L’articolo che abbiamo pubblicato il mese scorso sui sondaggi bonelliani del 1981, realizzato in collaborazione con Il blog di Joe7, ha rapidamente scalato la classifica dei pezzi di uBC preferiti dai naviganti, entrando addirittura nella Top 10 di quelli con più accessi nell’ultimo anno. Colgo quindi l’occasione per ampliare alcune considerazioni soltanto accennate in quell’articolo, rinfrescandomi la memoria con chi – quarant’anni fa – condivideva buona parte delle mie giornate e dei miei fumetti: il mio amico Butch Walts.
BW: Ciao Marco!
MG: Ciao Butch! Hai ancora il portachiavi di Zagor che ricevesti per aver partecipato al sondaggio? Anzi, al referendum, come lo avevano chiamato all’epoca…
BW: No, chissà dov’è finito… Dopo che sono tornato in America, non l’ho più trovato. E tu?
MG: La memoria ti inganna, io non partecipai al sondaggio su Zagor (e tanto meno a quelli su Tex e Mister No, di entrambi ero indietro nel recupero degli albi arretrati), in quanto la “limitazione” del voto agli albi apparsi negli ultimi cinque anni mi lasciava poca scelta: tutte le mie storie di Zagor preferite risalivano a ben prima, ad eccezione di Terrore dal sesto pianeta.
BW: Hai ragione, ora ricordo. Io votai proprio Terrore dal sesto pianeta, insieme a Kandrax il mago e Il sigillo dell’imperatore, anche se avrei preferito indicare qualche storia della Golden Age di Nolitta, come hai visto dai miei voti nella rubrica Zagor Top 5.
MG: Credo che la scelta di limitare temporalmente le storie tra cui votare fosse una necessità… Lasciare la possibilità di partire dal n° 1 delle varie collane avrebbe disperso enormemente i voti. Peccato però che, come notava anche Joe7 nel suo articolo su Zagor, questa limitazione impedisse – sulla carta – ai lettori zagoriani di votare buona parte delle storie della Golden Age, una beffa ulteriore pensando che il precedente sondaggio del 1972 era stato fatto appena PRIMA dell’inizio di quel periodo magico… tagliando così fuori proprio molti titoli che adesso sono in testa alla classifica delle storie preferite dai partecipanti alla nostra rubrica.
BW: Hai detto bene, comunque: “sulla carta”… Infatti Zagor contro il vampiro l’avevano votata ugualmente (ed era apparsa ben nove anni prima).
MG: Ricordo che quando – finalmente! – furono pubblicati i risultati (venti mesi dopo… davvero TROPPI), io e te liquidammo con un paio di battute le classifiche zagoriane risultanti, ritenendole completamente legate al gradimento o meno dei disegnatori.
BW: Già: le storie “migliori” erano TUTTE disegnate (tranne una) da Ferri e quelle “deludenti” erano TUTTE disegnate (tranne una) da Gamba o da Pini Segna…
MG: Sì, Gamba aveva collaborato al famigerato Cavaliere misterioso che aveva inaugurato la Silver Age ed era al primo posto tra le storie meno apprezzate. In generale, comunque, il gradimento dei votanti era tutto sommato prevedibile: Ferri è stato sempre – di gran lunga – il disegnatore top di Zagor, quindi era scontato che le novità grafiche apportate dai nuovi pennelli riscuotessero meno successo (eufemismo) per lettori molto tradizionalisti.
BW: E dei voti texiani, invece, cosa ne pensi? Come facevi notare nell’articolo precedente (e lo ricordavano gli stessi redattori bonelliani nel loro resoconto), ben tre storie erano presenti in entrambe le classifiche…
MG: Beh, anche in questo caso credo che i voti risentissero notevolmente della limitazione temporale agli ultimi cinque anni, che di fatto tagliava fuori molti classici di G.L. Bonelli pubblicati dopo il n° 100 (l’elenco sarebbe sterminato: Il giuramento, Sulle piste del nord, Il figlio di Mefisto, Diablero, Arizona, In nome della legge e potrei continuare a lungo).
BW: Con il senno di poi, sarebbe stato bello poter votare almeno le storie di Zagor dal n° 85 in poi e quelle di Tex dal n° 101 in poi… ma probabilmente il bacino di scelta sarebbe stato ancora troppo vasto e dispersivo.
MG: Resta il fatto che i voti texiani erano abbastanza schizofrenici, come sottolineato anche da Joe7 nel suo articolo su Tex: ben tre storie su sei, al contempo, molto apprezzate o molto detestate rappresentavano un’incarnazione perfetta della volubilità dei votanti…
BW: Hai ragione. Comunque anche i lettori texiani erano piuttosto tradizionalisti per quanto riguardava il disegnatore top: le due storie più votate sono infatti entrambe di Galep (anche creatore grafico del personaggio e copertinista, proprio come Ferri), presente poi in classifica anche con una terza storia.
MG: Per Galep ti do ragione, ma per il resto ribadisco la “schizofrenia”: infatti le altre tre storie più apprezzate (e disegnate da fior di autori: Letteri e Nicolò) sono quelle poi votate anche come “deludenti”. Un risultato quanto meno curioso, nel complesso.
BW: Le classifiche di Mister No, alla fine, erano quelle più “equilibrate”…
MG: Sì, soprattutto per quelle più deludenti che coincidono, grosso modo, con quelle che avrei votato anch’io a posteriori. E tuttavia, come faceva giustamente notare Joe7 nel suo articolo su Mister No, è curioso che le due storie preferite dai lettori fossero entrambe di Castelli e non del creatore del personaggio, Nolitta, di cui erano comunque votati quattro veri e propri classici tra cui L’ultimo cangaceiro.
BW: Scusa, facciamo un passo indietro: davvero concordi su Isola di Pasqua come storia più deludente?
MG: Onestamente sì, nonostante la “difesa” che lo stesso Bonelli / Nolitta fece di questa storia nella posta del n° 150 di Mister No. Va bene l’amore mostrato dall’autore per quest’isola, la documentazione antropologica, la presenza di Patricia, il climax di tensione, tutto quello che vuoi: ma il finale – sempre secondo me, beninteso – è davvero troppo tirato via. Gli indigeni che si sono appena fatti trasportare da un’esplosione di furore selvaggio, si ravvedono in un paio di paginette e accolgono a braccia aperte il figlio dell’uomo che hanno appena trucidato… Probabilmente la pensavano come me anche i votanti.
BW: Passando a uno sguardo d’insieme sulle altre domande nei tre sondaggi, i risultati sui personaggi – amici o nemici – che i lettori avrebbero preferito vedere spesso sono davvero scontatissimi.
MG: Sì, una vittoria a mani basse per gli arcinemici Hellingen e Mefisto e addirittura 3000 preferenze su circa 4000 voti per Esse-Esse. Il trionfo della prevedibilità, in tutti e tre i casi.
BW: Passando oltre, che tristezza vedere Ken Parker trattato così “male”…
MG: I risultati della quarta domanda, in cui veniva chiesto di indicare le altre collane bonelliane preferite, sono in effetti piuttosto impietosi con l’eroe di Berardi & Milazzo: se era normale che i primi posti della classifica fossero occupati dai protagonisti dei sondaggi (con l’aggiunta del Comandante Mark), vedere Ken in coda assieme al Piccolo Ranger – o addirittura definito, in modo piuttosto improprio, come “perdente” nel sondaggio di Mister No – è un risultato davvero deludente. E tuttavia non inaspettato, se ci pensi bene.
BW: Cosa intendi dire?
MG: Che si trattava di un fumetto molto in anticipo sui tempi e quindi, a fine anni Settanta e per un pubblico tradizionalista come quello Bonelli, non poteva essere apprezzato appieno. Anche noi due, d’altronde, l’abbiamo scoperto molto dopo.
BW: Sì, non rientrava nei nostri consueti scambi di fumetti né mi ricordo di aver mai visto un albo di Ken in mano ai nostri fratelli, che ci foraggiavano.
MG: Esatto! E non ci rientrava perché nell’edicola del paesello (Peccioli, ndr) Ken Parker NON ci arrivava proprio… Ricordo bene le pubblicità in quarta di copertina di vari albi Bonelli – nel 1977 – e ricordo mio fratello che chiedeva notizie all’edicolante, il quale gli confessò candidamente che, dopo i primi (pochi) numeri, non se li era più fatti distribuire. Un fumetto “di nicchia”, con vendite scarse o comunque lontanissime da quelle di giganti come Tex e Zagor: inevitabile, quindi, che fosse scarsamente votato.
BW: E dire che, comunque, il western restava il genere preferito dai votanti dei sondaggi, come indicato dalle risposte alla quinta domanda con l’unica eccezione dei lettori di Mister No…
MG: Sì, nella casa editrice il western predominava, ma Sergio Bonelli ha il merito di aver dato il via – negli anni Ottanta – a nuove collane di genere diverso anche se, a dire il vero, non rispettando appieno le indicazioni dei votanti. Per dire, la fantascienza era il primo genere votato dopo il western: e invece gli appassionati avrebbero dovuto attendere il 1991 per vedere l’esordio di Nathan Never, abbondantemente preceduto dall’archeologia misteriosa di Martin Mystère (1982), dall’horror di Dylan Dog (1986) e dal poliziesco di Nick Raider (1988)…
BW: Beh, Bonelli non avrà rispettato appieno le indicazioni, come dici tu: ma mi piace pensare che questi sondaggi siano comunque serviti a diversificare la linea editoriale negli anni successivi.
MG: Chi può dirlo? Dovremmo recuperare qualche intervista dell’epoca, ma quarant’anni fa non c’erano nemmeno le rubriche della posta negli albi, le fanzine erano agli albori e le mostre / fiere di fumetti erano di là da venire, altro che interviste all’editore… E comunque Martin Mystère era già in preparazione, visto che il primo numero uscì ad aprile 1982.
BW: Alla fine, l’ultima domanda riguardava la pubblicità: in questo caso, le aspettative dei lettori sono state soddisfatte.
MG: Sì, anche perché chi non aveva votato completamente contro si dichiarava disponibile ad accettare la presenza della pubblicità soltanto a varie condizioni (“non in mezzo alla storia”, “se proprio non se ne potesse fare a meno” eccetera eccetera). Va dato atto che la sensibilità di Sergio Bonelli nei rispetti del suo pubblico è sempre stata una priorità.
BW: Sono d’accordo, però… nonostante la chiusa comune di tutti e tre i sondaggi, in cui si dava “appuntamento al prossimo referendum”, di fatto non ce ne sono più stati. Peccato.
MG: Sarebbe stato molto interessante se l’esperimento fosse stato ripetuto, che so, ogni cento numeri oppure ogni dieci anni, per testare maggiormente il gradimento del pubblico visto che – come dicevo poco fa – altre possibilità di confronto tra casa editrice e lettori non ce n’erano. Hai proprio ragione: è stato davvero un peccato.
Ricordo che cliccando sulle immagini contenenti i risultati dei sondaggi potrete ingrandirle e togliervi altre curiosità. Non dimenticate, inoltre, di dare un’occhiata agli approfondimenti sul blog di Joe7… In ordine di apparizione:
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