Dylan Dog e Batman: L’ombra del pipistrello

///
3 mins read

L’hype per il team-up tra Dylan Dog e Batman era decisamente notevole.
Sinceramente il me stesso quattordicenne avrebbe fatto i salti di gioia e non sarebbe stato nella pelle all’idea di leggere un’avventura epica e fuori scala, con Dylan e Batman alleati contro zombie e criminali.
Sinceramente anche il me stesso quarantenne era abbastanza curioso all’idea: Dylan è il mio (anti)eroe preferito di sempre e Batman è, in poche parole: Batman!

Vederli assieme nell’universo dylaniato ha quindi, a prescindere dalle età, un appeal non indifferente.
Il me stesso quattordicenne direbbe “tanta roba!”

Ora però chiudo il mio me stesso quattordicenne in un armadio e lascio scrivere la recensione al Mio Scetticismo. Altrimenti tale recensione diventerebbe un pubbliredazionale e non mi sembra il caso.

L’ombra del pipistrello

Fatti quindi i dovuti plausi a Bonelli e Recchioni per l’avverarsi dell’evento, andiamo a capire cosa avviene in questo primo episodio (di tre).
Il timore più grande del Mio Scetticismo era di ritrovarsi fra le mani un primo numero che si perdesse in spiegazioni, più o meno concrete, utili a giustificare l’incontro fra i due eroi – perdendo quindi un terzo delle pagine a disposizione in nome della veridicità narrativa spiegazionistica.

Spoiler: non avviene!
L’incontro fra Dylan e Batman c’è semplicemente perché il mondo è lo stesso, punto.
Bene così, Roberto Recchioni 1 vs. Il Mio Scetticismo 0.

Quello che avviene invece è la messa in scena di una classica sceneggiatura targata Recchioni: rapida, veloce, ammiccante, citazionista e scorrevole. Ma non solo.
L’ex curatore di Dylan sembra aver preso appunti da quanto fatto in questi anni in ambito supereroistico (e non solo) da autori quali James Gunn e Shawn Ryan, riassumendo e concentrando il tutto nell’assioma “gag e botte”!

Gag e botte

Ovviamente per giudicare in toto l’avventura dovremo aspettare la sua conclusione fra due mesi: per adesso ci limiteremo a valutare quanto abbiamo fra le mani.
E quello che abbiamo fra le mani è un incontro narrato attraverso una sequela pressoché continua di gag e battute, intervallata solo da botte.
Ad onor del vero, le battute e le gag sono (quasi) tutte divertenti, talune al limite, altre citazionistiche, altre ancora di buon effetto. Le botte sono poche ma ne guadagnano nella resa per la scelta della location angusta (le fogne), per la fisicità dei due contendenti (Killer Croc e Catwoman) e per il lavoro degli artisti immensi che hanno disegnato questo albo.
Fine.

Nel senso che – sul serio – non c’è altro. Fine.

Sia chiaro, l’albo scorre bene, si fa leggere con piacere e diverte molto.
Tutto è perfettamente al suo posto: l’austerità e la fisicità di Bruce Wayne/Batman, l’aplomb di Bloch (tornato Ispettore, giusto per chiarire in quale linea temporale ci troviamo), l’istrionico Groucho e la sensuale ed affascinante Selina; e magari ci sarà tempo e modo anche per Joker di gigioneggiare alla sua maniera.
Ma fine. Nel senso che – sul serio – non c’è altro.

Ora, i più potrebbero rispondere: e che altro volevi?
Hai avuto Dylan Dog e Batman insieme, una serie di gag riuscite, Selina che (dopo aver circuito Dylan) si mena con Killer Croc e Joker che si presenta come novello Xabaras. Cosa serve ancora per farti felice?
Non avrei preteso molto altro, in effetti, giusto una storia a tenere insieme il tutto.
Anche esile eh, magari con la giusta dose di pathos a sparigliare le carte. Solo una storia, nulla di più.

Ma ci sono ancora due albi e quindi vedremo se alla fine il Mio Scetticismo pareggerà i conti con Recchioni o se questi vincerà a mani basse la partita consegnandoci anche una storia. Magari con un aumento ulteriore di pathos proprio prima dell’anticlimax e della conclusione con i fuochi d’artificio così come da lezione di Shawn Ryan.

Werther Dell’Edera e Gigi Cavenago (+ Giovanna Niro)

Ne parliamo alla fine perché c’è poco da dire.
Nonostante il formato penalizzi un bel po’ la possibilità di esplodere in splash page dirompenti, il lavoro di questi artisti è pressoché perfetto in ogni dettaglio.
Potremmo elencare tutti i particolari e segnalare sguardi, citazioni (dalle pose di Batman ai volti dei personaggi), inquadrature e movimenti, ma sarebbe superfluo per un lavoro etichettabile semplicemente come OTTIMO.

Sinossi

Il Joker emigra a Londra in cerca di più floridi traffici, nella speranza di non venire ostacolato dal crociato incappucciato. Bruce Wayne, ovviamente, lo raggiunge e chiede il supporto del più noto indagatore londinese, Dylan Dog – che invece preferisce snobbare il miliardario e indagare in solitaria. Ne segue un rendez-vous nelle fogne con Selina, Batman, Dylan, Groucho, Killer Croc e Joker che si menano (in realtà si menano solo Killer Croc e Selina).
Groucho e Selina vengono catturati dal Joker ma Selina, dopo essere stata avvelenata, riesce a scappare. Raggiunge esanime Batman che la soccorre e con lei e Dylan corre via nella notte.

Dylan Dog Batman n.1 (di 3) “L’ombra del pipistrello”
di Roberto Recchioni, Werther Dell’Edera, Gigi Cavenago, Giovanna Niro
16x21cm, 64 pagine, colori, 4,90€
Sergio Bonelli editore, giugno 2023

 

Se te lo sei perso: Metti alla prova la tua conoscenza sull’Indagatore dell’Incubo rispondendo a queste dieci domande sul personaggio creato da Tiziano Sclavi: Il Quiz su Dylan Dog

Pasquale Laricchia

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

Articolo precedente

Quiz: Disney, sai riconoscere i personaggi delle storie di Topolino?

Prossimo Articolo

Tex contro Yama, il figlio di Mefisto

Ultimi Articoli Blog