Se i primi articoli di questa rubrica erano dedicati a due capolavori del fumetto internazionale (l’Eternauta e Maus), il fumetto evergreen di oggi è invece 100% italiano e rispetta i capisaldi che mi ero posto: un UNICO albo per volta – apparso in uno dei numerosissimi collaterali pubblicati negli ultimi vent’anni – che contenga un’UNICA storia completa o un UNICO arco narrativo compiuto, in questo caso suddiviso in otto puntate…
Il rimbombo provocato dagli astronauti durante il loro sbarco sulla Luna preoccupa – e non poco – Paperon de’ Paperoni, che decide di partire in fretta e furia insieme ad Archimede per recuperare un misterioso “cofano pieno di storia e di gloria” che vi aveva lasciato durante una spedizione precedente…
È l’inizio di una particolarissima avventura che si svilupperà per otto settimane del 1970 sulle pagine di Topolino e vedrà all’opera alcuni dei migliori Maestri Disney italiani di sempre, in una saga sulla dinastia dei Paperi che spazia dall’antico Egitto alla Roma imperiale, dalla Spagna del 1492 alla guerra civile americana fino al Klondike di fine Ottocento.
Alla luce della sistematizzazione operata da Don Rosa con la sua Saga di Paperon de’ Paperoni (1992-94), Storia e gloria farà forse storcere la bocca a qualche purista, tuttavia essa resta una delle massime espressioni del fumetto Disney in Italia.
(Luca Boschi)
Come ho più volte raccontato negli ultimi cinque anni (per la precisione, a partire da questo articolo), ho trascorso buona parte della mia fanciullezza a leggere, leggere, leggere i fumetti che mio fratello e il fratello del mio amico Butch Walts si procuravano in un continuo scambio di albi con i loro compagni di scuola e di giochi: ciò escludeva, naturalmente, qualunque idea di collezione, proprio perché il fumetto era un oggetto da scambiarsi appena finito di leggerlo. Eppure ricordo distintamente, quando ancora non andavo a scuola, che mio fratello aveva messo da parte alcuni albi di Topolino: e quando gli chiesi perché, mi disse semplicemente “per gustarmeli tutti insieme”. Quella risposta, naturalmente, mi incuriosì: cosa poteva esserci di diverso dagli altri fumetti che vedevo transitare continuamente e che io mi limitavo a sfogliare, non avendo ancora imparato a leggere?
Pochi anni dopo, lo capii: mio fratello aveva messo da parte gli albi che contenevano la Storia e gloria della dinastia dei Paperi, un ciclo disneyano che ancora oggi – a oltre cinquant’anni dalla prima pubblicazione – costituisce “un segno indelebile nella memoria dei lettori”, come spiegato da Luca Boschi nel suo editoriale introduttivo. Un ciclo che nacque da una tripla iniziativa: la collaborazione tra Mondadori e Banca Commerciale per l’emissione di speciali libretti di risparmio legati a Topolino (presentata addirittura dal famoso scrittore Giovanni Arpino), la distribuzione – come gadget allegato – di otto monete raffiguranti gli eroi disneyani e la pubblicazione di una storia in otto puntate scritta e disegnata da quelli che erano i maggiori Maestri Disney del tempo (anche se questo l’avrei scoperto soltanto anni dopo: i nomi degli autori, all’epoca, non erano indicati).
Lo sceneggiatore dell’intero ciclo è quel Guido Martina già autore di numerosi capolavori nei vent’anni precedenti: basterà ricordare il suo Inferno di Topolino e la creazione, un anno prima, di Paperinik. Ai disegni, invece, si alternano Romano Scarpa (affiancato, alle chine, da un giovanissimo Giorgio Cavazzano) e Giovan Battista Carpi, due tra i disegnatori italiani più apprezzati di sempre.
Il lettore più smaliziato di oggi sarebbe probabilmente meno indulgente di fronte ai continui – e talvolta poco giustificati – sbalzi temporali da un episodio all’altro, alle genealogie spesso confuse che si intrecciano e soprattutto alle numerose libertà che Martina si prende rispetto alle storie di Carl Barks, tra cui la nascita di Paperone non in Scozia, bensì (!) nel Klondike… ma è impossibile restare indifferenti di fronte alla verve dell’autore, alla sua inesauribile esuberanza verbale (talvolta attenuata nelle ristampe successive) a partire dai nomi affibbiati ai personaggi di contorno: ad esempio, il celeberrimo giornalista dello sbarco sulla Luna – Ruggero Orlando – diventa Ruggito Urlando, mentre i membri della Banda Bassotti “cambiano nome” da un’epoca all’altra, diventando volta dopo volta Bravacci della Brughiera, Bellicosi Bucanieri, Bravacci della Baia e via dicendo.
Per quanto riguarda i disegni, invece, c’è poco da dire: costituiscono – ora come allora – una vera e propria gioia per gli occhi, con Scarpa e Carpi che (sempre secondo le parole di Luca Boschi) “rendono credibili le rispettive ambientazioni, adattando via via i personaggi, ma sempre nel rispetto delle loro peculiarità di caratteri disneyani”.
Gli 8 episodi della Storia e gloria vengono pubblicati nel 1970, a cura del direttore Mario Gentilini, sui numeri di Topolino dal 749 (5 aprile) al 756 (24 maggio). L’enorme successo della saga è attestato dalle sue numerose ristampe, che iniziano nel 1977 sui numeri 1133 e 1134 degli Oscar Mondadori (poi ristampati nel 1980); proseguono poi dal 1983 – con l’inserimento di altre storie – nel n° 7 dei Grandi Classici Disney e, nei decenni successivi, in varie altre edizioni anche di pregio.
La versione che consiglio fa parte del collaterale intitolato Le grandi storie Disney, che ripropone tutte le opere disneyane realizzate dal grande Romano Scarpa – naturalmente includendo, per questa saga, anche gli episodi disegnati da Carpi. Oltre agli editoriali del compianto Luca Boschi, il volume (22° della collana) contiene informazioni accurate riguardanti tutte le apparizioni della saga, un ricchissimo portfolio con numerose copertine apparse anche nelle edizioni pubblicate all’estero e un dettagliato elenco alfabetico di tutti i personaggi che appaiono nei vari episodi sotto varie “identità”, a partire da Archimede che – nel 2° episodio – diventa Arkimedes Pitagorikon. Viene inoltre fatto cenno al “sequel” del 2005 (di cui abbiamo parlato in questo articolo), intitolato Petronius Paperonius e la calata dei barbari, in cui Alberto Savini ai testi e Andrea Freccero ai disegni omaggiano la Storia e gloria del 1970 con un episodio leggibile a sé stante, oppure inseribile cronologicamente tra il 3° e il 4° episodio della saga originale. Il sequel è stato aggiunto agli altri episodi nel n° 2 della collana Tesori Disney datato 2009.
Buona lettura!
STORIA E GLORIA DELLA DINASTIA DEI PAPERI E ALTRE STORIE
Testi: Guido Martina
Disegni: Romano Scarpa*, Giovan Battista Carpi, Giorgio Cavazzano
In: Le grandi storie Disney – Romano Scarpa (Corriere della Sera)
Numero 22, 15 giugno 2014
Editoriali di Luca Boschi
Brossurato con alette, colori, 364 pagine
*Scarpa è inoltre l’autore completo della storia “Zio Paperone e la vasca dissipatrice”, aggiunta in coda alla saga a completare la foliazione di questo volume
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