativo n.600 ha avuto un imprevisto effetto collaterale: la riattivazione delle apparecchiature aliene rimaste sulla Terra anni addietro. Nei n.601-602 (di Burattini e Ferri), dai laboratori akkroniani sepolti nel monte Naatani fuoriescono inarrestabili e sanguinari automi incaricati di uccidere Zagor: un “piano di riserva” concepito a suo tempo da Hellingen per vendicarsi. Venuto a conoscenza che lo scienziato è stato clonato dai macchinari alieni conservati alla base governativa di Altrove, Zagor parte per Philadelphia per costringere il suo nemico a fermare gli automi. Si tratta dell’ultima storia della serie regolare illustrata da Gallieno Ferri.

Nei n.602-605 (di Burattini e Sedioli-Verni), Zagor è giunto a Philadelphia ma, dopo aver incontrato il rinato Hellingen, viene fatto arrestare dal Generale Nolan, intenzionato a sfruttare le invenzioni dello scienziato per scopi militari. Liberato da Cico e dagli agenti Jesse e Robers di Altrove, Zagor scopre che Hellingen è fuggito dalla base grazie alla complicità del giovane studioso Quaritch, ammaliato dal suo genio. Lo scienziato e il suo discepolo si recano al laboratorio del Monte Naatani, da dove un esercito di invincibili automi è pronto per andare alla conquista degli Stati Uniti. Catturato da Hellingen e messo in una situazione senza via d’uscita, Zagor comprende una visione mandatagli da Kiki Manito ed evoca Wendigo, che trascina nella dimensione del Caos il clone dello scienziato.

Nei n.605-606 (scritti da Burattini) esordisce ai disegni Fabrizio Russo. Ancora a Philadelphia per le conseguenze della precedente avventura, Zagor e Cico ritrovano l’agente Raven di Altrove (n.376-379), alias Edgar Allan Poe. Insieme a lui restano coinvolti nei delitti di un serial killer che divora in parte le sue vittime, una vicenda collegata alla vera cronaca di un tragico naufragio che lo scrittore aveva rielaborato per il romanzo che ha da poco pubblicato, “Le avventure di Gordon Pym”.

I n.607-608 (illustrati da Bisi) ospitano l’ultimo racconto di Ade Capone, pubblicato postumo. L’alleanza tra un generale e un ex-ufficiale dei Lupi Neri (n.30-32) ha permesso all’antico corpo militare di rinascere con il nome di “Iron Wolves” e la dotazione di corazze ricavate dai segreti di Sam Fletcher, alias Iron Man (n.15). A sventare il loro piano di distruzione delle tribù di Darkwood penseranno Zagor e Tonka, con quest’ultimo che vuole vendicare la morte del giovane guerriero che avrebbe voluto come suo successore alla guida dei Mohawk.

L’addio a Gallieno Ferri

Nei n.608-610 (di Burattini e Torricelli), Zagor e Cico tornano insieme alla spedizione del professor Oldbones (n.469-471) nella valle desertica dove tempo addietro il defunto e folle archeologo Krebs aveva edificato una piramide per diventare un nuovo faraone (n.21-22). Tra le rovine della stessa, trovano una stanza segreta in cui Krebs aveva nascosto un antico demone in grado di creare – in un’altra realtà – un regno egizio su misura per lui, dove Zagor, Cico e un archeologo traditore vengono proiettati.

Il 2 aprile 2016, nel corso della pubblicazione di questa storia, muore Gallieno Ferri all’età di 87 anni. Cinque anni dopo la scomparsa di Sergio Bonelli (1932-2011), Zagor è pertanto orfano di entrambi i suoi creatori. Le copertine di Ferri terranno compagnia ai lettori fino al settembre 2016, poi la loro realizzazione passerà ad Alessandro Piccinelli, classe 1975, che dieci anni prima aveva illustrato una sola avventura di Zagor per poi diventare uno degli illustratori di punta di Tex.

Nei n.611-612 (di Zamberletti e Chiarolla) Zagor, Cico, il giornalista Craig Turner (Maxi n.2) e un guerriero pellerossa in cerca di riscatto sono alle prese con una potente compagnia petrolifera le cui attività estrattive, oltre a creare un clima di forti tensioni con popolazione e allevatori, stanno causando una serie di disastri ambientali e mettendo a rischio la sopravvivenza di una vallata.

Nei n.613-614 (di Burattini e Barison) il trapper assassino Hays (n.457-458), evaso da un pianeta-prigione nel cosmo, torna a Darkwood insieme ad alcuni mostruosi galeotti extraterrestri e riprende a delinquere. Zagor li sconfigge grazie alla collaborazione di Change, un alieno mutaforma capace di leggere la mente e assumere l’aspetto delle persone toccate, che resterà a vivere a Darkwood. Il n.614 è l’ultimo della serie regolare con una copertina di Ferri.

L’ultimo albo in assoluto con una copertina inedita del creatore grafico del personaggio è il Maxi n.28 (di Burattini e Prisco). Zagor, Cico e Craig Turner giungono in soccorso di Satko tra le strade di Richmond e sui sentieri di montagna per sventare una nuova minaccia della Guardia Nazionale Georgiana ai danni dei Cherokee. Infatti, una piccola comunità scampata all’esilio (Maxi n.2) di quella sfortunata tribù vive nascosta sui Monti Appalachi, custodendo un carico d’oro risalente al periodo in cui la nazione Cherokee aveva giurato fedeltà al Re d’Inghilterra. È l’ultima storia di Zagor illustrata da Prisco.

L’albo della serie regolare dell’ottobre 2016 segna l’epocale esordio di Alessandro Piccinelli alle copertine di Zagor, che coincide con quello di Luigi Piccatto (storico illustratore di Dylan Dog) ai disegni. Non si tratta di un caso: l’albo, eccezionalmente a colori, oltre a corrispondere al n.666 della numerazione Zenith, esce in contemporanea con il trentennale di Dylan Dog ed è un omaggio alle storie che il suo creatore, Tiziano Sclavi, scrisse in gioventù per Zagor, creando inoltre un collegamento narrativo con l’indagatore dell’incubo. Si tratta inoltre del primo di ben sei episodi autoconclusivi che contraddistingueranno la settima centuria (nei 600 albi precedenti erano stati nove in tutto, albi centenari inclusi).

Nel n.615 (di Mignacco e Piccatto-Riccio) Zagor e Cico, accompagnati da Digging Bill e Lupo Solitario (n.198-199), tornano nel Regno di Golnor (n.194-196). Lì sventano, insieme al guerriero riol Galad, al mago Elchin e all’elfa arciera Lylan, la minaccia di un uomo incappucciato e del suo braccio destro, Coltello Lucente, stregone della Congrega dei Senza Volto di Devil Mask (n.201-203). L’uomo incappucciato si rivela essere un “giovane” Xabaras, la nemesi di Dylan Dog, che a Golnor ha trovato in un lago maledetto (n.200) la fonte per il suo futuro siero in grado di resuscitare i morti. Dopo questo episodio la già variegata popolazione di Golnor si arricchisce della tribù pellerossa dei Senza Nome (esuli di popoli diversi, tra cui lo stesso Lupo Solitario) e dei guerrieri Riol, perduti in tempi antichi e tornati in vita, di cui Galad e la moglie Lara diventano sovrani.

La beffa di Rakosi

Nei n.616-618 (di Rauch e Della Monica), intorno ai luoghi che furono teatro dell’ultimo scontro con il Barone Rakosi (n.397-399), risvegliatosi ma ancora debole dopo una lunga catalessi, si incrociano le piste di più gruppi alla ricerca del suo nascondiglio: Zagor, Cico e Metrevelic, che stanno indagando su una nuova epidemia di vampirismo; la contessa Ylenia Varga (n.397-399), in cerca di vendetta contro Rakosi; Mister Ferguson (n.525-527), divenuto cacciatore di vampiri, che vuole ucciderla; il non-morto Svatek, al comando di uno spietato squadrone di ussari vampirizzati, che a sua volta vuole eliminare Rakosi per assorbirne i poteri. Rakosi approfitta del “tutti contro tutti” e si dilegua, imbarcandosi alla volta dell’Europa per recuperare le forze nella terra natia, mentre Ferguson rinuncia alla sua vendetta nei confronti di Ylenia. Dal n.618 (la prima uscita del 2017), in quarta di copertina, al codice a barre viene aggiunta la data esatta di pubblicazione di ogni albo.

Nel Maxi n.29 (di Burattini e Mangiantini) Zagor, Cico, Carpenter e l’equipaggio della “Rosebud” (Almanacco 1999) raggiungono New York per rintracciare una bambina meticcia rapita per essere avviata al mercato della prostituzione. I responsabili del sequestro appartengono alla gang di Mad Saddler, un folle capobanda che domina le zone più malfamate della metropoli, vessandone la popolazione. E mentre la situazione tra le varie bande si fa sempre più esplosiva, i nostri trovano un prezioso aiuto in alcuni immigrati italiani, tra cui i fratelli Vincenzo e Maria.

Nei n.619-621 (scritti da Burattini) esordisce ai disegni Roberto Piere. Zagor e Cico si imbarcano sulla nave “Sea Rider” per soccorrere i marinai del veliero “Freedom”, rimasto incagliato tra i ghiacci della Terra di Baffin. I nostri non sospettano che a bordo c’è un perfido traditore che, dopo avere sabotato il “Freedom” per conto di un mercante senza scrupoli, non esiterà a far affondare il “Sea Rider” e a lasciare Zagor e i compagni alla deriva su una lastra di ghiaccio.

Nei n.621-622 (scritti da Burattini) esordisce un altro disegnatore, Giuliano Piccininno. Sbarcati sulla costa del Maine dopo la precedente avventura, Zagor e Cico restano coinvolti nella vendetta dei “Servi di Cromm” (una società segreta irlandese guidata da un Araldo e che vorrebbe ripristinare gli antichi culti celtici per liberare l’isola dal dominio inglese) ai danni della famiglia del professor Lucius Murphy, che ha causato la loro messa al bando e che, minacciato di morte, è fuggito in America. Per Zagor sarà l’occasione per approfondire la storia e la mitologia dell’isola dei suoi genitori.

Di tutto (e tutti) un po’

Nei n.623-625 (di Rauch e Pesce), una delegazione diplomatica giapponese è in visita negli Stati Uniti, ma qualcuno è interessato a far fallire la missione: i micidiali ninja guidati dal tenebroso Shimada e la banda dei pistoleri di Shaft. Zagor e Takeda (n.485-487), il ronin che ha giurato di uccidere lo Spirito con la Scure, sono costretti dalle circostanze a collaborare tra loro per salvare l’ambasciatore dello Shogun. Completata la missione, Takeda diventa samurai dell’ambasciatore e, rinunciata all’idea di uccidere Zagor, torna in Giappone insieme alla sua famiglia.

Il Color n.5 (scritto da Rauch) contiene l’ultimo episodio illustrato da Ferri, la cui seconda metà è stata completata dalla coppia Sedioli-Verni. L’antica minaccia che provocò la morte della moglie del dottor Metrevelic e lo spinse a lasciare i Balcani si ripresenta, e ora è la vita di sua figlia Aline (n.186-189) a essere in pericolo. Zagor e Cico aiutano l’amico ad affrontarne il responsabile: Goran Dragovic, studioso di magia nera nonché suocero di Metrevelic che, per ottenere i favori delle potenze infernali, ha promesso loro di sacrificare il sangue del proprio sangue.

Nei n.626-627 (di Burattini e Verni), gli scavi in un villaggio minerario riportano alla luce mostruosi parassiti simbiotici che prendono possesso dei corpi umani e rinsecchiscono come mummie le loro vittime. Zagor e un giovane che non ha memoria di un suo precedente incontro con le creature devono impedire che il contagio si propaghi.

Nei n.628-630 (di Mignacco e Venturi) il redivivo Duca Smirnoff (n.150-152), ereditata l’organizzazione del Tessitore (n.459-461), ordisce un complotto per scatenare una guerra mondiale e arricchirsi con il traffico di armi. Il piano prevede di uccidere un reale inglese nelle foreste canadesi e di incolpare del fatto fantomatici sicari russi, portando quindi allo scontro i due imperi. La minaccia viene sventata da Zagor, messo in allerta dal Conte di Lapalette (n.394-396) mentre il Duca, che sfugge alla cattura, ignora di essere a sua volta una pedina del vero e ignoto Tessitore.

Nel Color n.6 (di Marolla e Bisi) una maledizione circonda il lago Weir, teatro di una tragica alluvione che sommerse una villa e che ora sembra infestato dai fantasmi senza pace di coloro che la abitavano. Digging Bill è convinto che la villa nasconda un tesoro e coinvolge nella sua nuova impresa Cico (e a ruota Zagor), ma dovrà salvarsi dalla vendetta di Clarice, una pericolosa avventuriera che, sedotta e tradita, ne aveva finanziato le ricerche.

Nei n.631-633 (di Zamberletti e Laurenti) le piste di Zagor e della pistolera Blondie (n.139-141), evasa dal carcere, si incrociano per combattere Allemby, spietato uomo d’affari che detta la sua legge in una cittadina e che in passato, quando era l’ignoto capo di una sanguinaria banda di rapinatori, provocò la morte dei genitori della ragazza. La vendetta di Blondie si compie al termine di una battaglia in una ghost town in cui Zagor è al suo fianco, ma al termine della loro temporanea alleanza la pistolera fugge con un ostaggio per evitare l’arresto.

Nei n.634-636 (di Burattini ed Esposito Bros) due redivivi e antichi nemici di Zagor uniscono le loro forze per vendicarsi e farsi obbedire da varie tribù grazie ai loro poteri: Marcus, l’uomo volante con lo sguardo da ipnotizzatore (n.2-3) e Thunderman (n.196-198), con il potere di scagliare fulmini dalle mani ma che ora ha bisogno di corpi umani per ricaricarsi.

Nei n.636-637 (di Zamberletti e Mangiantini) Zagor e Cico aiutano Rita Duff (n.465-468) a fronteggiare un banchiere che, con un proprio esercito di vigilantes, spadroneggia con estorsioni e soprusi la florida cittadina da lui creata. Dalla parte dei buoni ci sono anche il gigante Elias (n.465-468) e l’alcolizzato Parrish, ex-pistolero un tempo legato sentimentalmente a Rita.

Nel Color n.7 (illustrato da Laurenti) esordisce ai testi in solitaria, dopo una precedente collaborazione con Colombo (n.589-590), Giorgio Giusfredi. Zagor racconta a Cico una vicenda della sua giovinezza di quando girovagava con “Wandering Fitzy” (n.55-56) e lui e i suoi amici rimasero implicati nei delitti di un misterioso assassino ai danni di una tribù indiana. Il pretesto è fornito da una visita alla morente Jelena, donna amata da Fitzy all’epoca e che ha ritrovato un insolito “testamento” spirituale che scrisse per il suo figlio adottivo: il testo di una canzone.

Nei n.638-640 (di Rauch e Sedioli-Verni) Nayana, figlia di Dharma la strega (n.136-138), rapisce Ramath e intrappola il suo spirito in una dimensione da incubo per farsi rivelare il nascondiglio dell’amuleto di giada che il fakiro aveva sottratto alla defunta madre tempo addietro (n.444-446). Per salvarlo Zagor, Fishleg, Virginia, l’equipaggio della Golden Baby e una giovane zingara accusata di stregoneria si avventurano nelle paludi del New England, dove ad attenderli ci sono un mostruoso servitore e gli Uomini Serpente legati alla mitologia indiana.

Nell’autoconclusivo n.641 (di Mignacco e Cassaro) un misterioso sciamano è in grado di uccidere a distanza con un mortale sortilegio, che utilizza prima per vendicarsi di alcuni soldati e poi per spingere alla ribellione le tribù di Darkwood.

Una mini “Maxi” trasferta

A causa del “veto” alle lunghe trasferte sulla serie regolare, tra il 2018 e il 2019 un nuovo viaggio di Zagor per l’America inizia e si sviluppa su tre numeri consecutivi dei Maxi per poi concludersi sulla testata madre, dove per giustificare la lontananza da Darkwood la storia viene raccontata in flashback dall’agente Raven (n.605-606) ai colleghi Jesse e Roberts (n.602-605).

Nel Maxi n.32 (di Rauch e Di Vitto) il redivivo Eskimo, non più invulnerabile (n.224-226), è ora uno spietato predone che semina la morte tra gli insediamenti di cacciatori della costa settentrionale del Pacifico. Da qui distrugge la nave “Dragoon” di Honest Joe (n.478-482) per attirare e catturare lo Spirito con la Scure. Fuggito dal covo di Eskimo, Zagor guida un esercito di cacciatori e di rinforzi convocati da Honest Joe (i cosacchi del principe Rezanov, n.348-350) nella battaglia finale contro i predoni e, in séguito, regola definitivamente i conti con il suo nemico.

Nel Maxi n.33 (di Perniola e Mangiantini) Zagor e Cico sono ospiti di Rezanov nella colonia russa di Nuova Arcangelo (n.348-350), in Alaska, quando vengono raggiunti da Alexis (n.125-128), il trapper che rinunciò al titolo nobiliare. Alexis sta viaggiando in incognito con una missione esplorativa dell’esercito per recarsi nella colonia russa di Novograd, nel gelido Yukon, un tempo retta dai suoi genitori e da cui fu costretto a fuggire da ragazzino. La popolazione è ora tiranneggiata dal Duca Kozlov, che ha mantenuto segreta la notizia della scoperta dell’oro per arricchirsi.

Nel Maxi n.34 (di Rauch e Sedioli) Zagor e Cico sbarcano in California, dove ritrovano Inés e Rolando (n.353-354), ormai adulti. Rolando è diventato, con il nome di Aquila Nera e un costume simile a quello di Zagor, il simbolo della ribellione nei confronti del Messico, da cui i Californiani vogliono l’indipendenza. Il ragazzo è tuttavia manipolato dal doppiogiochista Harry Goldberg (n.494-495), che sotto mentite spoglie sta fomentando la rivolta per conto del governo americano ma che in realtà mira a diventare il padrone di un nuovo Stato.

I n.642-645 (scritti da Burattini) sono illustrati dal serbo Bane Kerac, primo disegnatore internazionale a esserci cimentato con Zagor già nella collana Color. Zagor e Cico sono arrivati negli aridi territori del Sud-Ovest degli Stati Uniti, dove hanno a che fare con Julia Schulz, una studiosa al comando di un gruppo di banditi e di Apache con cui ha fatto uccidere i membri di una spedizione archeologica per attribuirsi il merito di un’importante scoperta: alcuni papiri dell’antica Biblioteca di Alessandria, nascosti in un pueblo abbandonato.

Un cameo di Kandrax e il destino di Hellingen

Nei n.645-647 (di Burattini ed Esposito Bros) il nuovo Araldo di Cromm (n.621-622) cattura lo Spirito con la Scure per sottoporlo a un rito come vittima sacrificale, in accordo con Kandrax (n.431-435), dietro la promessa che la setta in questo modo potrà accedere alla magia dei druidi. L’intervento del professor Murphy (n.621-622) interrompe il rito e scatena le potenze infernali contro i congiurati, mentre Zagor capisce che Kandrax è ormai pronto a tornare sulla Terra dal suo esilio nella dimensione di Erin.

Nei n.648-650 (di Burattini e Sedioli-Verni) una congrega di scienziati guidata da Quaritch (n.602-605), intenzionata a clonare nuovamente Hellingen, rimette in funzione la vasca che lo ha resuscitato nel castello sul Monte Naatani (n.376-379). Nella sorpresa generale l’occasione è sfruttata dall’Hellingen originale per fuggire dalla dimensione del Caos insieme al proprio clone (n.602-605), che poi sacrifica in un rituale per distruggere Wendigo. Salito a bordo di un disco volante degli Akkroniani, Hellingen punta verso la Base di Altrove (di cui in passato era stato uno scienziato) per eliminare un altro ostacolo ai suoi piani di conquista, ma l’intervento di Zagor (messo in allerta su quello che stava accadendo da Tonka e Verybad) fa precipitare la nave spaziale. Jesse e Roberts informano Zagor che lo scienziato è morto nello schianto, ma a loro insaputa Hellingen è vivo e inizia a collaborare con il governo degli Stati Uniti, che non intende sprecarne il genio scientifico.

Cenni ai racconti brevi

Giunti a metà della settima centuria, è il momento di riferire della novità che ha determinato l’esplosione “definitiva” del numero di storie fuoriserie di Zagor: i racconti brevi. Nel corso della settima centuria ne sono stati pubblicati 74 (di cui 9 riferiti a Cico), che hanno portato a sperimentazioni grafiche e contenutistiche, alla partecipazione di autentiche “guest star” e all’esordio di nuovi autori, alcuni dei quali (come Luca Barbieri, Luigi Coppola e Anna Lazzarini) approdati in séguito anche ai racconti “lunghi”. Per il loro particolare significato, sono da segnalare gli esordi di Gabriella Contu e Lola Airaghi, vale a dire delle prime donne in assoluto – rispettivamente – ai testi e ai disegni dello Spirito con la Scure, nonché il ritorno una-tantum di Marcello Toninelli. Tutti e tre hanno trovato posto nel Maxi n.31, il primo che nel settembre 2017 ha lanciato la formula de “I racconti di Darkwood”, con più episodi brevi raccordati tra loro da un’ulteriore storia inedita in cui i protagonisti si raccontano, a turno, un’avventura. La lunghezza dei racconti brevi si è presto standardizzata sulle 40 tavole e, prima uscita a parte, tutte le storie di raccordo sono state realizzate graficamente da Stefano Voltolini.

Dei 51 “racconti di Darkwood” ospitati nelle collane Maxi e Più, due episodi meritano una menzione per tematiche e continuity. In “Brezza di Luna” (Maxi n.31, di Burattini e Airaghi) Zagor aiuta la giovane pellerossa del titolo a dare alla luce sua figlia, Fiore della Notte, mentre la donna è braccata dal trapper che mesi prima l’aveva violentata e ingravidata. “L’uomo venuto dal futuro” (Più n.7, di Antonio Serra e Ambu), invece, rappresenta il primo utilizzo nelle storie di Zagor della macchina del tempo, con un visitatore dal futuro che, affascinato dalla figura di Hellingen, vuole uccidere Zagor per impedirgli di sconfiggere lo scienziato e conquistare il mondo al suo fianco.

Nel corso della centuria altri 18 racconti brevi sono stati proposti in un’ulteriore novità editoriale: le miniserie di sei albi da 60 tavole ciascuno. Ne sono state pubblicate tre, tutte con un differente copertinista rispetto a Piccinelli (Venturi per la prima, l’ex Rubini per le altre). Le prime due miniserie sono inoltre a colori e con un formato leggermente più grande del consueto.

A lanciare le miniserie è Cico con “A spasso nel tempo”, scritta da Tito Faraci e pubblicata tra il giugno e novembre 2017, che vede il pancione sballottato in più epoche storiche, e persino in quello che per lui è il futuro, da un misterioso manufatto maya. Tra il maggio e l’ottobre 2019 tocca alla miniserie “Le origini”, con cui Burattini riscrive le vicende che hanno portato Patrick Wilding a diventare Zagor, arricchendo di particolari e personaggi le varie storie retrospettive che si erano succedute nel tempo, nonché modificandone alcuni passaggi e dettagli. Tra il giugno e il novembre 2020 esce la miniserie “Darkwood Novels”, sempre scritta da Burattini, che si distingue per tematiche e taglio delle sceneggiature. Il presente si svolge inoltre nel 1860, vale a dire nel futuro della serie regolare di oltre vent’anni, e nel ruolo di narratrice di vicende passate di Zagor c’è Fiore della Notte, figlia di Brezza di Luna e ormai una giovane donna. Per la continuity sono da segnalare un nuovo ritorno di Blondie (n.631-633) e della stessa Brezza di Luna.

Altri 5 racconti brevi sono apparsi in due pubblicazioni extra uscite una tantum nel 2021 in occasione del sessantennale di Zagor: lo speciale Cico (tre storie) e lo Zagor Magazine (due storie).

L’ascesa di Jenny e il “vero” ritorno di Kandrax

Nel Color n.9 (di Rauch e Pesce) Gambit (n.528-530) è scomparsa a Golden Island, un’isola fluviale in cui sorge un complesso di case da gioco e dove si era recata per vendicarsi di un uomo dall’identità misteriosa che uccise il suo primo amore. Zagor si reca sul posto e per salvarla stringe un sodalizio con “Henry” Raven, l’affascinante e decisa donna che comanda su quella che è nota come “la città del peccato”.

Nei n.651-653 (di Sossi-Perniola e Chiarolla) un ingegnere, reso folle da un disastro minerario a cui è scampato per miracolo, miete vittime tra i responsabili della compagnia per cui lavorava con un micidiale esplosivo di propria invenzione. Zagor deve guardarsi anche dagli uomini del bieco proprietario della miniera che non vuole che si indaghi sui suoi loschi affari.

Nei n.654-655 (di Rauch e Nuccio) Zagor è costretto a battersi contro Winter Snake (n.236-237), poiché il suo fiero amico vuole uccidere il senatore Blake, giunto in visita a Darkwood. Dietro il desiderio di vendetta del capo dei Wyandot c’è un antico passato di sangue che ha legato per sempre i due uomini. Winter Snake avrà la sua vendetta, mentre Zagor riesce a fare in modo che la versione ufficiale della sua morte venga alterata. I nostri ignorano tuttavia che Blake faceva parte di una più ampia minaccia rimasta dormiente che incombe su Darkwood.

Un’altra sottotrama viene introdotta nei n.655-657 (di Burattini ed Esposito Bros): l’amore che Jenny, una delle ragazze di Pleasant Point (n.334-336), prova segretamente per Zagor. L’informazione gli viene letta nella mente da Sophie, la figlia del mutante Skull (n.496-499) che, fuggita da un manicomio, con i suoi poteri uccide orribilmente decine di persone per ritrovare la teca con la testa di suo padre: Sophie non sopravvive alla notizia che in realtà è andata distrutta da tempo. Ulteriori riferimenti ai sentimenti di Jenny, prima dell’evoluzione finale, compaiono nel Maxi n.39, nel n.668 e nello Speciale Cico del 2021.

Nello Speciale n.32 (disegni di Mangiantini) esordisce ai testi Riccardo Secchi. Zagor, ferito gravemente da un bandito che stava inseguendo per salvare una donna in ostaggio, giunge in un villaggio di immigrati scandinavi, dove viene guarito da un filtro dalle proprietà prodigiose. La comunità, ospitale ma molto chiusa verso gli estranei, è in apparenza un luogo paradisiaco dove sono banditi denaro e armi, ma le imminenti celebrazioni della propria divinità celano un drammatico segreto: il sacrificio umano di un loro membro per rinnovare il prodigioso filtro.

Nei n.657-659 (di Altariva e F.Russo) la comunità di Nova Spes, un esperimento sociale composto da bianchi ed ex-schiavi fuggiti dalle piantagioni del Sud che convivono e lavorano in pace, è avversata dagli abitanti di un paese vicino, fomentati dal ricco proprietario di un ranch. Ma quando la giovane figlia del ranchero viene uccisa per sbaglio dagli uomini del padre, dell’omicidio viene accusato il ragazzo di colore della comunità che viveva un amore clandestino con lei e le tensioni razziali scoppiano definitivamente.

I n.660-661 (disegni di Torricelli) sono scritti eccezionalmente da Claudio Chiaverotti (Dylan Dog, Brendon, Morgan Lost), che riporta ufficialmente in scena Kandrax dopo il cameo del n.647. Il Druido torna sulla Terra e, con un sortilegio, cancella l’esistenza di Zagor modificandone il passato per impedirgli di diventare lo Spirito con la Scure. Lo Zagor originale, perso nel limbo delle anime perdute, si reincarna grazie all’intervento di Morrigan (n.431-435) e, insieme a una bizzarra compagnia di alleati, si dirige verso la valle dove Kandrax ha fondato il proprio regno con l’aiuto del brutale Jarlath, vale a dire del Patrick Wilding cresciuto da Kandrax anziché Fitzy. Il futuro alternativo sarà cancellato e Kandrax rispedito nella dimensione di Donn.

Nel n.662 (di Burattini e Sedioli) Zagor e un gruppo di geologi affrontano una letale creatura liquida, trasparente e inafferrabile, che si nutre sciogliendo le sue prede e assorbendone le conoscenze.

Gli ultimi Maxi

Nel Maxi n.40 (di Zamberletti e Sedioli) Christopher, il ragazzino con capacità paranormali (Speciale n.27), fugge dalla famiglia che lo ha adottato per scoprire il segreto del suo passato, unendosi nel suo viaggio a una bambina orfana scappata da un orfanotrofio-lager. Sulle loro tracce, oltre a Zagor e ai suoi genitori adottivi, c’è una serie di sinistri personaggi intenzionati a farli tacere per sempre, tra cui gli ultimi membri della Sezione Omega, una struttura governativa segreta che rapiva i bambini con poteri mentali per studiarli.

Nei n.663-664 (di Marolla e Bisi) la valle isolata di Red Hook è colpita da un’apocalittica epidemia di zombi dopo che gli uomini della banda dello spietato Lizard hanno liberato una creatura prigioniera in una grotta. Zagor, Cico e i loro amici, tra cui l’energica battelliera “Steamboat” Patty, cercano di salvare più superstiti possibili e affrontano l’orda di invasati, escogitando un piano suicida per impedire il diffondersi del contagio.

I n.665-667 (disegni di Mangiantini) segnano l’esordio di Tito Faraci sulla serie regolare. Un massacro in una capanna in mezzo ai boschi conduce Zagor e Cico nella città di Heavenwood, in apparenza abitato solo da cittadini distinti, ma in realtà retta da una consorteria del malaffare tra i maggiorenti della comunità, che tra le varie cose ha anche schiavizzato una tribù indiana.

Nel Maxi n.41 (di Zamberletti e Chiarolla) Zagor si imbarca sulla Golden Baby al largo delle isole Bermuda per ritrovare il professor Coleman, un amico di Fishleg rapito da uomini senza scrupoli interessati alle sue ricerche. Coleman ha infatti scoperto cosa si cela dietro i misteri di quel tratto di mare, con navi inghiottite da banchi di nebbia emersi dall’oceano e scomparse nel nulla: un misterioso minerale che, sottoposto a specifici esperimenti, consente a oggetti e persone di spostarsi nello spazio e nel tempo.

Con questo numero, nel gennaio 2021 e dopo 21 anni, cessa la pubblicazione dei corposi Maxi, sostituiti da maggio dello stesso anno dallo “Zagor Più”, con una foliazione ridotta a 2 albi della serie regolare e periodicità trimestrale, caratteristica che permette a ogni uscita di anticipare l’anteprima di quella successiva.

Il sessantennale

Nei n.668-670 (di Rauch e Sedioli-Verni) re Guthrum e un manipolo dei suoi guerrieri (n.479-482) chiedono a Zagor di aiutarli nella caccia a Starkad, un vikingo rinnegato ed esperto di arti magiche che – dopo avere ucciso il suo maestro – è fuggito verso la regione dei Grandi Laghi, dove si è messo alla guida dei Salteaux Wendigo, una brutale banda di predoni indiani. La comitiva di Guthrum è guidata dalle visioni del giovane stregone Alrek, che ne ha anche avuto una sull’esito della loro missione che condizionerà il suo destino. A partire dal n.669, la seconda e la terza di copertina di ogni albo diventano a colori.

Nel giugno 2021, con l’autoconclusivo n.671 (di Burattini e Verni), Zagor festeggia i sessant’anni di presenza in edicola omaggiando i lettori della ristampa anastatica del primo numero nel formato a striscia. Nell’episodio inedito lo Spirito con la Scure, tornato sul luogo dove consumò la sua vendetta nei confronti di Salomon Kinsky e degli Abenaki (n.55-56), deve fronteggiare la Sniper Force, un corpo speciale dell’esercito composto da cecchini che si esercita uccidendo i pellerossa che vivono ancora lì. E tra loro c’è Odonak, un guerriero che vuole vendicare la strage commessa tempo addietro da Patrick Wilding, ignorando che si tratti dello Spirito con la Scure.

Con l’estate 2021 arriva un nuovo extra annuale: il “Bis” della serie regolare, della quale riprende il formato proponendo un racconto autoconclusivo scollegato dai numeri in cui si inserisce. Va menzionato il Bis del n.696, con cui Raffaele Della Monica diventa il primo autore completo di una storia di Zagor dal 1962, affiancandosi a Gallieno Ferri in questo particolare primato.

In bilico tra Rakosi, Frida, Mortimer e Jenny

Nel n.672 prende l’avvio una lunga avventura, in due episodi consecutivi, con cui Rauch porta a compimento le trame riguardanti Rakosi e Ylenia Varga iniziate nei n.397-399 e rimaste in sospeso dopo i n.616-618.

Nei n.672-673 (di Rauch e Della Monica) una serie di sinistre visioni, una lettera dall’Europa e fenomeni inquietanti nel villaggio di Bergville (n.186-189) convincono Zagor che Bela Rakosi sia tornato e che la vita di Frida Lang sia in pericolo. Lo Spirito con la Scure e Cico si recano a Londra, dove ritrovano il colonnello Korasi e Frida, mentre Manfred Moor, il promesso sposo della donna, è sparito dopo aver ripreso a trasformarsi in vampiro. E mentre Zagor e Korasi sono impegnati ad affrontare un alleato del Barone per ritrovare Moor, quest’ultimo – ora schiavo di Rakosi – contagia Frida. La trappola di Rakosi si è così stretta intorno a Zagor, poiché per impedire che Frida diventi una creatura della notte ora è costretto a raggiungere il Vampiro nel suo castello sui Carpazi ungheresi, dove è più potente che mai, per ucciderlo.

Nei n.674-676 (di Rauch e Venturi) Zagor, Cico e Korasi attraversano l’Europa in una lotta contro il tempo per salvare Frida, le cui condizioni stanno progressivamente peggiorando: un viaggio lungo e pericoloso in cui affrontano mostruosi lupi mannari al servizio del Barone ma trovano anche nuovi alleati negli amici Janos e Imre dei Dragoni austriaci e negli abitanti di un piccolo borgo, in lotta da generazioni contro Rakosi. Ma anche il vampiro ha molti seguaci al suo servizio e riesce a catturare i nostri, che avevano organizzato un’offensiva contro il suo castello. E quando tutto sembra perduto e il Barone si accinge a vampirizzare Frida definitivamente, è Cico – aiutato da un magico amuleto di Metrevelic – a indebolire temporaneamente Rakosi, permettendo la controffensiva dei suoi nemici, tra cui Ylenia Varga da lui fatta prigioniera. Nello scontro finale il Barone sparisce in un lago ghiacciato dopo essere stato trafitto al petto da Zagor. Frida è salva ma deve piangere la perdita di Moor, morto eroicamente combattendo contro il vampiro.

Nei n.677-679 (di Burattini e Esposito Bros), rientrato a Darkwood, Zagor racconta a Jenny le sue avventure europee e di come l’antico amore per Frida sia alle sue spalle. Il loro idillio viene interrotto dal nuovo piano di Mortimer, ristabilitosi dopo l’ultimo scontro in cui aveva simulato la propria morte (n.590-593). Il diabolico criminale, sotto mentite spoglie e con l’appoggio di militari corrotti e di uomini d’affari interessati a Darkwood, fa condannare Zagor all’impiccagione per due omicidi in realtà da lui commessi. Jenny (che finisce anche ostaggio di Mortimer) e il Colonnello Perry saranno fondamentali a Zagor per rivelare il complotto ai suoi danni e catturare il suo nemico, che per evitare il patibolo assume una pillola letale.

Il ritorno del Signore Nero e il destino di Jenny

Nel Più n.4 (di Barbieri e Barison), sulle tracce di una banda di trafficanti di armi, Zagor e Cico arrivano nelle foreste del Michigan, dove divampa una rivolta indiana e i pochi soldati superstiti sono assediati nel loro forte, nella vana attesa di rinforzi. Lo Spirito con la Scure, oltre ad adoperarsi per salvare i coloni della valle, diventa presto la sola figura autorevole riconosciuta dai rivoltosi per avanzare l’unica soluzione che accetteranno per interrompere il conflitto.

Nei n.680-681 (di Rauch e Della Monica) gli orrori di Windy Rock (n.543-544) si ripresentano quando Verybad chiede l’aiuto di Zagor per svelare il mistero di una sfera composta dallo stesso materiale del Sigillo di Dagon (n.386-388). Il manufatto si rivela il lascito di una civiltà aliena dalla tecnologia avanzatissima che visitò la Terra in tempi antidiluviani e in grado di annullare le distanze fra luoghi lontanissimi. Per impedire che mostruose creature dell’Oltremondo si scatenino sulla Terra, Zagor è costretto a varcare la porta che la sfera ha aperto verso un pianeta extraterrestre.

Nei n.682-684 (di Mignacco e Piccininno) Golnor è nuovamente sotto la minaccia del Signore Nero (n.194-196), le cui orde di Troll e draghi volanti sono guidate dal redivivo stregone Mord e da Coltello Lucente (n.615). Un incantesimo ha privato di ogni volontà le popolazioni di Golnor, tra cui i guerrieri Riol e i pellerossa della tribù Senza Nome. Gli ultimi difensori della libertà (tra cui re Galad, Lylan e Lupo Solitario) resistono all’attacco nemico in una foresta, mentre Zagor e la regina Lara vanno all’assalto del Signore Nero nel suo castello e salvano il saggio mago Elchin.

Nel Color n.15 (disegni di Venturi) torna ai testi, dopo un’assenza quasi ventennale, Alessandro Russo. Alcuni trapper vengono uccisi con strane frecce nei pressi del villaggio di Red Lake, che deve il suo nome a una vecchia storia di sangue, alla quale sarebbe collegata una strana creatura che qualcuno ha visto emergere dalle acque. I trapper invece incolpano gli indiani, alzando il livello della tensione. Zagor e l’amico Rochas cercano di fare luce sul mistero.

I n.685-686 (di Burattini) sono disegnati da Anna Lazzarini, prima donna ad approdare alla serie regolare di Zagor. Jenny ha finalmente rilevato il suo amore a Zagor, che tuttavia deve dolorosamente rinunciare ai propri sentimenti perché la sua missione gli impedisce di avere una compagna. Jenny, proprio perché creduta la fidanzata di Zagor, viene tuttavia rapita da alcuni balordi per allontanare lo Spirito con la Scure da un traffico di alcol e armi con predoni indiani. Zagor elimina i malviventi ma non può impedire che Jenny venga ferita mortalmente: la ragazza si spegne tra le sue braccia, sul pontile di Pleasant Point.

Nei n.686-688 (di Rauch e Coppola) il colossale e folle Rufus Dowler (n.442-443), fuggito da un manicomio criminale, semina morti sulla sua strada per ritrovare Norah Kirk, da cui è ossessionato. Zagor gli tende una trappola ma la vicenda si complica a causa di una banda di Delaware ribelli e della spietata Mama Jane e dei suoi figli, contrabbandieri di whisky. La donna, in particolare, offre al ritardato ma inarrestabile Rufus una nuova famiglia per poterlo usare contro lo Spirito con la Scure.

Nei n.689-691 (di Burattini e Gramaccioni) Zagor affronta la minaccia di un gruppo paramilitare di mercenari, la Black Legion, che è a Darkwood per distruggere un villaggio indiano dietro compenso. Prima di farlo i miliziani cercano di vendicarsi di Rochas, che in passato per breve tempo aveva fatto parte del gruppo per poi disertare e che contribuì a farli mettere al bando, dopo la distruzione per mano loro del villaggio indiano in cui l’amico di Zagor si era costruito una famiglia.

Nel Più n.8 (di A.Russo e Esposito Bros) lo spietato rapinatore Smile, morente dopo uno scontro con Zagor, rinasce a nuova vita e con straordinari poteri per mano della Congrega dei Senza Volto (n.551), che vuole imporlo come nuovo Re di Darkwood. Con una maschera dal grottesco sorriso senza faccia, fortissimo e rapidissimo, il nuovo Faceless Smile, che ha anche la capacità di sfigurare orribilmente gli avversari con il proprio sangue velenoso, metterà in seria difficoltà Zagor.

Nel n.692 (di Burattini e Sedioli) Zagor salva alcuni minatori, intrappolati nella galleria di un giacimento dopo una rapina, e affronta la banda che ha compiuto un massacro.

Nello Speciale n.36 (di Rauch e Di Vitto) Zagor risponde alla richiesta di aiuto di alcuni amici trapper per ritrovare il giovane nipote di uno di loro, cresciuto dai pellerossa e unitosi a una banda di sanguinari predoni. Dell’impresa fa parte anche Bogan, un duro uomo di frontiera alla ricerca della moglie rapita anni prima dagli indiani.

La trasferta-lampo nei Caraibi

Proprio sul finire della centuria, arriva sulla serie regolare una trasferta in luoghi esotici per più episodi collegati: quasi come ai vecchi tempi, dato che il ciclo è concentrato in appena sette albi, tutti firmati da Rauch.

Nei n.693-696 (di Rauch e Di Vitto) Zagor e Cico si recano in Florida dopo essere stati avvisati da Satko dell’esistenza di un figlio di Manetola (n.89-92, il grande condottiero e amico dello Spirito con la Scure morto sull’isola di Britannia), Chaka, che sta guidando ribelli seminoles contro i bianchi. Zagor vorrebbe convincere Chaka a deporre le armi ma decide di unirsi a lui e ai suoi guerrieri quando scopre il loro vero obiettivo: tornare a Britannia per liberare gli ultimi superstiti della tribù di Manetola ancora schiavi e vendicarsi del Governatore dell’isola, che determinò il tragico epilogo del condottiero. Chaka in realtà ha mentito sul proprio lignaggio, ma con il determinante aiuto di Zagor e Cico agirà e morirà con dignità per salvare il suo popolo e rendere giustizia a Manetola.

Nei n.696-698 (di Rauch e Della Monica), Zagor, Cico e i seminoles liberati sono a bordo della nave “Red Shark” del capitano meticcio Jack Red quando, a causa di due fregate inglesi alle costole e di una tempesta, sono costretti a fare rotta verso un arcipelago con la sinistra fama di un mostro marino che ne infesta le acque. Quest’ultimo è in realtà il Nautilus, un avveniristico sommergibile che il misterioso e tormentato Capitano Nemo sta ultimando per girare i sette mari senza più toccare terra. Nemo, che ha avviato una guerra personale contro la marina britannica, salva i nostri, che hanno ben presto l’occasione di ricambiare il favore nei combattimenti contro un calamaro gigante e contro gli stessi inglesi.

Nei n.698-699 (di Rauch e Venturi), dopo aver condotto in salvo i seminoles, Zagor e Cico ritrovano Digging Bill in Florida, di nuovo in società con John Connor (n.417-419) per trovare il tesoro maledetto del pirata Barbanera, nascosto in una laguna che si dice essere infestata dai fantasmi. Questi ultimi si rivelano essere, in realtà, uomini in carne e ossa comandati dallo spietato contrabbandiere Black Jim.

Nel novembre 2023 esce il n.700 (di Giusfredi e Piccinelli), che conferma la tradizione non solo di affidare i testi di un numero centenario a un autore differente, ma anche di vederlo illustrato dal copertinista ufficiale. L’albo segna infatti il ritorno di Piccinelli ai disegni della serie regolare di Zagor dopo l’unico precedente del 2006 (n.490-493). Zagor si reca presso una tribù di guerrieri reietti per rispondere alla richiesta di aiuto dello stregone del villaggio, dove tuttavia viene sfidato a duello da un giovane che vuole dimostrare di avere la stoffa del capo. Tutto fa parte di un piano diabolico dello stesso stregone per impossessarsi dell’autorità dello Spirito con la Scure su Darkwood e favorirne l’invasione da parte di guerrieri giunti da lontano, senza che le altre tribù della foresta possano avere nulla da obiettare.

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