Come racconteremo meglio nel dettaglio in un prossimo articolo dedicato agli anni ’60 del personaggio, quando Stan Lee e Jack Kirby crearono il cosiddetto “universo Marvel basato su supereroi con superproblemi” recuperarono anche Steve Rogers/Capitan America.
Per giustificarsi spiegarono che l’eroe non era morto durante la guerra, ma era rimasto ibernato per quasi vent’anni nelle gelide acque del Mare del Nord, sopravvissuto soltanto grazie ai poteri acquisiti con il Siero del Super-Soldato. Ma se Steve Rogers era rimasto in animazione sospesa per tutto quel tempo, chi era allora il Capitan America che aveva popolato le pagine dei comics fino al settembre 1954 (data dell’ultimo numero della serie Captain America Comics/Captain America’s Weird Tales/Captain America)?
Per quanto concerne il periodo dal luglio 1945 all’ottobre 1949 abbiamo “svelato” tutto qui (e se non lo avete già fatto, andate subito a leggere l’articolo prima di proseguire), ma per gli anni successivi? Chi era il Capitano “Commie Smasher”, il flagello dei comunisti degli anni ‘50?
Ve lo raccontiamo noi…
Il quarto Capitan America: William Burnside
L’uomo che sarebbe diventato il quarto Capitan America si chiamava William Burnside ed era nato nel 1930. Aveva solo undici anni quando apparve il primo Capitano nel 1941 e nel corso della seconda guerra mondiale l’eroe a stelle e strisce divenne il suo idolo, tanto che egli rimase scioccato nell’apprendere della sua morte (poi rivelatasi solo presunta) avvenuta nell’anno 1945.
Ma mentre il resto della nazione credeva che Capitan America e Bucky fossero sopravvissuti, grazie al fatto che William Nasland, Jeff Mace e Fred Davis jr. ne avevano raccolto l’eredità tra la fine degli anni ‘40 e l’inizio degli anni ‘50, Burnside non si lasciò ingannare.
Ossessionato dalla figura di Capitan America, studiò accuratamente la storia dell’eroe. Da adulto si laureò all’università nel 1952, summa cum laude, conseguendo il dottorato in storia americana con una tesi proprio sul suo idolo. Agli inizi del 1953, Burnside desiderò approcciare la storia di Capitan America dal punto di vista nazista e si recò in Germania alla ricerca di documenti in merito. Lì si imbatté fortunosamente nel diario della spia nazista Albrecht Kerfoot, che conteneva una copia della formula del Siero del Super-Soldato! Galvanizzato per questo eccezionale rinvenimento, Burnside tornò negli Stati Uniti con la formula.
William presentò la sua scoperta al governo degli Stati Uniti proprio nel periodo in cui Jeff Mace smise di essere Capitan America. Il governo si dimostrò interessato alla cosa, ritenendo che ci fosse bisogno di un nuovo simbolo nazionale in quel periodo in cui la Guerra di Corea era all’apice, ma William accettò di consegnare la formula ad una sola condizione: che fosse lui a impersonare il prossimo Capitan America!
In preparazione a ciò, William cambiò legalmente il proprio nome in Steve Rogers e subì un intervento di chirurgia plastica per assomigliare al Capitan America originale.
Tuttavia, i sogni di Burnside si infransero quando la Guerra di Corea terminò (luglio 1953) e gli Stati Uniti persero interesse in un simbolo patriottico come Capitan America in tempi politici così delicati, decidendo di abbandonare il progetto.
Burnside, allora, trovò lavoro come professore alla Lee High School di New York City, dove insegnò storia americana ai ragazzi. Lì incontrò uno studente di nome Jack Monroe.
Bucky alias Jack Monroe
Jack era nato il 7 dicembre 1941 a Clutier, nello Iowa, nel giorno in cui il Giappone aveva lanciato il suo attacco a Pearl Harbor, segnando l’ingresso ufficiale degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Jack crebbe in una città di simpatizzanti nazisti e nel 1944 scoprì che suo padre nascondeva segretamente simboli nazisti e alcune armi. Temendo che il ragazzo potesse mettere a repentaglio il loro segreto di famiglia, il padre di Jack lo picchiò, minacciandolo affinché non rivelasse nulla. Fino al 1949 Jack condusse una vita relativamente normale, a dispetto degli abusi subìti e del segreto che la città manteneva. Un giorno, però, Jack rubò di nascosto una fascia col simbolo della svastica dalla collezione del padre e la portò a scuola per mostrarla agli amici. Allora fu condotto nell’ufficio del preside e l’FBI fu avvertito della cosa, scoprendo così il segreto nazista dell’intera città. A causa degli abusi subiti e dell’arresto dei suoi genitori, Jack e sua sorella, come tutti i bambini in città, furono affidati a famiglie adottive.
Nel 1953 Jack si ritrovò a frequentare la Lee High School e nel frattempo aveva maturato un avido interesse per le vite di Capitan America e del suo compagno Bucky. Jack idolatrava così tanto il giovane aiutante di Cap, identificandosi in lui, che decise di soprannominarsi Bucky. Frequentando la scuola, incontrò il professor William Burnside, che aveva cambiato legalmente il suo nome in Steve Rogers.
Trovando in Jack uno spirito affine, “Steve Rogers” confidò a “Bucky” ciò che sapeva sul vero Capitan America, e Jack suggerì che loro due diventassero comunque dei combattenti del crimine, arrivando persino a confezionare per Steve un costume, ma Burnside rifiutò la proposta.
Il falso Teschio Rosso ed il Siero instabile
Tuttavia alcuni giorni dopo, il Teschio Rosso (in realtà un terrorista comunista che ne aveva adottato il nome e l’aspetto) e i suoi seguaci assalirono il palazzo delle Nazioni Unite e presero in ostaggio l’assemblea, convincendo William che fosse giunto il tempo per far “tornare in vita” Capitan America. Lui e Jack si diressero all’edificio delle Nazioni Unite per fermare i terroristi. Lì, “Steve” recuperò la sua versione del Siero del Super-Soldato e la iniettò sia a se stesso che a Jack Monroe ed entrambi entrarono per la prima volta in azione come Capitan America e Bucky. In questa loro prima battaglia, la coppia sconfisse facilmente il Teschio Rosso.
Purtroppo, all’insaputa dei nuovi Capitan America e Bucky, il Siero del Super-Soldato che si erano iniettati era difettoso, e inoltre essi non erano stati esposti anche ai “Raggi Vita” come lo Steve Rogers originale (secondo la versione anni ’60 della nascita dell’eroe). Le conseguenze di tutto ciò si sarebbero viste solo alcuni mesi dopo.
Proprio a causa dell’impuro Siero del Super-Soldato che scorreva nelle loro vene, William Burnside/Steve Rogers e Jack Monroe/Bucky Barnes divennero sempre più instabili, sviluppando una schizofrenia paranoide. La coppia iniziò a vedere “comunisti” ovunque, in particolare fra le minoranze razziali. I due divennero così squilibrati che iniziarono ad attaccare innocenti afro-americani ad Harlem e Watts.
Alla fine, il governo degli Stati Uniti dovette intervenire, offrendo alla coppia un trattamento medico per la loro condizione. Rifiutando la proposta a causa della loro crescente paranoia, Capitan America e Bucky cercarono di attaccare i funzionari del governo, ma furono ridotti all’incoscienza. Il governo quindi collocò Burnside e Monroe in una stasi criogenica nella quale la coppia rimase per molti decenni…
Tutto ciò, fumettisticamente parlando, venne narrato in retrospettiva (con un’operazione chiamata retcon, con la quale ogni tanto la Marvel provvede a posteriori a correggere gli errori della continuity o modificarne gli eventi) nei numeri 153-156 del settembre-dicembre 1972 della collana Captain America Vol. 1 della Marvel Comics, ad opera dello scrittore Steve Englehart e del disegnatore Sal Buscema, allorquando William Burnside/Steve Rogers e Jack Monroe/Bucky emersero dalla stasi criogenica e attaccarono il Capitan America originale e il suo partner Falcon in un’avventura davvero mozzafiato… della quale parleremo a tempo debito!
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